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Inadempimento contratto leasing: furto e canoni dovuti

Un’impresa si è vista negare la copertura per il furto di un bene in leasing a causa di un canone non pagato alla data dell’evento. Il Tribunale ha confermato che l’inadempimento del contratto di leasing, anche minimo, può attivare clausole di esclusione della responsabilità, obbligando l’utilizzatore a pagare sia i canoni scaduti che un’indennità pari ai canoni futuri. La sentenza sottolinea l’importanza di rispettare puntualmente ogni scadenza contrattuale.

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Inadempimento Contratto Leasing: il Furto del Bene non Esime dal Pagamento

Il contratto di leasing è uno strumento fondamentale per molte imprese, ma nasconde insidie che possono emergere nei momenti più critici. Una recente sentenza del Tribunale di Milano ha chiarito come un inadempimento contratto leasing, anche relativo a un singolo canone, possa avere conseguenze economiche devastanti in caso di furto del bene. Questo caso serve da monito per tutti gli utilizzatori sull’importanza della puntualità nei pagamenti e della lettura attenta di ogni clausola contrattuale.

I Fatti del Caso: un Leasing, un Furto e una Clausola Decisiva

Una società concedente ha citato in giudizio un imprenditore individuale, titolare di un contratto di locazione finanziaria per attrezzature professionali. A seguito del furto di tali beni, la società ha comunicato la risoluzione di diritto del contratto, come previsto da una specifica clausola in caso di perimento del bene, e ha richiesto il pagamento di una somma considerevole.

L’importo richiesto comprendeva:
* I canoni già scaduti e non pagati alla data del furto.
* Un’indennità risarcitoria pari a tutti i canoni futuri, attualizzati al tasso legale.

L’imprenditore si è opposto, sostenendo che dovesse operare il “Servizio di limitazione della responsabilità” previsto dal contratto, una sorta di copertura assicurativa che avrebbe dovuto sollevarlo dall’obbligo di pagamento in caso di furto.

L’Inadempimento Contratto Leasing come Causa di Esclusione della Copertura

Il punto cruciale della controversia non era il furto in sé, ma la situazione di morosità dell’utilizzatore al momento del suo verificarsi. La società concedente ha dimostrato che, alla data del furto (avvenuto il 17.12.2022), l’imprenditore era inadempiente nel pagamento di un canone scaduto il 25.11.2022. Sebbene tale canone sia stato pagato successivamente, il ritardo è risultato fatale.

Il contratto, infatti, conteneva una clausola (art. 5, lett. D, n. xi dell’Allegato B) che escludeva esplicitamente l’operatività del servizio di limitazione della responsabilità in caso di “mancato pagamento di quanto contrattualmente dovuto alla data dell’evento e nel periodo successivo”.

La Decisione del Tribunale di Milano

Il Tribunale di Milano ha accolto integralmente le richieste della società concedente. Ha stabilito che il contratto si era risolto di diritto a causa del furto, come previsto dall’art. 11 delle condizioni generali. Di conseguenza, ha condannato l’imprenditore al pagamento dell’intera somma richiesta, oltre agli interessi di mora e alle spese processuali.

Le Motivazioni

Il giudice ha ritenuto irrilevanti le difese dell’imprenditore. La lettera del contratto era chiara: la copertura per il furto era subordinata alla regolarità dei pagamenti. L’inadempimento contratto leasing alla data dell’evento dannoso ha reso inoperante la clausola di protezione.
Il Tribunale ha specificato che la clausola di esclusione faceva riferimento a qualsiasi importo contrattualmente dovuto alla data del furto. Pertanto, l’esistenza di un solo canone scaduto e non pagato era sufficiente a far scattare l’esclusione. Il fatto che il contratto si fosse risolto per un evento fortuito (il furto) e non per l’inadempimento non cambiava la situazione: le due clausole (risoluzione per furto ed esclusione della copertura per morosità) operano su piani diversi e non sono incompatibili tra loro.

Le Conclusioni

Questa sentenza evidenzia un principio fondamentale nella gestione dei contratti di leasing: la massima diligenza e puntualità nei pagamenti è essenziale. Anche un ritardo apparentemente minore può disattivare tutele contrattuali cruciali, come quelle contro il furto o il danneggiamento dei beni. Per le imprese, la lezione è chiara: è indispensabile non solo comprendere appieno tutte le clausole del contratto di leasing, ma anche assicurarsi di adempiere a ogni obbligazione con la massima precisione per non trovarsi esposti a gravi conseguenze finanziarie in caso di imprevisti.

Il furto del bene in leasing estingue l’obbligo di pagare i canoni?
No. La sentenza chiarisce che, secondo le clausole contrattuali, il furto comporta la risoluzione di diritto del contratto e l’obbligo per l’utilizzatore di versare un’indennità risarcitoria, comprensiva di tutti i canoni non ancora scaduti.

Una clausola di limitazione della responsabilità (simile a un’assicurazione) copre sempre il furto del bene?
No, non sempre. Come dimostra questo caso, l’operatività di tale servizio può essere subordinata al completo adempimento di tutte le obbligazioni contrattuali, inclusa la puntualità nei pagamenti. L’inadempimento, anche di un solo canone alla data dell’evento, può causare l’esclusione della copertura.

Un ritardo nel pagamento di un solo canone di leasing può avere conseguenze così gravi?
Sì. Il Tribunale ha stabilito che la morosità anche su una sola rata, se esistente al momento del verificarsi dell’evento dannoso (il furto), è sufficiente per attivare le clausole di esclusione della copertura, esponendo l’utilizzatore al pagamento dell’intero debito residuo a titolo di risarcimento.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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