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Gare sportive, responsabilità degli organizzatori

Nell’attività agonistica c’è accettazione del rischio da parte dei gareggianti, per cui i danni da essi sofferti nell’occasione rientrano nell’alea normale e ricadono sugli stessi. Gli organizzatori, al fine di sottrarsi ad ogni responsabilità, debbono aver predisposto le cose in maniera regolare e cioè in maniera da contenere il rischio nei normali limiti confacenti alla specifica attività sportiva, apprestando le opportune cautele nel rispetto di eventuali regolamenti sportivi.

Pubblicato il 24 September 2009 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile

Nell’attività agonistica c’è accettazione del rischio da parte dei gareggianti, per cui i danni da essi sofferti nell’occasione rientrano nell’alea normale e ricadono sugli stessi. Gli organizzatori, al fine di sottrarsi ad ogni responsabilità, debbono aver predisposto le cose in maniera regolare e cioè in maniera da contenere il rischio nei normali limiti confacenti alla specifica attività sportiva, apprestando le opportune cautele nel rispetto di eventuali regolamenti sportivi.

Se a sostegno della pericolosità dell’attività di organizzazione di una manifestazione sportiva non si invoca una specifica disposizione normativa, spetta al giudice di merito l’apprezzamento se tale attività, per la sua natura o per i mezzi adoperati, fosse in concreto pericolosa, che in tema di gare sportive non è possibile predicare in astratto che organizzarle costituisca sempre o mai un’attività pericolosa, ma è necessario considerare, se è insita nel successivo svolgimento della attività organizzata la probabilità del danno, o se si tratta invece di attività normalmente innocua.

La pericolosità dell’attività esercitata deve essere valutata in base alle concrete circostanze di fatto in cui si è venuta svolgendo, tenendo conto insieme della specifica capacità di chi è chiamato a svolgerla e della potenzialità di danno che essa comporta.

Cassazione Civile, Sezione Terza, Sentenza n. 3528 del 13 febbraio 2009

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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