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Fondo di Garanzia TFR: il diritto al pagamento

Una lavoratrice, non pagata dal suo ex datore di lavoro insolvente, si rivolge al Fondo di Garanzia per ottenere il TFR. L’ente nega il pagamento eccependo la prescrizione del diritto. Il Tribunale di Torino accoglie il ricorso della lavoratrice, condannando il Fondo al pagamento. La decisione sottolinea come le azioni esecutive contro il datore di lavoro interrompano la prescrizione e come una documentazione completa sia cruciale per l’accoglimento della domanda per il Fondo di Garanzia TFR.

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Pubblicato il 2 dicembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Fondo di Garanzia TFR: Quando la Documentazione Fa la Differenza

Il pagamento del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) rappresenta un diritto fondamentale per ogni lavoratore al termine della sua carriera. Ma cosa accade quando l’azienda diventa insolvente? In questi casi, interviene il Fondo di Garanzia TFR, gestito dall’INPS, uno strumento di tutela essenziale. Una recente sentenza del Tribunale di Torino chiarisce l’importanza di presentare una documentazione completa per superare ostacoli burocratici come l’eccezione di prescrizione.

Il Caso: Una Lunga Attesa per la Liquidazione

La vicenda ha come protagonista una lavoratrice che aveva prestato servizio per la stessa azienda dal 1976 al 2010. A seguito della cessazione del rapporto, il datore di lavoro si era riconosciuto debitore di una cospicua somma a titolo di differenze retributive e saldo TFR, senza però mai provvedere al pagamento.

La lavoratrice, per tutelare i propri diritti, ha intrapreso un lungo percorso legale:
1. Intervento in una procedura esecutiva immobiliare: Ha tentato di recuperare il credito intervenendo in una procedura di pignoramento contro l’amministratore della società, ma senza successo.
2. Ottenimento di un decreto ingiuntivo: Ha ottenuto un decreto ingiuntivo contro la società e l’amministratore per l’intera somma dovuta.
3. Tentativi di pignoramento: Anche i successivi tentativi di pignoramento presso terzi si sono rivelati infruttuosi, poiché i debitori risultavano privi di beni pignorabili e irreperibili.

Di fronte all’impossibilità di recuperare il proprio TFR dal datore di lavoro, la lavoratrice ha presentato domanda di intervento al Fondo di Garanzia dell’INPS. La domanda, tuttavia, è rimasta senza risposta, così come il successivo ricorso amministrativo.

La Posizione dell’INPS e l’Obiezione sul Fondo di Garanzia TFR

Chiamato in giudizio, l’Istituto ha giustificato il suo silenzio rifiuto sostenendo che la domanda amministrativa della lavoratrice fosse incompleta. In particolare, mancava la documentazione relativa all’intervento nella procedura esecutiva immobiliare del 2012. Secondo l’ente, questa assenza non permetteva di vincere l’eccezione di prescrizione quinquennale del diritto al TFR. L’INPS ha ammesso che, se tale documentazione fosse stata allegata fin da subito, la domanda sarebbe stata accolta in via amministrativa.

La Decisione del Tribunale: Diritto Pieno al TFR

Il Tribunale di Torino ha accolto integralmente le ragioni della lavoratrice. Il giudice ha stabilito che sussistevano tutte le condizioni previste dalla legge per l’intervento del Fondo di Garanzia TFR. La documentazione prodotta in giudizio, infatti, dimostrava in modo inequivocabile che la lavoratrice aveva compiuto atti interruttivi della prescrizione, come l’intervento nell’esecuzione immobiliare.

Di conseguenza, il Tribunale ha condannato l’ente a corrispondere alla ricorrente la somma residua dovuta a titolo di TFR, calcolata in euro 18.428,21 lordi, oltre a interessi e rivalutazione monetaria. L’Istituto è stato inoltre condannato al pagamento delle spese legali.

Le Motivazioni

Il fulcro della decisione risiede nel riconoscimento che l’unico ostacolo all’accoglimento della domanda era di natura puramente documentale. Il diritto della lavoratrice era sostanzialmente fondato e l’eccezione di prescrizione sollevata dall’INPS era infondata alla luce degli atti interruttivi prodotti in causa. Il giudice ha sottolineato che una maggiore collaborazione da parte dell’ente, che avrebbe potuto comunicare alla lavoratrice le ragioni del preavviso di rigetto, avrebbe verosimilmente evitato il contenzioso giudiziario. La lavoratrice avrebbe semplicemente integrato la domanda con i documenti mancanti, ottenendo il proprio TFR senza dover ricorrere al Tribunale.

Conclusioni

Questa sentenza offre importanti spunti pratici. In primo luogo, ribadisce la funzione cruciale del Fondo di Garanzia TFR come rete di sicurezza per i lavoratori di fronte all’insolvenza del datore di lavoro. In secondo luogo, evidenzia l’importanza critica di presentare una domanda amministrativa all’INPS completa di tutta la documentazione utile a dimostrare non solo l’esistenza del credito, ma anche le azioni intraprese per il suo recupero. Gli atti esecutivi, anche se infruttuosi, sono fondamentali per interrompere la prescrizione e devono essere sempre allegati. Infine, la decisione serve da monito per una maggiore trasparenza e collaborazione da parte degli enti, il cui ruolo dovrebbe essere quello di facilitare l’accesso alle tutele previste dalla legge, non di ostacolarlo con formalismi superabili.

Quando interviene il Fondo di Garanzia per il pagamento del TFR?
Il Fondo di Garanzia interviene per pagare il TFR quando il datore di lavoro è insolvente e non adempie al suo obbligo. È necessario dimostrare di aver tentato senza successo di recuperare il credito, ad esempio tramite un pignoramento risultato negativo.

La mancata risposta dell’INPS a una domanda per il TFR cosa significa?
Secondo la sentenza in esame, la mancata risposta dell’Istituto alla domanda amministrativa configura un ‘silenzio rifiuto’, che equivale a un rigetto della richiesta e consente al lavoratore di agire in giudizio per tutelare i propri diritti.

Cosa può interrompere la prescrizione del diritto al TFR nei confronti del Fondo di Garanzia?
La sentenza chiarisce che le azioni legali ed esecutive intraprese contro il datore di lavoro insolvente, come un intervento in una procedura di pignoramento, sono atti validi per interrompere la prescrizione del diritto, e tale interruzione ha effetto anche nei confronti del Fondo di Garanzia.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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