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Fondo di Garanzia INPS: titolo esecutivo necessario

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 18970/2025, ha stabilito un principio fondamentale per l’accesso al Fondo di Garanzia INPS. Tre lavoratori, a seguito del fallimento e della successiva cancellazione della società datrice di lavoro, avevano chiesto al Fondo il pagamento del TFR e delle ultime mensilità. La Corte ha respinto la loro richiesta, affermando che è indispensabile ottenere preventivamente un titolo esecutivo che accerti il credito nei confronti del datore di lavoro (o dei suoi soci successori). Non è sufficiente un accertamento del credito effettuato ‘incidenter tantum’ nel corso della causa contro l’INPS.

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Fondo di Garanzia INPS: Perché il Titolo Esecutivo è Indispensabile

L’accesso al Fondo di Garanzia INPS rappresenta un’ancora di salvezza per molti lavoratori che si trovano ad affrontare l’insolvenza del proprio datore di lavoro. Tuttavia, l’accesso a questa tutela non è automatico e richiede il rispetto di precisi requisiti procedurali. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha ribadito un principio cruciale: per ottenere il pagamento del TFR e degli ultimi stipendi dal Fondo, è indispensabile possedere un titolo esecutivo nei confronti del datore di lavoro. Vediamo nel dettaglio il caso e le motivazioni della Suprema Corte.

Il Caso: Lavoratori Senza TFR e Società Cancellata

Tre lavoratori, dopo che la loro azienda era stata dichiarata fallita con chiusura per insufficienza di attivo e successivamente cancellata dal registro delle imprese, si sono rivolti all’INPS. La loro richiesta era quella di ottenere dal Fondo di Garanzia il pagamento del Trattamento di Fine Rapporto e delle ultime tre mensilità di stipendio. Sia in primo grado che in appello, i giudici avevano dato loro ragione, ritenendo che il credito potesse essere accertato incidenter tantum direttamente nella causa contro l’INPS, senza la necessità di un preventivo titolo esecutivo contro l’ex datore di lavoro. L’INPS, tuttavia, ha impugnato la decisione davanti alla Corte di Cassazione.

La Decisione della Cassazione sul Fondo di Garanzia INPS

La Suprema Corte ha accolto il ricorso dell’INPS, ribaltando completamente le decisioni dei gradi precedenti. Secondo gli Ermellini, la legge che istituisce il Fondo di Garanzia (L. 297/82) stabilisce dei presupposti chiari e invalicabili. Il lavoratore deve dimostrare di aver tentato di recuperare il proprio credito, e tale dimostrazione passa attraverso la formazione di un titolo esecutivo. Mancando questo requisito, la domanda contro il Fondo deve essere respinta.

Le Motivazioni: La Centralità del Titolo Esecutivo

La Corte ha articolato la sua decisione sulla base di solide argomentazioni giuridiche, sottolineando l’importanza di un iter procedurale corretto a tutela sia del lavoratore che delle risorse pubbliche.

L’Accertamento ‘Incidenter Tantum’ Non Basta

Il punto centrale della motivazione risiede nell’insufficienza di un accertamento del credito svolto solo all’interno del giudizio contro l’INPS. La legge richiede una verifica formale e definitiva del credito, che avviene in due modi:
1. Insinuazione al passivo fallimentare: se il datore è soggetto a fallimento, il credito deve essere accertato in quella sede.
2. Esperimento dell’esecuzione forzata: se il datore non è fallito, il lavoratore deve prima ottenere un titolo esecutivo (es. una sentenza) e poi tentare un pignoramento che si riveli infruttuoso.
Nessuna di queste condizioni si era verificata nel caso di specie. L’accertamento incidenter tantum non può surrogare questi passaggi, che sono posti a garanzia della serietà e fondatezza della pretesa.

La Società è Cancellata? Si Agisce Contro i Soci

Un’obiezione comune è: come si può ottenere un titolo se la società debitrice non esiste più? La Cassazione chiarisce che l’estinzione della società non preclude l’accertamento del credito. I soci, infatti, succedono nei debiti non liquidati della società (seppur con responsabilità limitata a quanto ricevuto, intra vires). Pertanto, i lavoratori avrebbero dovuto avviare un’azione legale contro i soci per ottenere quella sentenza necessaria a certificare il loro diritto, prima di rivolgersi al Fondo di Garanzia INPS.

Conformità con le Direttive Europee e la Costituzione

Infine, la Corte ha sottolineato che questa interpretazione è conforme sia alle direttive comunitarie in materia di tutela dei lavoratori in caso di insolvenza, sia ai principi costituzionali. La necessità di un titolo previene domande meramente esplorative e garantisce che le risorse pubbliche del Fondo siano impiegate solo per le finalità istituzionali previste, senza creare un aggravio sproporzionato per i lavoratori.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche per i Lavoratori

La decisione della Cassazione traccia una linea netta per i lavoratori che intendono accedere al Fondo di Garanzia. L’insegnamento è chiaro: non è possibile ‘saltare’ i passaggi. È fondamentale agire tempestivamente per ottenere un titolo esecutivo che accerti il credito nei confronti del datore di lavoro o dei suoi successori legali (i soci, in caso di cancellazione della società). Solo dopo aver ottenuto tale provvedimento e aver dimostrato l’impossibilità di recuperare le somme, si potrà presentare con successo la domanda al Fondo di Garanzia INPS.

È possibile chiedere l’intervento del Fondo di Garanzia INPS senza avere un titolo esecutivo contro il datore di lavoro?
No. La Corte di Cassazione ha stabilito che la previa formazione di un titolo esecutivo che accerti il credito è un presupposto indispensabile per poter agire nei confronti del Fondo di Garanzia.

Se la società datrice di lavoro è stata cancellata dal registro delle imprese, come si può ottenere un titolo esecutivo?
In caso di cancellazione della società, i lavoratori devono agire in giudizio contro i soci, i quali succedono nei rapporti debitori non definiti della società. L’azione legale contro i soci permette di ottenere il provvedimento giurisdizionale necessario.

L’accertamento del credito fatto direttamente nel giudizio contro l’INPS (incidenter tantum) è sufficiente per attivare il Fondo di Garanzia?
No. La Cassazione ha chiarito che questo tipo di accertamento, valido solo all’interno di quel processo, non può sostituire la necessaria e preventiva formazione di un titolo esecutivo ottenuto nei confronti del datore di lavoro o dei suoi successori.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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