LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Finanziamento prededucibile: via libera dal Tribunale

Il Tribunale di Trieste ha autorizzato una società in composizione negoziata a contrarre un finanziamento prededucibile di 21,6 milioni di euro. La decisione si basa sul parere favorevole dell’esperto, che ha attestato la funzionalità dell’operazione alla continuità aziendale e alla migliore soddisfazione dei creditori. Il finanziamento è destinato a garantire la prosecuzione di due importanti cantieri strategici, evitando il blocco dei lavori e la perdita di marginalità.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Finanziamento Prededucibile: Come Salvare la Continuità Aziendale

In un contesto economico complesso, la gestione della crisi d’impresa richiede strumenti efficaci. Il decreto del Tribunale di Trieste offre un chiaro esempio di come un finanziamento prededucibile, autorizzato nell’ambito di una composizione negoziata, possa diventare la chiave per la sopravvivenza e il rilancio di un’azienda. Analizziamo questa decisione per capire come la legge supporta la continuità aziendale.

Il Contesto: Un’Impresa Strategica in Composizione Negoziata

Una società operante nel settore delle grandi costruzioni, impegnata in commesse di elevata complessità tecnica, si trovava in un percorso di composizione negoziata per la crisi. L’obiettivo era preservare il perimetro industriale e occupazionale. Per proseguire due cantieri strategici – la realizzazione di un ospedale specialistico in Italia e l’ampliamento di una tangenziale in una capitale europea – la società ha richiesto al Tribunale l’autorizzazione a ottenere nuove linee di credito di firma per un valore complessivo di 21,6 milioni di euro.

Questi fondi, erogati sotto forma di garanzie (advance payment bond e performance bond), erano indispensabili per sbloccare gli anticipi contrattuali e garantire la buona esecuzione dei lavori, evitando così il rischio di penali, risoluzione dei contratti e l’arresto dei cantieri.

La Richiesta di un Finanziamento Prededucibile per la Continuità

La richiesta della società si fondava sulla necessità di ottenere un finanziamento prededucibile, ovvero un finanziamento i cui crediti avrebbero avuto priorità di rimborso rispetto agli altri creditori. Questa priorità è fondamentale per convincere le banche a concedere nuovo credito a un’azienda in crisi. Il piano prevedeva la riattivazione di linee di credito con primari istituti bancari, con la controgaranzia di un ente specializzato.

L’operazione era inserita in un più ampio piano industriale e finanziario che mirava alla continuità indiretta, attraverso la cessione di un ramo d’azienda a un veicolo partecipato da investitori istituzionali, con l’obiettivo di un completo rilancio entro il 2029.

La Decisione del Tribunale

Il Tribunale di Trieste, esaminato il parere motivato dell’esperto indipendente nominato nella procedura, ha accolto la richiesta della società. Ha quindi autorizzato la contrazione delle linee di credito di firma con il beneficio della prededuzione, ai sensi dell’art. 22 del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII).

La decisione ha specificato la ripartizione degli importi per ciascuna delle due commesse e il ruolo degli istituti finanziari e dell’ente garante, sbloccando di fatto la situazione di stallo e permettendo all’azienda di proseguire le attività operative.

Le Motivazioni della Decisione

Il Giudice ha fondato la sua decisione su una serie di valutazioni precise, ampiamente supportate dalla relazione dell’esperto. I punti cardine sono stati la funzionalità dell’operazione alla continuità aziendale e il principio della migliore soddisfazione dei creditori.

L’esperto ha evidenziato che entrambe le commesse erano strategiche per il perimetro “core” dell’azienda, in grado di generare flussi di cassa positivi. La commessa per l’ospedale presentava una marginalità del 5,01%, mentre quella per la tangenziale estera del 6,7%, con un margine previsto di 9,6 milioni di euro. Questi dati attestavano la capacità dei progetti di contribuire positivamente alla stabilità finanziaria dell’impresa.

Senza queste garanzie, l’azienda avrebbe affrontato l’arresto dei lavori, l’impossibilità di incassare anticipi e il rischio di penali, con effetti devastanti sulla continuità. La prosecuzione, invece, preservava la marginalità e il valore dei contratti, con benefici sistemici sull’intero processo di risanamento.

Le Conclusioni

Il provvedimento del Tribunale di Trieste rappresenta un’applicazione esemplare degli strumenti offerti dal Codice della Crisi per la gestione delle difficoltà aziendali. Dimostra come un finanziamento prededucibile, se ben strutturato e funzionale a un piano di risanamento credibile, sia essenziale per superare le crisi di liquidità e proteggere il valore aziendale. La decisione sottolinea che la priorità non è solo tutelare i creditori attraverso una logica liquidatoria, ma favorire soluzioni che, garantendo la continuità operativa, portino a una loro migliore soddisfazione nel lungo periodo, salvaguardando al contempo il tessuto produttivo e occupazionale.

Perché l’azienda ha richiesto un finanziamento prededucibile?
L’azienda ha richiesto il finanziamento per ottenere le garanzie bancarie (advance bond e performance bond) indispensabili per proseguire due importanti commesse strategiche, incassare gli anticipi contrattuali ed evitare il blocco dei cantieri, penali o la risoluzione dei contratti.

Qual è stato il ruolo dell’esperto nella decisione del Tribunale?
L’esperto ha avuto un ruolo cruciale. Ha rilasciato un parere motivato favorevole, attestando che il finanziamento era funzionale alla continuità aziendale e garantiva la migliore soddisfazione dei creditori. Ha inoltre confermato la capacità delle commesse di generare margini positivi.

Su quali presupposti legali si fonda l’autorizzazione del Tribunale?
L’autorizzazione si fonda sull’articolo 22, comma 1, lettera a) del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII). La norma consente al tribunale di autorizzare finanziamenti prededucibili quando sono funzionali alla continuità aziendale e alla migliore soddisfazione dei creditori, come accertato nel caso specifico.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati