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Esclusione Associazione: Diritti Immagine e Regole

Il Tribunale ha rigettato il ricorso di genitori che contestavano l’Esclusione Associazione delle loro figlie minori. L’esclusione, confermata in sede assembleare, era motivata dal mancato consenso all’uso delle immagini delle minori per eventi pubblici, in contrasto con il regolamento associativo. Il Giudice ha ritenuto legittima la delibera, escludendo vizi di motivazione o violazioni statutarie, e non ha riconosciuto alcun danno.

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Esclusione Associazione: Diritti Immagine e Regole Associative

Nel contesto delle attività associative, emergono spesso questioni delicate relative ai diritti individuali, come quello all’immagine, e alle regole interne. Una recente sentenza del Tribunale di Monza ha offerto chiarimenti importanti su una controversia legata all’Esclusione Associazione di alcune minori, a seguito di un disaccordo sull’utilizzo delle loro immagini per scopi promozionali. Approfondiamo i fatti e le implicazioni di questa decisione.

I Fatti del Caso sull’Esclusione Associazione

Il caso ha avuto origine dal ricorso presentato da due genitori, membri di un’associazione sportiva e culturale, che contestavano l’esclusione delle loro figlie minori dall’ente. L’esclusione, inizialmente deliberata dal Consiglio Direttivo e successivamente confermata dall’assemblea dei soci, era motivata dal mancato consenso dei genitori all’utilizzo delle immagini delle figlie durante eventi pubblici, esibizioni e manifestazioni organizzate dall’associazione. Questa posizione si scontrava con una clausola del regolamento associativo che prevedeva l’impossibilità di partecipare a tali eventi in assenza di autorizzazione all’uso delle immagini.

I genitori hanno sostenuto l’illegittimità della delibera, invocando vizi di motivazione, violazione dello statuto associativo e un presunto “sviamento dalla causa tipica” dell’associazione, chiedendo inoltre il risarcimento dei danni economici e morali subiti. Hanno anche evidenziato una prima versione del verbale assembleare, che non menzionava la contestazione sulla pubblicazione non autorizzata di immagini delle minori.

L’associazione si è difesa affermando che la prima versione del verbale era una bozza errata e che i genitori erano stati pienamente informati delle regole sull’uso delle immagini e delle conseguenze del mancato consenso, avendo anche sottoscritto un “Modello Privacy” che ne prevedeva le condizioni. Ha inoltre sottolineato che la richiesta dei genitori di far partecipare le figlie agli eventi con accorgimenti come l’oscuramento dei volti era in contrasto con le finalità di pubblicizzazione e divulgazione dell’attività associativa. Infine, l’associazione ha rilevato che le minori erano state iscritte ad altra scuola di danza che, al contrario, pubblicava video in cui una di esse era chiaramente riconoscibile.

La Decisione del Giudice sull’Esclusione Associazione

Il Tribunale ha rigettato integralmente il ricorso dei genitori, confermando la legittimità della delibera di Esclusione Associazione. Il Giudice ha esaminato attentamente i fatti e le argomentazioni delle parti, applicando il principio della “ragione più liquida” per definire la controversia.

Le Motivazioni della Sentenza

Il Giudice ha ritenuto infondate le contestazioni dei genitori per diverse ragioni. In primo luogo, ha escluso il difetto di motivazione della delibera di Esclusione Associazione, affermando che le ragioni dell’esclusione erano state comunicate con sufficiente chiarezza ai genitori, sia nelle delibere del Consiglio Direttivo che in quella assembleare. Era palese che la ragione principale fosse la pretesa dei genitori di far partecipare le figlie ad eventi pubblici senza autorizzare l’uso delle loro immagini, nonostante fossero a conoscenza delle conseguenze di tale diniego.

Il Tribunale ha anche escluso la violazione delle norme statutarie, poiché la condotta dei genitori è stata considerata una “mancata adesione alle regole statutarie ed al regolamento dell’associazione” e un “comportamento… lesivo della serenità in cui gli istruttori devono essere messi in condizione per esercitare l’attività associativa”. Non è stata ravvisata alcuna “costrizione” nella scelta dei genitori, in quanto le minori potevano comunque frequentare le lezioni in forma riservata, essendo la dimensione “pubblica” dell’esibizione parte integrante del percorso artistico-sportivo offerto dall’associazione.

Infine, il Giudice ha escluso anche la configurabilità del danno risarcibile. Ha osservato che non vi era prova di pregiudizi patrimoniali o non patrimoniali e che le pubblicazioni di immagini contestate (risalenti a prima dell’esclusione) erano perlopiù di gruppo o di scarsa definizione, rendendo difficile il riconoscimento delle minori. La successiva iscrizione delle minori ad altra scuola di danza che pubblicava video chiare di una delle figlie ha ulteriormente deposto contro la sussistenza di un danno imputabile all’associazione convenuta.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche della Esclusione Associazione

La sentenza ribadisce l’autonomia delle associazioni nel definire e far rispettare le proprie regole interne, soprattutto quando queste sono funzionali al perseguimento degli scopi associativi. È fondamentale che soci e genitori siano pienamente consapevoli delle clausole regolamentari e delle loro implicazioni, specialmente in contesti che prevedono attività pubbliche o di immagine.

La decisione sottolinea come il mancato rispetto di tali regole, se adeguatamente comunicate e accettate, possa legittimare provvedimenti come l’Esclusione Associazione. Per gli associati, ciò implica un onere di diligenza nel comprendere e aderire agli obblighi statutari. Per le associazioni, la sentenza è un promemoria dell’importanza di una chiara e trasparente comunicazione delle proprie regole e delle conseguenze della loro inosservanza. Le pretese risarcitorie, inoltre, devono essere supportate da prove concrete del danno subito, non bastando mere allegazioni.

La delibera di esclusione da un’associazione deve essere motivata?
Sì, la sentenza conferma che le motivazioni della delibera di esclusione devono essere chiare e specifiche, in modo che il socio escluso possa comprenderle pienamente.

Il mancato consenso all’uso delle immagini dei minori può giustificare l’esclusione da un’associazione sportiva/culturale?
Sì, secondo la sentenza, se il regolamento associativo prevede che l’uso delle immagini per eventi pubblici sia parte integrante dell’attività e condizione per la partecipazione a tali eventi, il mancato consenso può legittimare l’esclusione, purché le regole siano chiare e conosciute dai soci.

È possibile chiedere il risarcimento danni per l’esclusione da un’associazione?
Sì, è possibile, ma la sentenza sottolinea che l’onere della prova del danno subito (economico o morale) spetta a chi lo invoca. Nel caso specifico, le prove presentate non sono state ritenute sufficienti a dimostrare un danno risarcibile.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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