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Codice Civile
Codice Penale

Diritto di Famiglia

Prova della autosufficienza economica del figlio maggiorenne

L’obbligo dei genitori di concorrere tra loro, secondo le regole dell’art. 11, lettera c, della già citata legge n. 25/1955) percepito nel medesimo rapporto di apprendistato ed, in particolare, dell’adeguatezza di detto trattamento, nel senso esattamente dell’idoneità di quest’ultimo, che pure deve essere proporzionato e sufficiente ai sensi dell’art.

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Trasferire il minore dallo Stato membro in cui risiede

Il regolamento CE n. 2201/2003 si occupa delle decisioni di divorzio, separazione personale ed annullamento del matrimonio, ed inoltre delle decisioni in tema di “responsabilità genitoriale”, in esse espressamente includendo quelle sull’affidamento dei figli minori. La peculiarità di tale previsione, rispetto a quelle operanti per le altre decisioni (eseguibili, in assenza di diversa disposizione, come conseguenza del riconoscimento automatico), trova logica giustificazione nella forte incidenza delle pronunce sull’affidamento del minore, quando abbisognino di esecuzione, comportando lo sradicamento del minore stesso dall’ambiente e dalle abitudini di vita in atto.

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Violenza sessuale, implicito dissenso del coniuge

Integra la fattispecie del delitto di violenza sessuale anche quando la moglie acconsenta al rapporto senza una esplicita opposizione, quando però la stessa sia costretta da un clima di violenza e sopraffazione che il marito abbia instaurato nell’ambito del rapporto con la moglie.

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Tutela del diritto alla riservatezza del minore

3 della stessa Convenzione sottolinea che: 1) tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza sia delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l’interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione preminente. Inoltre, ad avviso della Suprema Corte, non vi è dubbio che il diritto alla riservatezza del minore debba essere, nel bilanciamento degli opposti valori costituzionali (diritto di cronaca e diritto alla privacy) considerato assolutamente preminente, secondo le indicazioni derivanti dalle norme ora richiamate, laddove si riscontri che non vi sia l’utilità sociale della notizia (quindi con l’unico limite del pubblico interesse).

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Figli chiusi in casa, sì alla punibilità della madre

Tenere i propri figli chiusi in casa a chiave può configurare ipotesi di reato qualora si ravvisano rischi alla loro incolumità fisica e psichica. La Suprema Corte, non solo le ha respinto il ricorso ma ha altresì condannato la donna al pagamento delle spese di processo, sostenendo che la punizione inflitta era senza alcun dubbio “ sproporzionata e limitativa della libertà delle figlie tanto da rasentare l’ipotesi di sequestro di persona”.

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