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Credito del socio cooperativa: la distinzione decisiva

Un socio di una cooperativa edilizia in liquidazione si è opposto all’ammissione parziale del suo credito, rivendicando somme versate per costi di finanziamento e costruzione. La Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso della cooperativa, confermando che i versamenti per l’acquisto dell’immobile generano un credito del socio cooperativa separato dal rapporto sociale, da rimborsare integralmente.

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Credito del Socio Cooperativa Edilizia: Distinzione tra Rapporto Sociale e di Scambio

Quando un socio versa somme a una cooperativa edilizia, sta effettuando un conferimento a rischio o sta semplicemente pagando per la casa che acquisterà? Una recente ordinanza della Corte di Cassazione fa luce su questo punto cruciale, delineando la natura del credito del socio cooperativa e le tutele a sua disposizione, specialmente in caso di crisi dell’ente. La decisione ribadisce un principio fondamentale: i pagamenti per l’acquisto dell’immobile non sono capitale di rischio e devono essere restituiti.

I Fatti del Caso: La Controversia tra Socio e Cooperativa in Liquidazione

La vicenda ha origine dall’opposizione presentata da un socio di una cooperativa edilizia, posta in liquidazione coatta amministrativa. Il socio contestava l’ammissione solo parziale del suo credito allo stato passivo, chiedendo il riconoscimento di un’ulteriore somma a titolo di ‘interessi di preammortamento, interessi passivi di ammortamento e spese relative alla pratica di finanziamento e di frazionamento del mutuo’.

In primo grado, il Tribunale accoglieva l’opposizione del socio. Secondo i giudici, le somme versate dal socio per conseguire un bene prodotto dalla cooperativa (l’immobile) non costituivano debiti di conferimento, ma attribuivano al socio un diritto di credito vero e proprio nei confronti della società.

La cooperativa in liquidazione ha impugnato questa decisione dinanzi alla Corte di Cassazione, sostenendo, tra le altre cose, che il Tribunale non avesse considerato una delibera del Consiglio di Amministrazione che prevedeva la detrazione di tali somme in caso di esclusione di un altro socio per morosità.

L’Analisi della Corte sul Credito del Socio Cooperativa

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibili tutti i motivi del ricorso, confermando la decisione del Tribunale. I giudici di legittimità hanno ribadito un orientamento consolidato, cruciale per comprendere la natura del credito del socio cooperativa. Vi sono due distinti rapporti che legano il socio alla cooperativa edilizia:

1. Rapporto Associativo: Questo rapporto deriva dall’adesione al contratto sociale e comporta l’obbligo di effettuare i conferimenti e di contribuire alle spese di gestione e amministrazione.
2. Rapporto di Scambio (o Sinallagmatico): Questo secondo rapporto, di natura bilaterale, riguarda l’assegnazione dell’alloggio e il pagamento degli oneri necessari per la sua realizzazione. È assimilabile a una compravendita.

Questa distinzione è fondamentale. Le somme versate dal socio a titolo di prenotazione dell’immobile e per coprire i costi di costruzione e finanziamento non sono conferimenti nel capitale sociale, ma acconti sul prezzo di acquisto.

La Differenza tra Conferimenti e Anticipazioni

Mentre i conferimenti sono legati al rapporto associativo e soggetti al rischio d’impresa, gli esborsi e le anticipazioni per l’acquisto del terreno e la realizzazione degli alloggi appartengono al rapporto di scambio. Essi non rappresentano un rimborso di spese sostenute dalla cooperativa nell’interesse dei soci, ma costituiscono il corrispettivo per il trasferimento della proprietà.

le motivazioni

La Corte ha ritenuto che il Tribunale avesse correttamente applicato questi principi. Le voci di credito escluse inizialmente dal Commissario Liquidatore (interessi di preammortamento, interessi passivi di ammortamento, ecc.) erano state giustamente ricondotte alla categoria delle ‘somme versate alla cooperativa in conto costruzione’. Tali somme, essendo riferite all’alloggio prenotato dal socio, erano pertinenti al rapporto di scambio e non a quello sociale. Di conseguenza, il socio aveva pieno diritto alla loro restituzione integrale. La Corte ha qualificato i motivi di ricorso della cooperativa come generici e miranti a un riesame del merito, inammissibile in sede di legittimità, confermando che il Tribunale aveva operato un corretto richiamo all’orientamento consolidato della giurisprudenza.

le conclusioni

L’ordinanza in esame rafforza la tutela del socio di una cooperativa edilizia. Le somme versate specificamente per l’acquisto della casa sono considerate un corrispettivo e generano un credito del socio cooperativa che deve essere rimborsato in caso di scioglimento del rapporto, anche in presenza di un disavanzo di bilancio. Questo principio protegge il socio-acquirente, distinguendo chiaramente il suo investimento per la casa dal capitale di rischio versato per la partecipazione alla vita sociale della cooperativa.

I versamenti di un socio a una cooperativa edilizia per l’acquisto di una casa sono considerati capitale di rischio?
No. Secondo la Cassazione, le somme versate per la prenotazione e la costruzione dell’immobile non sono conferimenti a rischio, ma acconti sul prezzo di acquisto. Appartengono a un rapporto di scambio, distinto da quello associativo.

In caso di liquidazione della cooperativa, il socio ha diritto alla restituzione integrale delle somme versate per la casa?
Sì. Poiché tali somme costituiscono un credito derivante dal rapporto di scambio, il socio ha diritto alla loro restituzione. Questo diritto sussiste anche se la cooperativa ha un disavanzo di bilancio.

Qual è la principale distinzione giuridica che regola il rapporto tra socio e cooperativa edilizia?
La giurisprudenza distingue due rapporti autonomi: il rapporto associativo, che riguarda la partecipazione alla società (conferimenti, spese di gestione), e il rapporto di scambio (o sinallagmatico), che riguarda la compravendita dell’immobile (pagamento del prezzo e dei costi di costruzione).

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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