fbpx
Generic filters
Parola esatta ...
Cerca nei titolo
Search in excerpt
Filtra per categoria
Codice Civile
Codice Penale

Crediti enti previdenziali, opposizione entro quaranta giorni

In tema di iscrizione a ruolo dei crediti degli enti previdenziali, il contribuente può proporre opposizione entro il termine perentorio di quaranta giorni dalla notifica.

Pubblicato il 02 June 2007 in Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

In tema di iscrizione a ruolo dei crediti degli enti previdenziali, l’art. 24 comma 5 del d.lgs. 26 febbraio 1999 n. 46, dispone che contro l’iscrizione a ruolo il contribuente può proporre opposizione al giudice del lavoro entro il termine di quaranta giorni dalla notifica della cartella di pagamento.

La cartella di pagamento, essendo un estratto del ruolo, costituisce titolo esecutivo ai sensi dell’art. 49 del d.p.r. 29 settembre 1973 n. 602, come modificato dall’art. 16 del d.lgs. 46 del 26 febbraio 1999.

Quello prescritto dal quinto comma dell’art. 24 cit. è il termine accordato dalla legge al debitore per l’opposizione nel merito della pretesa contributiva, al fine di instaurare un vero e proprio processo di cognizione per l’accertamento della fondatezza della pretesa dell’ente.

Detto termine deve ritenersi perentorio, perché diretto a rendere non più contestabile dal debitore il credito contributivo dell’ente previdenziale in caso di omessa tempestiva impugnazione ed a consentire così una rapida riscossione del credito medesimo. Alla natura perentoria del termine in esame non osta la mancata espressa previsione della sua perentorietà.

Alla perentorietà del termine in esame, non è neppure di ostacolo il fatto che l’iscrizione a ruolo dei crediti previdenziali avvenga senza un preventivo accertamento giudiziale.

L’ordinamento non ignora titoli esecutivi formati sulla base di un mero procedimento amministrativo dell’ente impositore.

A questa categoria si ascrivono le iscrizioni a ruolo delle imposte dirette e indirette, che diventano definitive (ove non precedute dall’avviso di accertamento) se non impugnate nei termini di cui all’art. 21 della legge 31.12.1992 n. 546.

Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 4506 del 27 febbraio 2007

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Carmine Paul Alexander TEDESCO - Avvocato
Desideri approfondire l’argomento ed avere una consulenza legale?

Articoli correlati