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Contratto estimatorio: l’obbligo di pagare il prezzo

Un concessionario riceve un’autovettura in conto vendita tramite un contratto estimatorio. Dopo aver disposto del veicolo senza versare il corrispettivo pattuito, il Tribunale rigetta la sua opposizione a un decreto ingiuntivo. La sentenza chiarisce che, in un contratto estimatorio, il rischio per la mancata restituzione del bene ricade su chi lo riceve (accipiens), obbligandolo a pagarne il prezzo.

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Contratto Estimatorio: Cosa Succede se non Puoi Restituire il Bene?

Il contratto estimatorio, comunemente noto come “conto vendita”, è uno strumento giuridico fondamentale nel commercio, specialmente per beni come automobili, opere d’arte o prodotti editoriali. Ma cosa accade quando la parte che riceve il bene non riesce né a venderlo né a restituirlo? Una recente sentenza del Tribunale di Venezia fa luce su un aspetto cruciale: la ripartizione del rischio e l’obbligo di pagamento del prezzo.

I Fatti di Causa

La vicenda riguarda un accordo tra il proprietario di un’autovettura di lusso e un concessionario. Tramite un contratto estimatorio, il proprietario (il tradens) affidava la sua auto al concessionario (l’accipiens) con l’obiettivo di venderla a un prezzo concordato di 53.000 euro. Il concessionario, tuttavia, disponeva del veicolo consegnandolo a un terzo soggetto senza versare la somma pattuita al proprietario né restituire l’auto.

Di fronte all’inadempimento, il proprietario otteneva un decreto ingiuntivo per ottenere il pagamento della somma residua dovuta, pari a circa 28.000 euro (considerati alcuni acconti e spese accessorie). Il concessionario si opponeva a tale decreto, sostenendo una versione dei fatti diversa e negando il proprio obbligo di pagamento.

L’Analisi del Tribunale sul Contratto Estimatorio

Il Tribunale ha innanzitutto qualificato correttamente il rapporto tra le parti come contratto estimatorio, disciplinato dagli articoli 1556 e seguenti del Codice Civile. In questo tipo di contratto, l’accipiens riceve dei beni e ha la facoltà di scegliere tra due opzioni: pagare il prezzo pattuito o restituire i beni invenduti entro un termine stabilito.

Il punto centrale della controversia risiede nell’applicazione dell’articolo 1557 del Codice Civile, rubricato “Impossibilità di restituzione”. Questa norma stabilisce una deroga al principio generale res perit domino (la cosa perisce a danno del proprietario). Nel contratto estimatorio, il rischio del perimento o dell’impossibilità di restituzione della cosa, anche per causa non imputabile all’accipiens, grava su quest’ultimo. In altre parole, se l’accipiens non è in grado di restituire il bene, è comunque tenuto a pagarne il prezzo.

Le Motivazioni della Decisione

La decisione del Tribunale si è basata su una solida analisi probatoria. Il concessionario non è riuscito a fornire alcuna prova a sostegno della sua tesi difensiva. Al contrario, il proprietario ha prodotto documenti decisivi, tra cui i verbali redatti da un Ufficiale Giudiziario durante le procedure esecutive. In tali occasioni, il concessionario aveva ammesso implicitamente il proprio debito, dichiarando l’intenzione di “saldare il debito entro la prossima settimana” e che la persona a cui era stata affidata l’auto si sarebbe presentata per restituirla o versare il corrispettivo.

Queste dichiarazioni, raccolte da un pubblico ufficiale, sono state considerate dal Giudice come vere e proprie confessioni, che hanno smentito la linea difensiva adottata in giudizio. Poiché l’automobile non è mai stata restituita, l’obbligazione alternativa dell’accipiens si è cristallizzata nell’unica opzione rimasta: il pagamento del prezzo. Il Tribunale ha quindi ritenuto provato l’inadempimento del concessionario all’obbligazione contrattuale, confermando integralmente il decreto ingiuntivo opposto.

Conclusioni

La sentenza ribadisce un principio cardine del contratto estimatorio: chi riceve un bene in conto vendita ne assume il pieno rischio. L’impossibilità di restituirlo, per qualsiasi causa non imputabile a chi lo ha consegnato, comporta l’obbligo inderogabile di pagarne il prezzo. Questa decisione serve da monito per tutti gli operatori commerciali che utilizzano tale forma contrattuale, sottolineando l’importanza di gestire con la massima diligenza i beni ricevuti da terzi. Per i proprietari, invece, conferma la forte tutela offerta dalla legge in caso di inadempimento della controparte.

In un contratto estimatorio, chi è responsabile se il bene consegnato non può essere restituito?
Secondo la sentenza, basata sull’art. 1557 c.c., la responsabilità ricade interamente sull’accipiens (la parte che ha ricevuto il bene). Egli è tenuto a pagare il prezzo convenuto anche se l’impossibilità di restituzione deriva da una causa a lui non imputabile.

Quale valore hanno le dichiarazioni fatte a un Ufficiale Giudiziario?
Le dichiarazioni spontanee rese all’Ufficiale Giudiziario durante un accesso esecutivo possono avere un forte valore probatorio. Nel caso di specie, le promesse di pagamento fatte dal debitore sono state considerate dal giudice come una confessione, smentendo la sua successiva linea difensiva.

Cosa succede se l’accipiens non riesce a vendere il bene entro il termine pattuito?
L’accipiens ha una facoltà alternativa: o paga il prezzo stabilito o restituisce integralmente il bene nelle condizioni in cui lo ha ricevuto. Se non fa né l’una né l’altra cosa, diventa inadempiente e sarà obbligato a pagare il prezzo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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