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Competenza per materia: fideiussione e usura

Un tribunale specializzato per le imprese ha sollevato un conflitto di giurisdizione in un caso che presentava sia una domanda di nullità di una fideiussione per violazione di norme antitrust, sia domande relative all’usura. La Corte di Cassazione ha stabilito la corretta competenza per materia, separando le cause: la questione antitrust rimane di competenza del tribunale specializzato, mentre le domande sull’usura sono state assegnate al tribunale ordinario, evidenziando la mancanza di una connessione processuale tra le due.

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Competenza per materia: la Cassazione separa usura e fideiussione antitrust

La corretta individuazione del giudice competente è un pilastro del nostro ordinamento processuale. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha offerto un importante chiarimento sulla competenza per materia quando in una stessa causa convivono domande relative alla nullità di una fideiussione per violazione di norme antitrust e domande di accertamento di usura bancaria. La Corte ha stabilito che le due questioni devono essere trattate separatamente, affidandole a giudici diversi.

Il Caso: La controversia tra Tribunale Ordinario e Sezione Specializzata per le Imprese

La vicenda trae origine da un’opposizione a un decreto ingiuntivo per una somma considerevole. Gli opponenti avevano sollevato diverse eccezioni, tra cui la nullità di una fideiussione per contrarietà alla normativa antitrust e la presenza di interessi usurari su un conto corrente, con conseguente violazione delle norme sulla trasparenza bancaria.

Inizialmente, il Tribunale di Gela, adito per primo, si dichiarava incompetente, ritenendo che la materia rientrasse nella giurisdizione del Tribunale di Napoli, in quanto sede della sezione specializzata per le imprese. Tuttavia, una volta riassunta la causa dinanzi a quest’ultimo, il Tribunale di Napoli sollevava d’ufficio un regolamento di competenza. Secondo il giudice napoletano, la propria competenza era limitata esclusivamente alla domanda sulla nullità della fideiussione per violazione antitrust, mentre le altre domande relative all’usura e alla violazione del Testo Unico Bancario dovevano rimanere presso il tribunale ordinario.

La questione della competenza per materia: Antitrust vs. Usura

Il cuore del problema risiedeva nel determinare se esistesse un legame (connessione processuale) tra le diverse domande tale da attrarle tutte sotto la giurisdizione del giudice specializzato.

La domanda sulla nullità della fideiussione

La domanda volta a far dichiarare nulla la garanzia fideiussoria per violazione della normativa a tutela della concorrenza rientra pacificamente nella competenza per materia delle sezioni specializzate in materia di impresa. Si tratta, infatti, di una controversia che tocca direttamente le regole del mercato e i rapporti tra imprese.

Le domande relative all’usura e alla violazione delle norme bancarie

Diversamente, le domande di accertamento dell’applicazione di tassi usurari e della violazione degli artt. 117 e 125 del Testo Unico Bancario non sono state ritenute riconducibili a un “rapporto societario”, presupposto necessario per radicare la competenza della sezione specializzata. La Corte ha ribadito che tali questioni attengono al diritto bancario e non al diritto societario in senso stretto.

Le motivazioni della Cassazione sulla separazione delle cause

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del Tribunale di Napoli, confermando la necessità di separare i giudizi. La decisione si fonda su un’analisi rigorosa della connessione processuale, come disciplinata dagli articoli 31 e seguenti del codice di procedura civile.

La Corte ha specificato che, per attrarre una causa di competenza del giudice ordinario dinanzi a quello specializzato, è necessario che esista uno dei legami di connessione previsti dalla legge. Nel caso di specie, tale legame è stato escluso. La domanda sulla fideiussione vedeva come parti i garanti, mentre quella sull’usura riguardava la società debitrice principale. Non vi era, quindi, identità di soggetti né di causa petendi, rendendo impossibile la trattazione congiunta.

Il Tribunale di Napoli, secondo la Suprema Corte, ha agito correttamente “scindendo” il profilo relativo alla fideiussione (di sua competenza) da quello afferente alle altre domande. La connessione, infatti, non può comportare uno spostamento automatico della competenza quando le domande hanno presupposti e soggetti differenti.

Le conclusioni: implicazioni pratiche della decisione

In conclusione, la Corte ha dichiarato la competenza del Tribunale di Gela per decidere sulla domanda di nullità del mutuo per interessi usurari. Questa ordinanza rafforza il principio della specializzazione, evitando che le sezioni impresa vengano gravate da controversie che, sebbene complesse, non rientrano nel loro specifico ambito di competenza per materia. Per gli operatori del diritto, ciò significa prestare massima attenzione nella redazione degli atti introduttivi, valutando attentamente se le diverse domande proposte possano essere trattate congiuntamente o se sia necessario avviare procedimenti distinti dinanzi ai giudici competenti per ciascuna materia.

Quando una causa contiene sia una domanda di nullità per violazione antitrust che una per usura, i due procedimenti possono essere trattati insieme dallo stesso giudice specializzato?
No. La Corte di Cassazione ha chiarito che non sussiste un rapporto di connessione tale da giustificare lo spostamento di competenza. La domanda sulla nullità della fideiussione per violazione della normativa antitrust rientra nella competenza della sezione specializzata per le imprese, mentre quella relativa all’usura e alla nullità del contratto bancario resta di competenza del tribunale ordinario.

Perché la domanda relativa all’usurarietà di un conto corrente non rientra nella competenza della sezione specializzata per le imprese?
Perché la sua causa petendi (la ragione della domanda) non è ravvisabile in un rapporto societario, come invece richiesto dalla legge per radicare la competenza della sezione specializzata. La questione riguarda la violazione di norme bancarie (artt. 117 e 125 TUB) e non di diritto societario.

Un giudice che riceve una causa dopo una declaratoria di incompetenza può sollevare a sua volta un conflitto di competenza?
Sì. L’art. 45 del codice di procedura civile legittima il giudice che riceve il processo in riassunzione a sollevare a sua volta un conflitto. Ciò è possibile, però, solo se la controversia è regolata da un criterio di competenza per materia o per territorio inderogabile e se tale criterio non radica la competenza presso di lui, ma presso il giudice che ha originariamente declinato la competenza o un altro ancora.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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