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Competenza funzionale: opposizione a decreto ingiuntivo

Una società fornitrice ottiene un decreto ingiuntivo per una fornitura di beni. La società cliente, di cui la fornitrice è socia, si oppone sostenendo che il credito sia un finanziamento soci e che la competenza sia del Tribunale delle Imprese. La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 6125/2024, ha chiarito il principio di competenza funzionale: il giudice che emette il decreto ingiuntivo è sempre competente a decidere sull’opposizione. La domanda riconvenzionale di natura societaria, invece, deve essere separata e trattata dal tribunale specializzato competente.

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Competenza Funzionale e Opposizione a Decreto Ingiuntivo: la Cassazione Fa Chiarezza

L’ordinanza n. 6125/2024 della Corte di Cassazione affronta un tema cruciale di procedura civile: la determinazione della competenza funzionale nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, specialmente quando la parte opponente introduce temi di natura societaria e propone una domanda riconvenzionale. La decisione stabilisce un principio netto: la causa principale e quella riconvenzionale devono essere separate, preservando la competenza del giudice che ha emesso il decreto e devolvendo la domanda accessoria al tribunale specializzato.

I Fatti del Caso: da Fornitura a Lite sulla Competenza

La vicenda ha origine da un’azione monitoria. Una società fornitrice (che chiameremo “Fornitrice S.r.l.”) ottiene un decreto ingiuntivo dal Tribunale di Reggio Emilia per il pagamento di circa 185.000 euro, a titolo di corrispettivo per la fornitura di beni a un’altra società (“Cliente S.r.l.”).

La situazione si complica perché la Fornitrice S.r.l. è anche socia, con una quota del 25,93%, della Cliente S.r.l. Quest’ultima, opponendosi al decreto, sostiene che il tribunale adito sia incompetente. Secondo la sua tesi, le forniture non rappresentavano un semplice rapporto commerciale, ma una forma di finanziamento soci, erogato in un momento di difficoltà economica della società partecipata. Tale credito, quindi, doveva essere qualificato come “finanziamento postergato” ai sensi dell’art. 2467 c.c. e, di conseguenza, la controversia, avendo natura societaria, rientrava nella competenza esclusiva della Sezione Specializzata in materia di Imprese del Tribunale di Bologna.

Inoltre, la Cliente S.r.l. formula una domanda riconvenzionale per il risarcimento dei danni, accusando la società socia di aver tenuto comportamenti pregiudizievoli. Il Tribunale di Reggio Emilia, in prima istanza, accoglie l’eccezione, dichiara la propria incompetenza per l’intera causa e revoca il decreto ingiuntivo.

La Questione della Competenza Funzionale e la Separazione delle Cause

La Fornitrice S.r.l. impugna questa decisione con un regolamento di competenza direttamente in Cassazione. Il nodo centrale del ricorso è la violazione del principio della competenza funzionale e inderogabile del giudice che ha emesso il decreto ingiuntivo a decidere sull’opposizione.

La Corte Suprema ha ribadito un principio consolidato: la competenza si determina sulla base della domanda originaria dell’attore, non sulle eccezioni o difese del convenuto. Nel caso di specie, la Fornitrice S.r.l. aveva agito in via monitoria per un credito commerciale, una materia di competenza del tribunale ordinario. L’argomentazione della Cliente S.r.l. sulla natura societaria del rapporto, pur rilevante nel merito, non può spostare la competenza per la causa principale.

Il Ruolo della Domanda Riconvenzionale

La Cassazione chiarisce che la competenza funzionale del giudice dell’opposizione (art. 645 c.p.c.) è talmente radicata da non poter essere modificata neanche per ragioni di connessione, come la proposizione di una domanda riconvenzionale. Se tale domanda, come nel caso in esame, rientra nella competenza per materia di un altro giudice (la Sezione Specializzata in materia di Imprese), il giudice dell’opposizione ha il dovere di separare le cause.

Le Motivazioni della Cassazione

La Corte ha cassato la sentenza del Tribunale di Reggio Emilia, ritenendola errata. Le motivazioni si fondano su due pilastri:

1. Determinazione della competenza sulla domanda: La competenza si valuta in limine litis, ovvero sulla base di quanto prospettato dall’attore nel suo atto introduttivo. La domanda di pagamento per una fornitura di merci appartiene alla cognizione del tribunale ordinario. Le difese del convenuto, che tentano di riqualificare il rapporto, attengono al merito e non possono incidere sulla competenza iniziale.

2. Inderogabilità della competenza funzionale: Il giudice che ha emesso il decreto ingiuntivo è l’unico competente a decidere sulla relativa opposizione. Questa competenza, definita funzionale, è inderogabile. Pertanto, il giudice adito non poteva dichiararsi incompetente sulla causa principale. Avrebbe dovuto, invece, separare i procedimenti: trattenere la causa di opposizione al decreto ingiuntivo e rimettere la sola domanda riconvenzionale di natura societaria al Tribunale di Bologna, Sezione Specializzata in materia di Imprese.

Le Conclusioni

In conclusione, la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, cassato la sentenza e dichiarato la competenza del Tribunale di Reggio Emilia per decidere sull’opposizione al decreto ingiuntivo, e la competenza del Tribunale di Bologna (Sezione Imprese) per la domanda riconvenzionale. Questa pronuncia riafferma un principio procedurale fondamentale, garantendo certezza e stabilità nella gestione delle controversie complesse e prevenendo che le strategie difensive possano alterare le regole sulla competenza.

Chi decide sull’opposizione a un decreto ingiuntivo se il debitore solleva questioni di competenza per materia (es. societaria)?
A decidere è sempre il giudice che ha emesso il decreto ingiuntivo. La sua è una competenza funzionale e inderogabile, che non può essere modificata dalle eccezioni o dalle domande riconvenzionali del debitore opponente.

Come si determina la competenza di un tribunale all’inizio di una causa?
La competenza si determina esclusivamente sulla base della domanda proposta dall’attore e dei fatti costitutivi in essa allegati. Le contestazioni e le difese del convenuto non sono rilevanti a tal fine, ma attengono al merito della controversia.

Cosa succede se nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo viene proposta una domanda riconvenzionale di competenza di un altro giudice?
Il giudice dell’opposizione deve separare le due cause. Tratterrà per la decisione la causa principale (l’opposizione al decreto) e rimetterà la sola domanda riconvenzionale al giudice competente per materia (in questo caso, la Sezione Specializzata in materia di Imprese).

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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