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Competenza fideiussione antitrust: la Cassazione decide

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 14185/2024, ha risolto un conflitto di competenza tra un tribunale ordinario e una sezione specializzata in materia di imprese. Il caso riguardava un’opposizione a un decreto ingiuntivo basata sulla presunta nullità di una fideiussione per violazione della normativa antitrust. La Corte ha stabilito che la competenza del Tribunale delle Imprese sussiste solo quando la nullità è fatta valere con un’azione principale, e non come semplice eccezione difensiva. Di conseguenza, ha dichiarato la competenza del tribunale ordinario per la causa in esame, in cui non era stata proposta una specifica azione di nullità per violazione delle norme sulla competenza fideiussione antitrust.

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Competenza Fideiussione Antitrust: La Cassazione Fa Chiarezza tra Azione ed Eccezione

Determinare il giudice competente è il primo, fondamentale passo di ogni causa. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione fa luce su una questione complessa e molto dibattuta: la competenza fideiussione antitrust. La pronuncia chiarisce quando una controversia sulla validità di una garanzia bancaria, potenzialmente nulla per violazione delle norme sulla concorrenza, debba essere decisa dal Tribunale delle Imprese o dal giudice ordinario. Analizziamo insieme la vicenda.

I Fatti di Causa: Un Decreto Ingiuntivo e Opposizioni Diverse

La vicenda trae origine da un decreto ingiuntivo emesso da un istituto di credito nei confronti di alcuni fideiussori di una società a responsabilità limitata. I garanti proponevano opposizione al decreto, sollevando una serie di contestazioni relative al contratto di mutuo sottostante, come l’indeterminatezza del tasso, l’anatocismo e l’usura.

In un separato ma connesso giudizio, un altro fideiussore si opponeva allo stesso decreto ingiuntivo, basando però la propria difesa su un argomento differente: la nullità della fideiussione stessa, in quanto conforme allo schema contrattuale predisposto dall’ABI, ritenuto frutto di un’intesa restrittiva della concorrenza vietata dalla normativa antitrust.

Il Conflitto di Competenza tra Tribunale Ordinario e Sezione Specializzata

Il Tribunale ordinario, investito delle opposizioni, riuniva le cause e, a fronte dell’eccezione di nullità per violazione della normativa antitrust sollevata da uno dei garanti, dichiarava la propria incompetenza funzionale. Indicava come competente la sezione specializzata in materia di imprese di un altro Tribunale, ritenendo che la questione antitrust attraesse l’intera controversia.

Tuttavia, la sezione specializzata sollevava d’ufficio un regolamento di competenza dinanzi alla Corte di Cassazione, sostenendo che la competenza dovesse essere frazionata. A suo avviso, solo la causa basata sull’eccezione antitrust rientrava nella sua giurisdizione, mentre le altre opposizioni, fondate su questioni puramente bancarie, dovevano rimanere presso il giudice ordinario.

Le Motivazioni sulla Competenza Fideiussione Antitrust

La Corte di Cassazione ha accolto il regolamento di competenza, fornendo un’interpretazione decisiva per la risoluzione di casi simili. Il cuore della decisione risiede nella distinzione fondamentale tra l’esercizio di un’azione e la proposizione di un’eccezione.

La Suprema Corte ha ribadito un principio consolidato: la competenza della sezione specializzata per le imprese in materia di competenza fideiussione antitrust è attivata solo quando la nullità del contratto a valle (la fideiussione) viene fatta valere in via di azione. In altre parole, quando il fideiussore avvia una causa o propone una domanda riconvenzionale con lo scopo primario di far accertare la nullità del suo contratto per violazione della normativa antitrust. Questo tipo di domanda implica un accertamento diretto sulla validità dell’intesa a monte, che è di competenza esclusiva del Tribunale delle Imprese.

Al contrario, quando la nullità viene sollevata solo in via di eccezione, cioè come mero argomento difensivo per resistere alla pretesa del creditore (come nel caso del decreto ingiuntivo), il giudice adito non deve decidere in via principale sulla validità dell’intesa anticoncorrenziale. Egli è chiamato a conoscerne solo in via incidentale, al solo fine di decidere sulla validità del contratto di fideiussione. In questo scenario, la competenza resta del giudice ordinario.

Nel caso specifico, i fideiussori che hanno dato origine al regolamento di competenza non avevano sollevato alcuna questione antitrust, ma solo contestazioni di diritto bancario. La questione antitrust era stata sollevata dall’altro garante solo come eccezione difensiva. Pertanto, nessuna delle cause rientrava nella competenza della sezione specializzata.

Le Conclusioni

La Cassazione ha cassato l’ordinanza del primo giudice e ha dichiarato la competenza del Tribunale ordinario a decidere sulle opposizioni. Questa pronuncia ha importanti implicazioni pratiche: chiarisce che la sola menzione di una possibile violazione antitrust in un contratto di fideiussione non è sufficiente a spostare la competenza verso il Tribunale delle Imprese. È necessario che la parte interessata proponga una specifica e autonoma domanda giudiziale (un’azione) per far dichiarare tale nullità. Se, invece, ci si limita a sollevare la questione come scudo difensivo (un’eccezione), la competenza rimane saldamente nelle mani del giudice ordinario.

Quando una causa sulla nullità di una fideiussione per violazione di norme antitrust spetta alla sezione specializzata per le imprese?
La competenza della sezione specializzata per le imprese sorge solo se la nullità della fideiussione, derivante da un’intesa anticoncorrenziale a monte, viene fatta valere ‘in via di azione’, cioè con una domanda principale volta a far accertare tale invalidità.

Cosa succede se la nullità della fideiussione per motivi antitrust è sollevata solo come difesa in un processo?
Se la nullità è sollevata ‘in via di eccezione’, ovvero come semplice argomento difensivo per resistere alla pretesa di un creditore (ad esempio, in un’opposizione a decreto ingiuntivo), la competenza resta del giudice ordinario, il quale valuterà la questione solo in via incidentale.

Se in un processo riunito solo uno degli opponenti solleva un’eccezione di nullità antitrust, l’intera causa passa al Tribunale delle Imprese?
No. Come chiarito dalla Corte, l’eccezione di nullità antitrust non è sufficiente a spostare la competenza. Inoltre, le questioni sollevate dagli altri opponenti che non riguardano la normativa antitrust restano di competenza del giudice ordinario.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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