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Competenza fideiussione antitrust: Cassazione chiarisce

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 2886/2024, ha stabilito un principio fondamentale in materia di competenza fideiussione antitrust. In un giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, se il garante eccepisce la nullità della fideiussione per violazione delle norme antitrust, il giudice dell’opposizione deve separare le cause. Manterrà la competenza sull’opposizione al decreto ingiuntivo, mentre rimetterà la sola domanda sulla nullità antitrust alla sezione specializzata in materia di impresa territorialmente competente.

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Competenza Fideiussione Antitrust: la Cassazione fa chiarezza sulla separazione delle cause

La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, ha delineato con precisione i confini della competenza fideiussione antitrust nei casi di opposizione a decreto ingiuntivo. La decisione stabilisce che il giudice dell’opposizione non può declinare la propria competenza sull’intera causa se viene sollevata una questione di nullità della garanzia per violazione delle norme sulla concorrenza, ma deve procedere alla separazione dei giudizi. Analizziamo nel dettaglio questa importante pronuncia.

I Fatti del Caso: Opposizione a Decreto Ingiuntivo e Nullità della Garanzia

Una società finanziaria otteneva un decreto ingiuntivo nei confronti di due soggetti, quali garanti di un’impresa terza. I garanti proponevano opposizione davanti al Tribunale ordinario, sostenendo, tra le altre cose, la nullità della fideiussione. Essi, infatti, attraverso una domanda riconvenzionale, affermavano che il contratto di garanzia era nullo in quanto riproduceva uno schema contrattuale (il cosiddetto schema ABI) frutto di un’intesa restrittiva della concorrenza, vietata dalla normativa antitrust.

Il Tribunale adito, ritenendo la questione antitrust di competenza della sezione specializzata in materia di impresa, revocava il decreto ingiuntivo e dichiarava la propria incompetenza, rimettendo l’intera causa al Tribunale delle Imprese. Quest’ultimo, a sua volta, sollevava un regolamento di competenza d’ufficio dinanzi alla Corte di Cassazione, ritenendo che la competenza dovesse essere ripartita.

La Questione sulla Competenza Fideiussione Antitrust

Il nodo cruciale sottoposto alla Suprema Corte riguardava la corretta gestione processuale di un’opposizione a decreto ingiuntivo in cui l’opponente introduce, con domanda riconvenzionale, una causa (la nullità della fideiussione per violazione della normativa antitrust) che appartiene alla competenza per materia di un altro ufficio giudiziario, ovvero la sezione specializzata in materia di impresa.

L’errore del primo giudice, secondo la Cassazione, è stato quello di considerare la causa inscindibile e di rimetterla interamente al tribunale specializzato, revocando il decreto ingiuntivo. La Corte ha invece ribadito un principio consolidato, ma spesso disatteso nella pratica.

La Decisione della Cassazione: la Separazione delle Cause

La Corte di Cassazione ha accolto il regolamento di competenza, stabilendo che i due giudizi devono essere separati, attribuendo a ciascun giudice la porzione di sua spettanza.

La competenza funzionale sull’opposizione

Innanzitutto, la Corte ha ricordato che la competenza a decidere sull’opposizione a decreto ingiuntivo, secondo l’art. 645 c.p.c., appartiene inderogabilmente all’ufficio giudiziario del giudice che ha emesso il decreto. Si tratta di una competenza ‘funzionale’, che non può essere derogata neppure per ragioni di connessione.

La competenza della sezione specializzata sulla domanda antitrust

Allo stesso tempo, la domanda riconvenzionale volta ad accertare la nullità della fideiussione per contrasto con la normativa antitrust rientra nella competenza per materia della sezione specializzata delle imprese. In questo caso specifico, la competenza territoriale era stata individuata nel Tribunale di Napoli.

Le Motivazioni della Corte

La Suprema Corte ha motivato la sua decisione richiamando due principi giurisprudenziali granitici.

Il primo è che il giudice dell’opposizione a decreto ingiuntivo, di fronte a una domanda riconvenzionale di competenza di altro tribunale, deve separare le cause. Tratterrà presso di sé la causa di opposizione e rimetterà solo la domanda riconvenzionale al giudice competente. Il giudice dell’opposizione potrà poi valutare se sospendere il proprio giudizio in attesa della decisione sulla questione pregiudiziale (la nullità della garanzia), secondo le regole dell’art. 295 c.p.c.

Il secondo principio, altrettanto importante, chiarisce che la competenza della sezione specializzata è attratta solo quando la nullità antitrust è fatta valere ‘in via di azione’ (cioè con una domanda specifica, come la riconvenzionale nel caso di specie) e non quando è sollevata ‘in via di eccezione’ (cioè come mera difesa per paralizzare la pretesa avversaria). In quest’ultimo caso, il giudice ordinario può conoscere della questione in via incidentale, senza spogliarsi della causa.

Il Tribunale di Isernia ha quindi errato nel revocare il decreto e nel rimettere l’intera causa, presupponendo erroneamente l’inscindibilità dei giudizi.

Conclusioni

In definitiva, la Corte ha dichiarato la competenza del Tribunale di Isernia a decidere sull’opposizione a decreto ingiuntivo e la competenza della Sezione Specializzata del Tribunale di Napoli a decidere sulla domanda riconvenzionale di nullità. Questa pronuncia offre un’importante guida pratica: l’introduzione di una domanda sulla competenza fideiussione antitrust non ‘sposta’ l’intero processo. Il principio della separazione delle cause garantisce il rispetto delle competenze funzionali e specialistiche, assicurando che ogni giudice decida sulla materia che la legge gli ha specificamente attribuito e ottimizzando la gestione del processo.

Quale giudice è competente a decidere sull’opposizione a un decreto ingiuntivo?
La competenza a decidere sull’opposizione a un decreto ingiuntivo appartiene inderogabilmente all’ufficio giudiziario del giudice che ha emesso il decreto stesso. Questa competenza è definita ‘funzionale’ e non può essere derogata.

Se nell’opposizione a decreto ingiuntivo viene chiesta la nullità della fideiussione per violazione della normativa antitrust, cosa deve fare il giudice?
Il giudice deve separare le cause: trattiene presso di sé il giudizio di opposizione al decreto ingiuntivo e rimette la sola domanda riconvenzionale sulla nullità per motivi antitrust alla sezione specializzata in materia di impresa competente per territorio. Potrà poi valutare se sospendere il suo giudizio in attesa della decisione sulla questione di nullità.

La competenza della sezione specializzata per le imprese si estende anche quando la nullità antitrust è sollevata solo come eccezione?
No. La sentenza chiarisce che la competenza della sezione specializzata è attratta solo se la nullità è fatta valere ‘in via di azione’ (ad esempio, con una domanda riconvenzionale). Se la nullità è sollevata solo ‘in via di eccezione’ (come difesa), il giudice ordinario può conoscere della questione in via incidentale, senza rimettere la causa al tribunale specializzato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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