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Clausola Euribor: Cassazione rinvia la decisione

In un caso riguardante la validità della clausola Euribor in un contratto di finanziamento, le Sezioni Unite della Cassazione hanno emesso un’ordinanza interlocutoria. La controversia nasce dalla contestazione di un debitore circa la validità del tasso di interesse, basato su un indice Euribor che è stato oggetto di manipolazione accertata dalla Commissione Europea. A fronte di una nuova questione pregiudiziale sollevata in un caso simile dinanzi alla Corte di Giustizia UE, la Cassazione ha deciso di rinviare la trattazione per approfondimenti, senza ancora pronunciarsi nel merito della nullità della clausola Euribor.

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Clausola Euribor e Nullità: Le Sezioni Unite Rinviano la Decisione

L’annosa questione sulla validità della clausola Euribor nei contratti di finanziamento, a seguito della manipolazione del tasso accertata a livello europeo, è di nuovo al vaglio delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione. Con una recente ordinanza interlocutoria, la Suprema Corte ha deciso di prendere tempo, rinviando la decisione a un’udienza futura. Questa mossa sottolinea la complessità della materia e le sue enormi implicazioni per migliaia di contratti bancari.

I Fatti del Caso: La Controversia sul Tasso di Interesse

La vicenda trae origine da un’opposizione a un decreto ingiuntivo emesso nei confronti di una società e dei suoi fideiussori. Una finanziaria, creditrice, aveva richiesto il pagamento di oltre 300.000 euro derivanti da un contratto di finanziamento stipulato nel 2005. Il punto cruciale del contenzioso risiedeva nella clausola che determinava gli interessi variabili, ancorata al parametro Euribor.

I debitori hanno contestato la validità di tale clausola, sostenendo che il tasso applicato fosse illegittimo. La loro tesi si fondava su una decisione della Commissione Europea del 2013, che aveva accertato un’intesa restrittiva della concorrenza tra diverse banche volta a manipolare l’andamento dell’Euribor proprio nel periodo rilevante per il contratto (dal 2005 al 2008).

Sia il Tribunale che la Corte d’Appello avevano tuttavia respinto le ragioni dei debitori, confermando la validità della clausola. Di qui il ricorso per Cassazione.

La Questione Giuridica: Validità della Clausola Euribor Manipolata

Il ricorso presentato alle Sezioni Unite si basa su un unico, ma complesso, motivo: la violazione di numerose norme nazionali ed europee. Secondo i ricorrenti, la clausola che fa riferimento a un parametro frutto di un’illecita alterazione del mercato sarebbe nulla.

Le principali argomentazioni legali includono:

* Nullità per indeterminatezza dell’oggetto: Se il parametro (Euribor) non è il risultato di un gioco di mercato trasparente ma di un’intesa illecita, l’oggetto del contratto (il tasso di interesse) diventa indeterminato e indeterminabile.
* Contrarietà a norme imperative e ordine pubblico: La clausola violerebbe la normativa antitrust (art. 101 TFUE e la corrispondente legge nazionale), che costituisce principio di ordine pubblico.

La questione è se la nullità dell’intesa a monte tra le banche travolga automaticamente la singola clausola contenuta nei contratti stipulati “a valle” con i clienti finali.

Le Motivazioni dell’Ordinanza Interlocutoria

Le Sezioni Unite, pur essendo state chiamate a dare una risposta definitiva, hanno ritenuto opportuno non decidere immediatamente. La ragione principale di questo rinvio risiede nelle “nuove allegazioni” presentate dalle parti. In particolare, i ricorrenti hanno informato la Corte che la Corte d’Appello di Cagliari, in un altro giudizio, ha sollevato una questione pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea.

Questa questione chiede proprio di chiarire se la violazione della normativa antitrust, accertata dalla Commissione, produca effetti diretti sui singoli contratti che utilizzano l’Euribor e se tali effetti riguardino tutti i rapporti giuridici o solo specifici mercati (come quello dei derivati).

Di fronte a questo scenario, e considerando la delicatezza e la portata della questione, il Collegio ha preferito rinviare la trattazione “per approfondimenti”. Si tratta di una scelta prudenziale, volta a evitare una pronuncia che potrebbe essere successivamente contraddetta o influenzata dalla futura decisione della Corte di Giustizia europea.

Le Conclusioni: Implicazioni per i Contratti di Finanziamento

L’ordinanza di rinvio lascia la questione della validità della clausola Euribor ancora aperta. Per i mutuatari e le aziende con finanziamenti a tasso variabile, l’incertezza perdura. Tuttavia, la decisione della Cassazione di attendere e approfondire segnala la massima attenzione dell’organo giurisdizionale supremo verso un tema che tocca i diritti di moltissimi cittadini e imprese.

La futura pronuncia della Corte di Giustizia UE sarà con ogni probabilità decisiva e orienterà la giurisprudenza italiana. Fino ad allora, la decisione delle Sezioni Unite congela la situazione, confermando che la battaglia legale sulla manipolazione dell’Euribor è tutt’altro che conclusa e che il suo esito finale potrebbe ridisegnare gli equilibri economici di innumerevoli rapporti bancari.

Perché la Corte di Cassazione ha rinviato la decisione sul caso?
La Corte ha deciso di rinviare la trattazione per approfondire ulteriormente la questione, alla luce di nuove allegazioni delle parti e, in particolare, dell’esistenza di una questione pregiudiziale pendente dinanzi alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea su un argomento strettamente collegato.

Qual è l’argomento principale dei ricorrenti contro la clausola Euribor?
L’argomento principale è che la clausola che determina gli interessi è nulla perché fa riferimento al parametro Euribor, il quale è stato oggetto di un’illecita manipolazione da parte di un cartello di banche, come accertato da una decisione della Commissione Europea. Tale manipolazione la renderebbe contraria a norme imperative e all’ordine pubblico.

Cosa ha deciso la Corte in questa ordinanza?
In questa ordinanza interlocutoria, la Corte non ha deciso nel merito se la clausola sia valida o nulla. Ha disposto il rinvio della causa a nuovo ruolo, ovvero ha posticipato la discussione e la decisione a una data futura per consentire un’analisi più approfondita della complessa situazione giuridica.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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