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Cessione contratto locazione: la responsabilità solidale

Una società di telecomunicazioni, subentrata in un contratto di affitto tramite l’acquisizione di un ramo d’azienda, è stata ritenuta responsabile anche per i canoni non pagati dalla società precedente. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 13901/2024, ha confermato questo principio di responsabilità solidale, sottolineando che la cessione contratto locazione commerciale (ex L. 392/1978) è una norma speciale a tutela del locatore. La Corte ha inoltre giudicato inammissibile il motivo di ricorso relativo alla prova del pagamento, ritenendo le contabili di bonifico non sufficienti a dimostrare l’effettivo accredito delle somme.

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Cessione Contratto Locazione: Chi Paga i Debiti Pregressi?

Quando un’azienda ne acquisisce un’altra, o un suo ramo, spesso rileva anche i contratti in essere, come quelli di affitto. Ma cosa succede se il precedente inquilino ha lasciato dei debiti? La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 13901 del 20 maggio 2024, ha chiarito un punto fondamentale sulla cessione contratto locazione commerciale: chi subentra nel contratto risponde anche dei canoni non pagati dal suo predecessore. Analizziamo questa importante decisione.

I Fatti di Causa

Una società operante nel settore delle telecomunicazioni (il cessionario) era subentrata in un contratto di locazione di un terreno, stipulato originariamente tra un Comune e un’altra società di telecomunicazioni (il cedente). Il contratto prevedeva un canone aggiuntivo nel caso in cui fossero stati ospitati impianti di altri operatori. Sia la società cedente che quella cessionaria non avevano corrisposto questi canoni aggiuntivi, per un debito totale di 8.000 euro.
Il Comune ha quindi richiesto e ottenuto un decreto ingiuntivo per l’intero importo nei confronti della società subentrante. Quest’ultima si è opposta, sostenendo di non essere responsabile per i debiti maturati prima della cessione e di aver comunque pagato la propria quota, producendo le contabili dei bonifici.

La Cessione Contratto Locazione e la Responsabilità Solidale del Cessionario

La Corte di Cassazione ha confermato la decisione della Corte d’Appello, stabilendo la piena responsabilità solidale del cessionario. Il punto centrale della motivazione risiede nella natura speciale dell’art. 36 della Legge n. 392/1978, che regola le locazioni ad uso non abitativo.
A differenza della cessione ordinaria di contratto (art. 1406 c.c.), che richiede il consenso di tutte e tre le parti (cedente, cessionario e contraente ceduto), la cessione del contratto di locazione commerciale insieme all’azienda non necessita del consenso del locatore. A questa “compressione” del diritto del locatore, che non può scegliere il suo nuovo inquilino, la legge contrappone una tutela rafforzata: la responsabilità del cedente per gli inadempimenti futuri del cessionario.
Secondo un orientamento giurisprudenziale consolidato e ribadito dalla Corte, questa tutela deve essere speculare. Anche il cessionario, quindi, diventa responsabile per le obbligazioni non adempiute dal cedente prima della cessione. Questa interpretazione mira a preservare l’equilibrio del contratto e a non pregiudicare il locatore, che altrimenti si troverebbe con un nuovo debitore senza averlo potuto scegliere e senza poter agire contro di lui per i debiti pregressi.

La Prova del Pagamento e l’Onere del Debitore

Un altro aspetto cruciale affrontato dalla Corte riguarda la prova del pagamento. La società ricorrente sosteneva di aver saldato la propria parte del debito e aveva prodotto in giudizio le contabili dei bonifici bancari. Tuttavia, sia i giudici di merito che la Cassazione hanno ritenuto tale prova insufficiente.
La Corte ha ribadito un principio fondamentale: l’ordine di bonifico dato alla propria banca non equivale a pagamento. Il pagamento si perfeziona e l’obbligazione si estingue solo nel momento in cui la somma entra effettivamente nella disponibilità del creditore, cioè quando viene accreditata sul suo conto corrente. La semplice attestazione della banca di aver eseguito l’ordine non è una prova liberatoria. A peggiorare la situazione, nel caso di specie, la società aveva utilizzato coordinate bancarie diverse da quelle indicate nel contratto, un elemento che ha ulteriormente indebolito la sua posizione probatoria.

Le Motivazioni della Cassazione

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile. Per quanto riguarda la responsabilità solidale, ha ritenuto la decisione della Corte d’Appello conforme alla giurisprudenza di legittimità, sottolineando che la ratio legis dell’art. 36 è quella di bilanciare la libera circolazione dell’azienda con un’adeguata protezione del locatore. La responsabilità solidale del cessionario per i debiti pregressi è un effetto naturale di questa speciale forma di successione nel contratto.
In merito alla prova del pagamento, i motivi di ricorso sono stati giudicati inammissibili per la loro genericità. La ricorrente non ha adeguatamente contestato la valutazione delle prove fatta dai giudici di merito, né ha affrontato lo specifico punto dell’utilizzo di coordinate bancarie errate. La Cassazione ha quindi confermato che, in assenza di una quietanza liberatoria del creditore, l’onere di provare l’effettivo accredito delle somme ricade interamente sul debitore.

Conclusioni

L’ordinanza in esame offre due importanti lezioni pratiche.
1. Per le imprese: chi acquista un’azienda o un ramo d’azienda che include un contratto di locazione deve svolgere una due diligence estremamente accurata. È fondamentale verificare l’esistenza di eventuali debiti pregressi relativi al contratto di locazione, poiché si potrebbe essere chiamati a risponderne in solido con il venditore.
2. Per la gestione dei pagamenti: affidarsi alla sola contabile del bonifico come prova di pagamento è rischioso. Il modo più sicuro per dimostrare di aver adempiuto è ottenere una quietanza scritta dal creditore. In assenza, è onere del debitore dimostrare non solo di aver ordinato il pagamento, ma che la somma sia stata effettivamente e correttamente accreditata al beneficiario.

Chi è responsabile per i canoni di locazione non pagati in caso di cessione d’azienda?
Secondo la Corte di Cassazione, in caso di cessione del contratto di locazione commerciale insieme all’azienda (ai sensi dell’art. 36, L. 392/1978), il cessionario (chi subentra) è responsabile in solido con il cedente (chi trasferisce) anche per i canoni maturati e non pagati prima della cessione.

La ricevuta di un bonifico bancario è una prova sufficiente del pagamento?
No. La Corte ha stabilito che la mera attestazione di una banca di aver eseguito un ordine di bonifico non costituisce prova liberatoria per il debitore. Il pagamento si considera perfezionato solo quando la somma viene effettivamente accreditata sul conto corrente del creditore, entrando nella sua disponibilità.

Perché la cessione di un contratto di locazione commerciale è un caso particolare?
È un caso particolare perché, a differenza della regola generale, non richiede il consenso del locatore. Per bilanciare questa limitazione imposta al locatore, la legge e la giurisprudenza prevedono un regime di responsabilità solidale rafforzato sia a carico del cedente (per i debiti futuri) sia a carico del cessionario (per i debiti pregressi), al fine di tutelare la parte contrattuale ceduta.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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