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Cessazione materia del contendere: appello inammissibile

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso presentato da alcuni fideiussori contro una banca. A seguito di un accordo transattivo tra tutte le parti coinvolte, è venuto meno l’interesse a proseguire il giudizio, portando alla cessazione della materia del contendere e alla conseguente chiusura del procedimento senza una decisione nel merito.

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Cessazione Materia del Contendere: Quando un Accordo Rende Inammissibile il Ricorso

L’ordinanza in esame della Corte di Cassazione offre un chiaro esempio di come un accordo tra le parti possa determinare la fine di un processo. Il caso illustra il principio della cessazione della materia del contendere, un istituto processuale che si verifica quando l’interesse delle parti a ottenere una sentenza viene meno. Analizziamo come un accordo transattivo abbia portato la Suprema Corte a dichiarare inammissibile un ricorso, chiudendo definitivamente una complessa vicenda giudiziaria.

I Fatti di Causa: Dal Fallimento al Ricorso in Cassazione

La vicenda trae origine da una procedura fallimentare. La curatela di una società fallita aveva agito in giudizio contro un istituto di credito per ottenere la revoca di alcuni pagamenti ricevuti prima della dichiarazione di fallimento. Il Tribunale di primo grado aveva accolto le domande della curatela, condannando la banca alla restituzione di una somma considerevole.

A sua volta, la banca aveva chiamato in causa i fideiussori della società fallita (una società immobiliare e alcune persone fisiche), chiedendo di essere tenuta indenne da quanto avrebbe dovuto versare al fallimento. Il Tribunale aveva accolto anche questa domanda, condannando i fideiussori a pagare alla banca l’importo corrispondente.

La decisione era stata confermata dalla Corte d’Appello. Avverso tale sentenza, i fideiussori avevano proposto ricorso per Cassazione, articolando sei diversi motivi di diritto.

L’Accordo e l’Impatto sulla Cessazione Materia del Contendere

Prima che la Suprema Corte potesse esaminare i motivi del ricorso, è intervenuto un fatto decisivo: tutte le parti in causa hanno raggiunto un accordo transattivo per risolvere la controversia. Conseguentemente, i loro avvocati hanno depositato un’istanza congiunta chiedendo alla Corte di dichiarare la cessazione della materia del contendere.

Questa richiesta segnalava che la disputa, oggetto del ricorso, era stata composta in via stragiudiziale. L’accordo aveva soddisfatto gli interessi di tutti i contendenti, rendendo di fatto inutile una pronuncia della Corte sui motivi di ricorso presentati.

La Decisione della Corte: Inammissibilità per Sopravvenuta Carenza d’Interesse

La Corte di Cassazione, preso atto dell’istanza congiunta e dell’accordo transattivo, ha accolto la richiesta delle parti.

Le Motivazioni

La motivazione della Corte è lineare e fondata su un principio cardine del diritto processuale: l’interesse ad agire. La Corte ha stabilito che, a seguito dell’accordo transattivo, era venuto meno l’interesse dei ricorrenti a ottenere una sentenza che annullasse la decisione della Corte d’Appello. L’accordo aveva già risolto la questione economica e giuridica tra di loro.

Quando l’interesse che ha dato origine al processo cessa di esistere, il giudizio non può più proseguire. Di conseguenza, il ricorso è stato dichiarato inammissibile non per un vizio intrinseco dell’atto, ma per un evento sopravvenuto che ha eliminato la ragione stessa del contendere.

Le Conclusioni

L’ordinanza ribadisce un principio fondamentale: il processo è uno strumento per la risoluzione di conflitti reali e attuali. Se le parti trovano un’autonoma soluzione alla loro disputa tramite un accordo, il proseguimento del giudizio diventa superfluo. La cessazione della materia del contendere porta all’inammissibilità del ricorso, con una decisione che prende semplicemente atto della fine della lite. Questo caso evidenzia l’efficacia degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie, che possono porre fine a lunghi e costosi procedimenti giudiziari in qualsiasi fase e grado.

Cosa succede a un ricorso in Cassazione se le parti raggiungono un accordo transattivo?
Il ricorso viene dichiarato inammissibile. L’accordo fa venir meno l’interesse delle parti a ottenere una decisione dal giudice, determinando la cessazione della materia del contendere.

Perché la Corte non ha esaminato i motivi del ricorso?
La Corte non ha esaminato i motivi perché l’accordo transattivo tra le parti ha risolto la controversia, rendendo superflua una pronuncia nel merito. L’interesse a una decisione giudiziale era cessato.

Come sono state regolate le spese legali in questo caso?
La Corte ha disposto la compensazione delle spese tra le parti, accogliendo la richiesta congiunta che le stesse parti avevano formulato nel momento in cui hanno comunicato l’avvenuto accordo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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