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Cancellazione società: cosa succede ai contratti?

Una società che ha acquistato un immobile all’asta ha intentato una causa contro l’inquilino e la società locatrice originale. Quest’ultima, tuttavia, era stata cancellata dal registro delle imprese. La Corte di Cassazione ha confermato che, a seguito della cancellazione della società, i suoi rapporti giuridici, incluso il contratto di locazione, si trasferiscono ai suoi ex soci. La causa iniziale è stata quindi dichiarata nulla perché non includeva questi soci, considerati parti necessarie nel processo.

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La Cancellazione Società e il Destino dei Contratti Pendenti

La vita di un’impresa può giungere al termine per svariate ragioni, culminando in un atto formale: la cancellazione dal registro delle imprese. Ma cosa accade ai contratti ancora in essere, come una locazione immobiliare? Una recente ordinanza della Corte di Cassazione fa luce su questo punto, chiarendo le conseguenze della cancellazione società e il principio della successione dei soci nei rapporti giuridici pendenti. La decisione sottolinea l’importanza di individuare correttamente le parti da citare in giudizio per evitare la nullità dell’intero procedimento.

I Fatti del Caso: Una Disputa Immobiliare Complessa

La vicenda trae origine da una controversia immobiliare. Una società agricola acquista alcuni terreni e fabbricati rurali nel corso di una procedura di espropriazione forzata. Tuttavia, gli immobili risultano occupati da un’altra impresa agroalimentare in virtù di un contratto di locazione stipulato con la precedente proprietaria, una società cooperativa.

Il problema sorge quando la nuova proprietaria agisce in giudizio per ottenere il rilascio dei beni, sostenendo che l’occupazione è senza titolo. La causa viene intentata non solo contro l’impresa occupante, ma anche contro la società cooperativa originaria. Quest’ultima, però, era già stata cancellata dal registro delle imprese e, pertanto, legalmente estinta. Per rappresentarla in giudizio era stato erroneamente nominato un curatore speciale.

La Questione Giuridica sulla Cancellazione Società

Il nodo centrale della questione riguarda la capacità processuale di una società estinta. Può un’entità che giuridicamente non esiste più essere parte di un processo? E se no, chi ne assume le posizioni giuridiche, attive e passive?

La Corte d’Appello aveva già risposto a questa domanda, dichiarando la nullità della sentenza di primo grado per “difetto di contraddittorio”. Secondo i giudici di secondo grado, una volta che una società è cancellata, si verifica un fenomeno di successione: gli ex soci subentrano nei rapporti giuridici che facevano capo alla società. Di conseguenza, l’azione legale avrebbe dovuto essere indirizzata contro di loro e non contro un curatore speciale che rappresentava un soggetto inesistente.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione: Il Fenomeno Successorio

La Suprema Corte, chiamata a pronunciarsi sulla vicenda, ha rigettato il ricorso, confermando pienamente l’impostazione della Corte d’Appello e consolidando un principio fondamentale del diritto societario.

Il principio chiave, ribadito con forza, è che la cancellazione società dal registro delle imprese ne determina l’estinzione, una sorta di “morte giuridica”. Tuttavia, questa estinzione non cancella i rapporti giuridici pendenti. Al contrario, innesca un “fenomeno successorio” sui generis, in base al quale gli ex soci diventano successori della società. Essi ereditano sia gli eventuali beni e crediti residui non liquidati, sia i debiti e gli obblighi non ancora estinti.

La Corte ha chiarito che questo principio non si applica solo ai debiti pecuniari, ma a tutti i rapporti obbligatori di natura patrimoniale. Nel caso specifico, quindi, gli obblighi derivanti dal contratto di locazione, che facevano capo alla società locatrice estinta, non sono svaniti nel nulla, ma si sono trasferiti in capo ai suoi ex soci. Sono loro, dunque, le nuove parti del contratto.

Di conseguenza, la causa intentata dalla nuova proprietaria era viziata da un errore procedurale fatale. Avrebbe dovuto citare in giudizio gli ex soci della cooperativa, in quanto successori nel rapporto di locazione. Aver citato una società estinta, per di più attraverso un curatore speciale la cui nomina era illegittima, ha comportato una violazione del principio del contraddittorio, rendendo nullo l’intero giudizio fin dal primo grado.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

La decisione della Cassazione offre un’importante lezione pratica per chiunque si trovi a dover intraprendere azioni legali relative a rapporti pregressi con società. Prima di notificare un atto di citazione, è fondamentale effettuare una verifica aggiornata al registro delle imprese.

Se la società risulta cancellata, l’azione non potrà essere promossa nei suoi confronti, ma dovrà essere diretta verso gli ex soci, quali suoi successori universali. Ignorare questo passaggio significa intraprendere un percorso giudiziario destinato a essere dichiarato nullo, con un’inevitabile perdita di tempo e risorse economiche. La corretta individuazione delle parti processuali non è un mero formalismo, ma un presupposto essenziale per la validità di qualsiasi giudizio.

Cosa succede a un contratto di locazione se la società locatrice viene cancellata dal registro delle imprese?
Il contratto non si estingue. Gli obblighi e i diritti derivanti dal contratto di locazione si trasferiscono agli ex soci della società cancellata, i quali subentrano nella sua posizione contrattuale. Questo fenomeno è definito come “successione dei soci”.

È possibile citare in giudizio una società che è stata cancellata dal registro delle imprese?
No. Una società cancellata è legalmente estinta e non ha più capacità processuale, cioè non può essere parte in un giudizio. L’azione legale deve essere intentata nei confronti degli ex soci, che sono i successori della società nei rapporti giuridici pendenti.

Chi risponde dei debiti e degli obblighi di una società dopo la sua cancellazione?
Rispondono gli ex soci. Essi succedono nei rapporti debitori che facevano capo alla società estinta. La loro responsabilità per i debiti pecuniari è limitata a quanto hanno ricevuto in base al bilancio finale di liquidazione, ma subentrano pienamente negli altri obblighi contrattuali, come quelli derivanti da un contratto di locazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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