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Borse medici specializzandi: Cassazione alle Sezioni Unite

Un gruppo di medici specializzandi ha fatto ricorso in Cassazione per ottenere il riconoscimento del diritto all’adeguamento della loro remunerazione per i periodi di specializzazione antecedenti all’anno accademico 2006-2007. La Corte di Cassazione, con ordinanza interlocutoria, ha sospeso la decisione sul caso. Il motivo è che una questione di massima di particolare importanza, relativa all’indicizzazione triennale delle borse medici specializzandi per il periodo 1994-1997, è già stata rimessa alle Sezioni Unite. La Corte ha quindi ritenuto opportuno attendere la pronuncia del suo massimo organo per garantire uniformità giurisprudenziale.

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Pubblicato il 14 novembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Borse medici specializzandi: la Cassazione attende le Sezioni Unite

La questione delle borse medici specializzandi e del loro adeguamento economico è da anni al centro di un complesso contenzioso legale. Con una recente ordinanza interlocutoria, la Terza Sezione Civile della Corte di Cassazione ha deciso di sospendere il giudizio su un ricorso presentato da un gruppo di medici, in attesa di una pronuncia delle Sezioni Unite su un tema di fondamentale importanza. Analizziamo i dettagli di questa vicenda.

I Fatti di Causa: La Lunga Battaglia dei Medici

Un nutrito gruppo di medici, che aveva completato la propria specializzazione in epoca antecedente all’anno accademico 2006-2007, ha avviato un’azione legale contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri e i Ministeri competenti. La loro richiesta era chiara: ottenere il riconoscimento del diritto a una remunerazione adeguata per il periodo di formazione specialistica.

I ricorrenti sostenevano che, sebbene una normativa del 1999 (D.Lgs. 368/1999), in recepimento di una direttiva europea, avesse previsto un incremento del compenso, la sua attuazione concreta era avvenuta solo a partire dal 2006. Essi chiedevano, quindi, che tale incremento, comprensivo di rivalutazione, fosse loro riconosciuto retroattivamente. Inoltre, invocavano l’applicazione dell’indicizzazione triennale della borsa di studio, prevista dal D.Lgs. 257/1991.

L’Esito nei Primi Gradi di Giudizio

Sia il Tribunale di Roma in primo grado che la Corte d’Appello hanno rigettato le richieste dei medici nel merito. I giudici hanno ritenuto che la determinazione dell’importo della remunerazione rientrasse nella scelta discrezionale del legislatore, escludendo una violazione delle norme comunitarie. La Corte d’Appello aveva solo parzialmente riformato la sentenza di primo grado, compensando le spese legali a causa delle ‘oscillazioni della giurisprudenza’ in materia.

La Questione sulle Borse Medici Specializzandi davanti alla Cassazione

I medici non si sono arresi e hanno proposto ricorso per Cassazione. Il punto cruciale sollevato, in particolare con il secondo motivo di ricorso, riguarda la sussistenza del diritto al riconoscimento dell’indicizzazione triennale della borsa di studio e dell’incremento annuale della stessa, anche per i periodi precedenti all’effettiva attuazione della riforma del 2005.

Le Motivazioni dell’Ordinanza Interlocutoria

La Terza Sezione Civile della Cassazione, nell’esaminare il ricorso, ha rilevato un aspetto procedurale di massima importanza. La Sezione Lavoro della stessa Corte, con un’ordinanza del marzo 2024, aveva già rimesso alle Sezioni Unite una questione di diritto del tutto analoga. Nello specifico, si chiedeva di chiarire se l’importo delle borse medici specializzandi iscritti ai corsi tra il 1° gennaio 1994 e il 31 dicembre 1997 fosse soggetto all’adeguamento triennale previsto dall’art. 6 del D.Lgs. n. 257/1991.

Di fronte a questa situazione, e in considerazione della ‘particolare importanza’ della questione di massima, la Terza Sezione ha ritenuto opportuno non decidere. Per evitare possibili contrasti giurisprudenziali e per garantire una interpretazione uniforme della legge, la Corte ha deciso di rinviare la decisione ‘a nuovo ruolo’, attendendo di fatto che le Sezioni Unite si pronuncino sulla questione pendente.

Le Conclusioni: In Attesa delle Sezioni Unite

L’ordinanza interlocutoria rappresenta un momento di pausa e riflessione in un contenzioso di vasta portata. La decisione finale sul diritto dei medici a un adeguamento economico per gli anni di specializzazione passati è ora sospesa, legata a doppio filo alla futura pronuncia delle Sezioni Unite. Questo verdetto sarà cruciale non solo per i ricorrenti di questo specifico caso, ma per tutti i medici che si trovano in una situazione analoga, e definirà in modo chiaro e autorevole i contorni di un diritto a lungo dibattuto.

Qual è la richiesta principale dei medici ricorrenti?
I medici chiedono il riconoscimento del loro diritto a percepire una remunerazione adeguata per il periodo di specializzazione, inclusa la rivalutazione e l’indicizzazione triennale della borsa di studio per i periodi antecedenti all’anno accademico 2006-2007.

Perché la Corte di Cassazione ha sospeso la decisione?
La Corte ha sospeso la decisione perché una questione di massima di particolare importanza, molto simile a quella del ricorso in esame, è già stata rimessa alle Sezioni Unite della Cassazione da un’altra sezione. Per garantire uniformità e certezza del diritto, si attende la pronuncia del massimo organo nomofilattico.

Cosa accadrà ora al processo?
Il processo è stato ‘rinviato a nuovo ruolo’, il che significa che è temporaneamente sospeso. La trattazione riprenderà solo dopo che le Sezioni Unite avranno deciso la questione di principio a loro sottoposta, e la decisione della Terza Sezione si baserà su tale pronuncia.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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