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Assicurazione dipendenti statali: la Cassazione chiarisce

A seguito di un infortunio sul lavoro, un’amministrazione scolastica è stata condannata al risarcimento. La sua richiesta di manleva verso la compagnia assicuratrice privata è stata respinta. La Corte di Cassazione ha confermato la decisione, chiarendo che il regime speciale di assicurazione dipendenti statali costituisce una forma di assicurazione obbligatoria. Di conseguenza, la polizza, che copriva solo il personale non soggetto a tale obbligo, non era applicabile.

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Pubblicato il 7 novembre 2025 in Diritto Civile, Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Assicurazione Dipendenti Statali: Quando la Polizza Privata Non Copre l’Infortunio

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha affrontato un’importante questione relativa all’assicurazione dipendenti statali in caso di infortunio sul lavoro. La decisione chiarisce la natura della “gestione per conto dello Stato” e le sue implicazioni sulla validità delle polizze assicurative private stipulate dalle amministrazioni pubbliche. Il caso riguardava un istituto scolastico condannato a risarcire una propria dipendente e che si è visto negare la copertura dalla sua compagnia assicuratrice.

I Fatti del Caso: Un Infortunio a Scuola e la Chiamata in Causa dell’Assicurazione

Una lavoratrice di un istituto scolastico pubblico subiva un infortunio sul lavoro. A seguito di ciò, citava in giudizio il Ministero competente per ottenere il risarcimento del cosiddetto danno differenziale e il rimborso di altre spese. Il Tribunale accoglieva la domanda, riconoscendo la responsabilità del datore di lavoro pubblico.

L’amministrazione scolastica, a sua volta, aveva chiamato in causa la propria compagnia assicuratrice, chiedendo di essere tenuta indenne (in gergo tecnico, di essere “manlevata”) dalle somme che sarebbe stata costretta a pagare. Tuttavia, sia il Tribunale di primo grado sia la Corte d’Appello respingevano la richiesta di manleva, ritenendo che la polizza stipulata non coprisse l’evento.

La Controversia sull’Assicurazione Dipendenti Statali

Il fulcro della controversia risiedeva in una clausola specifica del contratto di assicurazione. La polizza prevedeva la copertura per il personale “non soggetto alla assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro”.

L’amministrazione scolastica sosteneva che la propria dipendente rientrasse in questa categoria. Secondo la sua tesi, i dipendenti statali non sono assicurati presso l’INAIL come i lavoratori del settore privato, ma sono sottoposti a un “regime speciale della gestione per conto dello Stato”. Questa differenza, a suo avviso, rendeva la lavoratrice “non soggetta” all’assicurazione obbligatoria standard e, quindi, coperta dalla polizza privata.

Le Motivazioni della Sentenza

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso dell’amministrazione, fornendo un’interpretazione definitiva della normativa. I giudici hanno stabilito che la “speciale forma di gestione per conto dello Stato” è, a tutti gli effetti, un’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro. La sua peculiarità non risiede nell’assenza di obbligatorietà, ma nella figura dell’assicuratore: per i dipendenti statali, l’assicuratore non è l’INAIL, ma lo Stato stesso. L’INAIL interviene solo come ente gestore, che liquida le prestazioni per conto dello Stato, dal quale viene poi rimborsato.

Poiché la lavoratrice era, di fatto, beneficiaria di un’assicurazione obbligatoria, non poteva rientrare nella categoria del “personale non soggetto” a tale assicurazione, come previsto dalla polizza privata. La clausola contrattuale, pertanto, non era applicabile al suo caso. La Corte ha così affermato il principio secondo cui la tutela garantita ai dipendenti statali è una vera e propria assicurazione obbligatoria, seppur con un meccanismo bilaterale (Stato-dipendente) anziché trilaterale (datore di lavoro-INAIL-dipendente).

Conclusioni

Questa ordinanza offre un importante monito per tutte le amministrazioni pubbliche. La stipula di contratti di assicurazione per la responsabilità civile verso terzi deve essere attentamente ponderata, analizzando nel dettaglio le clausole di esclusione. La particolare natura del sistema di assicurazione dipendenti statali non li rende “non assicurati”, ma semplicemente soggetti a un diverso regime obbligatorio. Le polizze che escludono la copertura per il personale soggetto ad assicurazione obbligatoria, quindi, rischiano di essere inefficaci proprio per la categoria di lavoratori che si intenderebbe tutelare, lasciando l’amministrazione esposta al rischio di dover sostenere integralmente i costi dei risarcimenti.

Un dipendente statale è soggetto all’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro?
Sì. I dipendenti statali sono soggetti a un regime speciale di assicurazione obbligatoria definito “gestione per conto dello Stato”, in cui l’assicuratore è lo Stato stesso e l’INAIL agisce come ente gestore.

Perché la polizza assicurativa privata dell’istituto scolastico non è stata ritenuta valida in questo caso?
Perché la polizza copriva esclusivamente il personale “non soggetto alla assicurazione obbligatoria”. Dato che la Corte ha confermato che la dipendente era soggetta a un regime di assicurazione obbligatoria, seppur speciale, la clausola di esclusione della polizza si è attivata, rendendola inapplicabile.

Chi è l’assicuratore per un dipendente statale in caso di infortunio sul lavoro?
L’assicuratore è lo Stato. L’INAIL ha il compito di gestire la pratica, erogare le prestazioni e le indennità previste, ma agisce per conto dello Stato, che è il soggetto che in ultima analisi garantisce la tutela e rimborsa i costi all’istituto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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