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Rilascio affitto d’azienda: sì al 700 c.p.c.

Il Tribunale di Venezia ha concesso un provvedimento d’urgenza ex art. 700 c.p.c. per il rilascio di un affitto d’azienda. La decisione si fonda sulla grave morosità dell’affittuario e sull’inapplicabilità della procedura di sfratto a questa tipologia contrattuale. Il giudice ha ritenuto sussistente un danno irreparabile non solo patrimoniale, ma anche all’avviamento e all’integrità dell’azienda, ordinando l’immediata restituzione dei beni.

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Rilascio Affitto d’Azienda: Via Libera all’Art. 700 c.p.c. in caso di Morosità

Quando un affittuario di un’azienda smette di pagare i canoni, il proprietario si trova di fronte a un problema urgente: come recuperare rapidamente il possesso dei propri beni per limitare i danni? Una recente ordinanza del Tribunale di Venezia offre una risposta chiara, confermando la possibilità di ricorrere al procedimento d’urgenza ex art. 700 c.p.c. per ottenere il rilascio dell’affitto d’azienda. Questo strumento si rivela fondamentale data l’inapplicabilità, secondo l’orientamento prevalente, della più nota procedura di sfratto per morosità a questa tipologia contrattuale.

I Fatti del Caso

Una società, proprietaria di un immobile e del ramo d’azienda di bar e ristorante in esso esercitato, aveva concesso in affitto tale compendio a un’altra società. Quest’ultima si rendeva però gravemente inadempiente: versava in ritardo e solo parzialmente il canone di marzo, pagava tardivamente quello di aprile e ometteva del tutto i pagamenti per i mesi di maggio, giugno e luglio. Oltre alla morosità, l’affittuaria non aveva stipulato la polizza assicurativa prevista dal contratto e manteneva i locali in uno stato di incuria e sporcizia.
Di fronte a questa situazione, la società proprietaria, dopo aver formalmente comunicato l’intenzione di avvalersi della clausola risolutiva espressa, si è rivolta al Tribunale chiedendo un provvedimento d’urgenza per ottenere l’immediata restituzione dell’azienda.

L’Ordinanza del Tribunale e la Tutela d’Urgenza nell’Affitto d’Azienda

Il cuore della questione giuridica affrontata dal Tribunale riguarda la scelta dello strumento processuale più adeguato a tutelare il proprietario. La società affittuaria sosteneva che il ricorso all’art. 700 c.p.c. fosse inammissibile, in quanto esistevano altri rimedi specifici. Il giudice, tuttavia, ha respinto questa tesi con argomentazioni precise.

Inapplicabilità dello Sfratto per Morosità

Il Tribunale ha ribadito un principio consolidato in giurisprudenza: la procedura speciale di sfratto per morosità, disciplinata dall’art. 658 c.p.c., è prevista per i contratti di locazione di immobili, ma non per l’affitto d’azienda. Sebbene una legge delega avesse suggerito di estendere tale procedura anche all’affitto d’azienda, la norma non è mai stata modificata. Di conseguenza, il proprietario non può utilizzare questo strumento rapido per liberare i locali.

La Scelta tra Sequestro Giudiziario e Art. 700 c.p.c.

L’alternativa poteva essere il sequestro giudiziario, finalizzato a conservare il bene. Tuttavia, il giudice ha osservato che il rilascio dell’affitto d’azienda tramite l’art. 700 c.p.c. è una soluzione ‘più funzionale’. Mentre il sequestro ha una funzione ‘statica’ di conservazione, il provvedimento d’urgenza consente al proprietario di riprendere possesso dell’azienda nel più breve tempo possibile, ripristinandone la piena funzionalità ed operatività economica, un obiettivo che il sequestro non potrebbe garantire.

Le Motivazioni della Decisione

Il Tribunale ha accolto il ricorso basandosi sulla sussistenza dei due requisiti fondamentali per la tutela cautelare atipica:
1. Fumus Boni Iuris (la parvenza del buon diritto): La morosità dell’affittuaria era grave e non contestata. Questo inadempimento era sufficiente a far scattare la clausola risolutiva espressa prevista nel contratto, fondando il diritto della proprietaria a ottenere la restituzione dell’azienda. Anche la mancata stipula della polizza assicurativa è stata considerata un valido inadempimento.

2. Periculum in Mora (il pericolo di un danno grave e irreparabile): Il giudice ha riconosciuto che il pregiudizio non era meramente patrimoniale. L’aumento costante del debito, unito al comportamento dell’affittuaria, creava un concreto rischio di insolvenza, rendendo difficile il recupero del credito. Inoltre, la cattiva gestione stava compromettendo l’avviamento e il buon nome dell’azienda. Infine, lo stato di abbandono e l’uso improprio dei locali esponevano la proprietaria al rischio di sanzioni amministrative. Il Tribunale ha specificato che il danno è ‘irreparabile’ non solo quando è irreversibile, ma anche quando la tutela ottenuta al termine di un giudizio ordinario non sarebbe più ‘piena ed effettiva’.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche per Proprietari e Affittuari

Questa ordinanza rappresenta un’importante conferma per i proprietari di aziende concesse in affitto. Di fronte a un affittuario gravemente inadempiente, il ricorso all’art. 700 c.p.c. si configura come lo strumento più efficace per ottenere in tempi brevi il rilascio dell’affitto d’azienda. La decisione sottolinea che il danno derivante dalla mala gestio va oltre il semplice mancato incasso dei canoni, includendo il deterioramento di beni immateriali cruciali come l’avviamento. Per gli affittuari, questo provvedimento serve da monito sulla gravità delle conseguenze derivanti da inadempimenti contrattuali, che possono portare alla perdita immediata della disponibilità dell’azienda, ben prima della conclusione di un lungo processo di merito.

Un proprietario può utilizzare la procedura di sfratto per morosità in caso di mancato pagamento del canone di un affitto d’azienda?
No, secondo l’orientamento giurisprudenziale confermato da questa ordinanza, la procedura di sfratto per morosità (art. 658 c.p.c.) si applica solo ai contratti di locazione di immobili e non ai contratti di affitto d’azienda.

È possibile ottenere un provvedimento d’urgenza ex art. 700 c.p.c. per il rilascio di un’azienda in affitto?
Sì, il Tribunale ha stabilito che, in assenza di altri strumenti cautelari tipici ed efficaci, l’art. 700 c.p.c. è il rimedio più funzionale per ottenere la rapida restituzione dell’azienda al proprietario, al fine di consentirne la ripresa dell’operatività economica.

Quale tipo di danno giustifica il ricorso alla procedura d’urgenza per il rilascio dell’affitto d’azienda?
Il danno non deve essere solo patrimoniale (es. canoni non pagati). Il provvedimento è giustificato anche da un pregiudizio grave e irreparabile all’integrità dell’azienda, al suo avviamento, al suo buon nome e dal rischio di insolvenza dell’affittuario che renderebbe impossibile il recupero del credito.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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