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Adeguamento borsa specializzandi: la Cassazione nega

Un gruppo di medici specializzandi aveva richiesto un adeguamento economico della propria borsa di studio. Dopo un parziale accoglimento nei primi due gradi di giudizio, la Corte di Cassazione ha ribaltato la decisione. Sulla base di un consolidato orientamento, la Corte ha stabilito che una serie di interventi normativi ha legittimamente bloccato l’adeguamento borsa specializzandi per il periodo tra il 1992 e il 2005, respingendo così in via definitiva le pretese economiche dei medici.

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Pubblicato il 26 ottobre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Adeguamento Borsa Specializzandi: La Cassazione Mette un Punto Fermo

Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha affrontato la questione dell’adeguamento borsa specializzandi, un tema di grande interesse per molti medici che hanno frequentato le scuole di specializzazione tra gli anni ’90 e 2000. La decisione chiarisce definitivamente che, per il periodo compreso tra il 1992 e il 2005, non spetta alcun incremento economico della borsa di studio, ribaltando le sentenze dei giudici di merito.

I Fatti del Caso: La Richiesta dei Medici

Un gruppo di medici, che aveva completato la propria specializzazione dopo l’entrata in vigore del D.Lgs. 257/1991, si era rivolto al Tribunale per ottenere il riconoscimento di diverse pretese economiche. In particolare, chiedevano l’adeguamento triennale della loro borsa di studio, sostenendo che l’importo percepito fosse inadeguato e non in linea con le normative nazionali ed europee. In primo e secondo grado, i giudici avevano parzialmente accolto le loro richieste, riconoscendo il diritto a un adeguamento, seppur limitato.

Contro la decisione della Corte d’Appello, sia i medici (con ricorso principale) sia le amministrazioni pubbliche coinvolte (con ricorso incidentale) si sono rivolti alla Corte di Cassazione.

La Decisione della Corte di Cassazione sull’Adeguamento Borsa

La Suprema Corte ha deciso di esaminare con priorità il ricorso presentato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, accogliendolo e, di conseguenza, respingendo quello dei medici. La decisione si fonda su un principio consolidato nella giurisprudenza della stessa Corte.

La Corte ha quindi cassato la sentenza d’appello e, decidendo direttamente nel merito, ha rigettato in toto la domanda originaria proposta dai medici. Questo significa che nessuna delle pretese economiche avanzate dai ricorrenti è stata accolta.

Le Motivazioni: Il Blocco Normativo degli Incrementi

Il cuore della motivazione risiede nell’analisi della sequenza di leggi che hanno regolato la materia. La Corte ha ribadito che, sebbene il D.Lgs. 257/1991 prevedesse un meccanismo di adeguamento, una serie di interventi normativi successivi, a partire dal D.L. n. 384 del 1992, ha di fatto bloccato qualsiasi tipo di incremento della borsa di studio per un lungo periodo.

Questi interventi, mirati al contenimento della spesa pubblica, hanno interessato la generalità degli emolumenti erogati dallo Stato. Secondo la Cassazione, tale blocco non può essere considerato irragionevole e si applica anche alle borse di studio dei medici in formazione specialistica. Di conseguenza, la pretesa di un adeguamento borsa specializzandi per il periodo dal 1992 al 2005 non ha fondamento giuridico, né come diritto diretto all’incremento né come richiesta di risarcimento del danno.

La Corte ha inoltre specificato che l’attività svolta dai medici specializzandi non è inquadrabile come rapporto di lavoro subordinato, ma come un percorso formativo a cui è associata una borsa di studio.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

L’ordinanza della Corte di Cassazione stabilisce un punto fermo e definitivo sulla questione. I medici che hanno frequentato le scuole di specializzazione nel periodo interessato dal blocco normativo (1992-2005) non possono pretendere un adeguamento economico della loro borsa di studio. La decisione, pur basandosi su una rigorosa interpretazione della legge, conferma le difficoltà economiche affrontate da generazioni di medici durante il loro lungo e impegnativo percorso formativo. Per le cause future su questo specifico argomento, la strada appare ormai segnata da questo costante orientamento della giurisprudenza di legittimità.

I medici specializzandi hanno diritto all’adeguamento economico della borsa di studio per il periodo 1992-2005?
No. La Corte di Cassazione ha stabilito che una serie di interventi normativi ha legittimamente bloccato qualsiasi incremento della borsa di studio in quel periodo, rendendo infondata la richiesta di adeguamento.

Perché la Corte di Cassazione ha ribaltato le decisioni dei giudici di merito?
La Corte ha ritenuto che i giudici di merito non abbiano correttamente applicato il costante orientamento giurisprudenziale secondo cui le leggi che hanno bloccato gli adeguamenti economici per contenere la spesa pubblica sono valide e si applicano anche alle borse di studio dei medici specializzandi.

L’attività del medico specializzando è considerata un rapporto di lavoro subordinato?
No. La sentenza conferma che l’attività svolta dai medici iscritti alle scuole di specializzazione non è inquadrabile nell’ambito del rapporto di lavoro subordinato né parasubordinato, ma costituisce un particolare rapporto formativo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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