Accordo Transattivo: Come Può Sospendere un Giudizio in Cassazione
Quando una controversia legale arriva fino alla Corte di Cassazione, l’esito sembra dipendere unicamente da una decisione finale dei giudici. Tuttavia, una recente ordinanza interlocutoria ci mostra come un accordo transattivo tra le parti possa cambiare le carte in tavola, portando a una sospensione del procedimento. Questo caso offre uno spunto prezioso sull’importanza della negoziazione, anche nelle fasi più avanzate del contenzioso.
Il Contesto del Ricorso: Dalla Procedura Fallimentare alla Cassazione
La vicenda ha origine dalla procedura fallimentare di una società a responsabilità limitata. Una nota compagnia di assicurazioni aveva presentato una domanda di insinuazione al passivo per un cospicuo credito, basato sul diritto di surroga legale previsto dall’articolo 1916 del codice civile. La richiesta, però, era stata respinta sia dal giudice delegato sia, in un secondo momento, dal Tribunale in sede di opposizione.
Non arrendendosi, la compagnia assicurativa ha deciso di portare la questione dinanzi alla Corte di Cassazione, proponendo ricorso. La società fallita si è costituita in giudizio per resistere alle pretese della ricorrente.
L’Impatto dell’Accordo Transattivo sul Processo
Proprio mentre il giudizio di legittimità era in corso, le parti hanno intrapreso una strada alternativa: la trattativa. I loro difensori hanno depositato un’istanza congiunta, informando la Corte di aver raggiunto un accordo transattivo. Questo patto, già autorizzato dal giudice delegato al fallimento, prevedeva la rinuncia al ricorso da parte della compagnia assicurativa, con compensazione delle spese legali, una volta che il provvedimento autorizzativo fosse diventato definitivo.
La Decisione della Corte: Il Rinvio a Nuovo Ruolo
Preso atto della volontà delle parti di definire bonariamente la controversia, la Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza interlocutoria. Invece di procedere con la discussione del merito del ricorso, ha deciso di rinviare la causa a nuovo ruolo. Questa decisione mira a concedere alle parti il tempo necessario per formalizzare in via definitiva l’accordo raggiunto e, di conseguenza, per depositare l’atto di rinuncia al ricorso e la relativa accettazione.
Le Motivazioni
La motivazione alla base della decisione della Corte è eminentemente pratica e improntata al principio di economia processuale. Di fronte a un’istanza congiunta che preannuncia la fine della lite, i giudici hanno ritenuto opportuno non sprecare risorse giudiziarie per discutere un caso che le parti stesse hanno deciso di risolvere in via amichevole. Il differimento dell’udienza è una soluzione che rispetta la volontà delle parti e permette loro di completare l’iter negoziale senza la pressione di una scadenza processuale imminente. La Corte, in sostanza, agevola la composizione stragiudiziale della controversia, riconoscendone il valore e l’efficacia.
Le Conclusioni
Questa ordinanza dimostra come la ricerca di un accordo transattivo sia una strategia valida e perseguibile in ogni stato e grado del giudizio, inclusa la fase di legittimità. Per le imprese e i professionisti, ciò significa che la porta della negoziazione non è mai completamente chiusa. Un accordo può offrire una soluzione più rapida, certa ed economicamente vantaggiosa rispetto all’attesa di una sentenza definitiva. La decisione della Corte di Cassazione di rinviare la causa a nuovo ruolo non è solo una scelta procedurale, ma un segnale che incoraggia le parti a trovare soluzioni consensuali, riconoscendole come strumento primario per la risoluzione delle controversie.
Cosa succede se le parti raggiungono un accordo durante un ricorso in Cassazione?
La Corte di Cassazione può decidere di rinviare l’udienza per consentire alle parti di finalizzare l’accordo e formalizzare la rinuncia al ricorso, come avvenuto nel caso di specie.
Perché la Corte emette un’ordinanza interlocutoria e non una sentenza?
L’ordinanza interlocutoria viene emessa perché la decisione non risolve il merito della controversia, ma gestisce unicamente un aspetto procedurale, ovvero la calendarizzazione dell’udienza, in attesa che le parti definiscano la lite con il loro accordo.
Qual è lo scopo del “rinvio a nuovo ruolo”?
Il rinvio a nuovo ruolo è uno strumento processuale che serve a sospendere temporaneamente la trattazione di una causa, togliendola dal calendario delle udienze, per permettere il compimento di attività che potrebbero portare all’estinzione del giudizio, come in questo caso la formalizzazione di un accordo transattivo.
Testo del provvedimento
Ordinanza interlocutoria di Cassazione Civile Sez. 1 Num. 21367 Anno 2025
Civile Ord. Sez. 1 Num. 21367 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data pubblicazione: 25/07/2025
ORDINANZA INTERLOCUTORIA
sul ricorso iscritto al n. 22138/2023 R.G. proposto da:
RAGIONE_SOCIALE rappresentata e difesa dall’Avvocato NOME COGNOMECODICE_FISCALE giusta procura speciale in calce al ricorso
– ricorrente
–
contro
FALLIMENTO di RAGIONE_SOCIALE rappresentato e difeso dall’Avvocato NOME COGNOME (CODICE_FISCALE giusta procura speciale in calce al controricorso
– controricorrente –
avverso il decreto del Tribunale di Frosinone repert. n. 2363/2023 depositato il 28/9/2023;
udita la relazione svolta nella camera di consiglio del 25/6/2025 dal consigliere NOME COGNOME
Rilevato che:
Il giudice delegato al fallimento di RAGIONE_SOCIALE non ammetteva al passivo della procedura il credito oggetto della domanda di insinuazione di Allianz s.p.a. per € 770.932,52 in prededuzione e € 13.255,22 in chirografo, avanzata dalla compagnia al fine di far valere il credito restitutorio vantato nei confronti della
società fallita in virtù del diritto di surroga legale alla stessa spettante ai sensi dell’art. 1916 cod. civ.
Il Tribunale di Frosinone rigettava l’opposizione presentata da Allianz s.p.aRAGIONE_SOCIALE con decreto depositato in data 28 settembre 2023.
RAGIONE_SOCIALE ha proposto ricorso per la cassazione di questo decreto prospettando quattro motivi di doglianza, ai quali ha resistito con controricorso il fallimento di RAGIONE_SOCIALE
Considerato che:
Ambedue i difensori delle parti hanno depositato un’istanza congiunta datata 16 maggio 2025 con cui hanno rappresentato che nelle more del giudizio le parti hanno raggiunto un accordo transattivo, già autorizzato dal giudice delegato al fallimento di RAGIONE_SOCIALE che prevede, nel momento in cui tale provvedimento diverrà definitivo, la rinuncia al ricorso per cassazione con compensazione delle spese del giudizio di legittimità. La pendenza delle descritte trattative, all’esito delle quali, nel caso in cui il provvedimento autorizzativo divenga definitivo, la compagnia ricorrente si propone di rinunciare al ricorso, induce a ritenere opportuno un differimento dell’adunanza camerale, in modo da consentire alle parti di definire bonariamente la controversia e formalizzare la preannunciata rinuncia e la relativa accettazione.
P.Q.M.
La Corte rinvia la causa a nuovo ruolo onde consentire la prospettata definizione bonaria della controversia.
Così deciso in Roma in data 25 giugno 2025.