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Libro quarto – Delle obbligazioni

Art. 1353 Contratto condizionale.
Le parti possono subordinare l’efficacia o la risoluzione del contratto o di un singolo patto a un avvenimento futuro e incerto. Capo III – Della condizione nel contratto – –
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Art. 1354 Condizioni illecite o impossibili
E nullo il contratto al quale è apposta una condizione, sospensiva o risolutiva, contraria a norme imperative, all’ordine pubblico o al buon costume. La condizione impossibile rende nullo il contratto se è sospensiva; se è risolutiva, si ha come non apposta . Se la condizione illecita o impossibile è apposta a un patto singolo del […]
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Art. 1355 Condizione meramente potestativa
E’ nulla l’alienazione di un diritto o l’assunzione di un obbligo subordinata a una condizione sospensiva che la faccia dipendere dalla mera volontà dell’alienante o, rispettivamente, da quella del debitore. Capo III – Della condizione nel contratto – –
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Art. 1356 Pendenza della condizione
In pendenza della condizione sospensiva l’acquirente di un diritto può compiere atti conservativi. L’acquirente di un diritto sotto condizione risolutiva può, in pendenza di questa, esercitarlo, ma l’altro contraente può compiere atti conservativi. Capo III – Della condizione nel contratto – –
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Art. 1357 Atti di disposizione in pendenza della condizione
Chi ha un diritto subordinato a condizione sospensiva o risolutiva può disporne in pendenza di questa ; ma gli effetti di ogni atto di disposizione sono subordinati alla stessa condizione. Capo III – Della condizione nel contratto – –
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Art. 1358 Comportamento delle parti nello stato dipendenza
Colui che si è obbligato o che ha alienato un diritto sotto condizione sospensiva, ovvero lo ha acquistato sotto condizione risolutiva, deve, in pendenza della condizione, comportarsi secondo buona fede per conservare integre le ragioni dell’altra parte. Capo III – Della condizione nel contratto – –
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Art. 1359 Avveramento della condizione
La condizione si considera avverata qualora sia mancata per causa imputabile alla parte che aveva interesse contrario all’avveramento di essa. Capo III – Della condizione nel contratto – –
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Art. 1360 Retroattività della condizione
Gli effetti dell’avveramento della condizione retroagiscono al tempo in cui è stato concluso il contratto, salvo che, per volontà delle parti o per la natura del rapporto, gli effetti del contratto o della risoluzione debbano essere riportati a un momento diverso . Se però la condizione risolutiva è apposta a un contratto ad esecuzione continuata […]
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Art. 1361 Atti di amministrazione
L’avveramento della condizione non pregiudica la validità degli atti di amministrazione compiuti dalla parte a cui, in pendenza della condizione stessa, spettava l’esercizio del diritto. Salvo diverse disposizioni di legge o diversa pattuizione, i frutti percepiti sono dovuti dal giorno in cui la condizione si è avverata . Capo III – Della condizione nel contratto […]
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Art. 1362 Intenzione dei contraenti
Nell’interpretare il contratto si deve indagare quale sia stata la comune intenzione delle parti e non limitarsi al senso letterale delle parole. Per determinare la comune intenzione delle parti, si deve valutare il loro comportamento complessivo anche posteriore alla conclusione del contratto. Capo IV – Dell’interpretazione del contratto – –
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Art. 1363 Interpretazione complessiva delle clausole
Le clausole del contratto si interpretano le une per mezzo delle altre, attribuendo a ciascuna il senso che risulta dal complesso dell’atto . Capo IV – Dell’interpretazione del contratto – –
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Art. 1364 Espressioni generali
Per quanto generali siano le espressioni usate nel contratto, questo non comprende che gli oggetti sui quali le parti si sono proposte di contrattare. Capo IV – Dell’interpretazione del contratto – –
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Art. 1365 Indicazioni esemplificative
Quando in un contratto si è espresso un caso al fine di spiegare un patto, non si presumono esclusi i casi non espressi, ai quali, secondo ragione, può estendersi lo stesso patto. Capo IV – Dell’interpretazione del contratto – –
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Art. 1366 Interpretazione di buona fede
Il contratto deve essere interpretato secondo buona fede. Capo IV – Dell’interpretazione del contratto – –
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Art. 1367 Conservazione del contratto
Nel dubbio, il contratto o le singole clausole devono interpretarsi nel senso in cui possono avere qualche effetto, anziché in quello secondo cui non ne avrebbero alcuno. Capo IV – Dell’interpretazione del contratto – –
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Art. 1368 Pratiche generali interpretative
Le clausole ambigue s’interpretano secondo ciò che si pratica generalmente nel luogo in cui il contratto è stato concluso. Nei contratti in cui una delle parti è un imprenditore , le clausole ambigue s’interpretano secondo ciò che si pratica generalmente nel luogo in cui è la sede dell’impresa. Capo IV – Dell’interpretazione del contratto – […]
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Art. 1369 Espressioni con più sensi
Le espressioni che possono avere più sensi devono, nel dubbio, essere intese nel senso più conveniente alla natura e all’oggetto del contratto. Capo IV – Dell’interpretazione del contratto – –
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Art. 1370 Interpretazione contro l’autore della clausola
Le clausole inserite nelle condizioni generali di contratto o in moduli o formulari predisposti da uno dei contraenti s’interpretano, nel dubbio, a favore dell’altro. Capo IV – Dell’interpretazione del contratto – –
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Art. 1371 Regole finali
Qualora, nonostante l’applicazione delle norme contenute in questo capo , il contratto rimanga oscuro, esso deve essere inteso nel senso meno gravoso per l’obbligato, se è a titolo gratuito, e nel senso che realizzi l’equo contemperamento degli interessi delle parti, se è a titolo oneroso. Capo IV – Dell’interpretazione del contratto – –
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Art. 1372 Efficacia del contratto
Il contratto ha forza di legge tra le parti. Non può essere sciolto che per mutuo consenso o per cause ammesse dalla legge. Il contratto non produce effetto rispetto ai terzi che nei casi previsti dalla legge. Capo V – Degli effetti del contratto Sezione I – Disposizioni generali –
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