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Codice Civile
Codice Penale

Giurisprudenza Civile

Retrodatazione inizio della durata del rapporto di lavoro

L’azione per il riconoscimento di una maggiore anzianità mediante retrodatazione dell’inizio della durata del rapporto di lavoro, che si sia fondata su una ipotesi di intermediazione nelle prestazioni di lavoro, in violazione dei diritti posti dall’art. 1 della legge 1369 del 1960, non è soggetta a prescrizione, atteso che è correlata alla imprescrittibile facoltà di rimuovere una ipotesi si nullità del contratto di lavoro.

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Tentativo obbligatorio di conciliazione

Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 6336 del 16 marzo 2009

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Appalti concessi dalle Ferrovie dello Stato

In caso di impiego di manodopera negli appalti concessi dalle Ferrovie dello Stato successivamente all’entrata in vigore della legge n. 210 del 1985, è da escludere che l’operatività del generale divieto previsto dalla legge n. 1369 del 1960, art.

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Azione revocatoria ordinaria

Ma questi principi non possono essere utilmente invocati quando il preteso creditore abbia contemporaneamente già agito anche per conseguire la condanna della controparte al pagamento del credito e si sia visto rigettare la domanda con una pronuncia del giudice che, non essendo stata da lui impugnata, è ormai divenuta definitiva. Infatti, l’ordinamento giuridico vigente non prevede le sentenze di rigetto allo stato, e perciò l’accertamento dell’inesistenza di un diritto per difetto di prova, una volta formatosi il giudicato formale, costituisce giudicato sostanziale, nel senso che la domanda deve ritenersi non più proponibile in un nuovo giudizio fra le stesse parti.

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Azione revocatoria ordinaria, fallimento del debitore

Il sopravvenuto fallimento del debitore non determina l’improcedibilità dell’azione revocatoria ordinaria promossa da un singolo creditore al fine di far dichiarare a sé inopponibile un atto di disposizione compiuto dal debitore sul proprio patrimonio, quando il curatore del fallimento non manifesti la volontà di subentrare in detta azione, né altrimenti risulti aver intrapreso, con riguardo a quel medesimo atto di disposizione, altra analoga azione a norma dell’art. Cassazione Civile, Sezione Unite, Sentenza n. 29421 del 17 dicembre 2008

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Rischi derivanti dall’opera

Ove lavoratori dipendenti da più imprese siano presenti sul medesimo teatro lavorativo, i cui rischi lavorativi interferiscano con l’opera o con il risultato dell’opera di altri soggetti (lavoratori dipendenti o autonomi), tali rischi concorrono a configurare l’ambiente di lavoro ai sensi degli artt. 4 e 5 D. P. R. 27 Aprile 1955, n. 547, sicché ciascun datore di lavoro è obbligato, ai sensi dell’art.

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E’ inattendibile l’esame grafologico condotto su di una copia fotostatica

Soltanto nel documento originale possono individuarsi quegli elementi la cui peculiarità o addirittura singolarità consente di risalire, con elevato grado di probabilità, al reale autore della sottoscrizione in relazione alla conosciuta specificità del profilo calligrafico, degli strumenti di scrittura abitualmente usati, delle stesse caratteristiche psico-fisiche del soggetto rappresentati dalla firma. Non può invece che risultare […]

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Azione esercitata nei confronti degli amministratori

L’azione esercitata dai commissari liquidatori di un’impresa in amministrazione straordinaria nei confronti degli amministratori e dei sindaci ex art. 146, 2° e 3° comma, legge fallimentare, ha natura contrattuale e carattere unitario ed inscindibile, risultando frutto della confluenza in un unico rimedio delle due diverse azioni di cui agli art.

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La responsabilità dell’albergatore

Vale a dire, a fronte di un furto verificatori in parte a causa dell’incompletezza del servizio di custodia dei valori dei clienti, in parte a causa di palesi negligenze nella sorveglianza dei locali dell’albergo e delle chiavi delle camere, la responsabilità per colpa dell’albergatore, ai sensi dell’art.

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Omessa o tardiva attuazione di direttive comunitarie

Prima del loro recepimento nell’ordinamento interno, avvenuto con la legge n. 428 del 1990 e con il d. lgs.

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Corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato

Il principio della corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato, fissato dall’art.

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Condizione apposta ad una disposizione testamentaria

La condizione, apposta ad una disposizione testamentaria, che subordini la efficacia della stessa alla circostanza che l’istituito contragga matrimonio, è ricompresa nella previsione dell’art. 634 c.c., in quanto contraria alla esplicazione della libertà matrimoniale, fornita di copertura costituzionale attraverso gli artt. 2 e 29 della Costituzione. Pertanto, essa si considera non apposta, salvo che risulti […]

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Reintegrazione nel posto di lavoro, indennità

In tema di disciplina dettata dal quinto comma del novellato ex lege n. 108/1990, art.

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Tentativo di conciliazione, interruzione della prescrizione

Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 6335 del 16 marzo 2009

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Impugnazione del licenziamento, decadenza

L’impugnazione del licenziamento individuale è tempestivo, ossia impedisce la decadenza di cui all’art. 6, legge 604 del 1966, qualora la lettera raccomandata sia, entro il termine di sessanta giorni ivi previsto, consegnata all’ufficio postale ed ancorché essa venga recapitata dopo la scadenza di quel termine.

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Il momento del perfezionamento della notifica

Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 6335 del 16 marzo 2009

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Danno da stress secondo i nuovi criteri

Le sezioni unite, con quattro contestuali sentenze di contenuto identico (nn. 2059 c. c. , ritenuto principio informatore del diritto, come tale vincolante anche nel giudizio di equità, da leggersi non già come disciplina di un’autonoma fattispecie di illecito, produttiva di un danno non patrimoniale, distinta da quella di cui all’art.

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Cancellazione dal registro dei protesti

L’attività della Camera di Commercio, nel procedimento di cui all’art. 4 della L. n. 77 del 1955 (come riformato dalla legge n. 235 del 2000), si esplica in una mera operazione materiale di verifica della regolarità dell’adempimento o della sussistenza della illegittimità o dell’errore del protesto, che senza alcun potere discrezionale, ha come risultato nel caso la cancellazione del nominativo, risolvendosi, quindi, in comportamenti che rientrano nella categoria degli atti materiali posti in essere all’infuori di una potestà amministrativa.

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Gare sportive, responsabilità degli organizzatori

Nell’attività agonistica c’è accettazione del rischio da parte dei gareggianti, per cui i danni da essi sofferti nell’occasione rientrano nell’alea normale e ricadono sugli stessi. Gli organizzatori, al fine di sottrarsi ad ogni responsabilità, debbono aver predisposto le cose in maniera regolare e cioè in maniera da contenere il rischio nei normali limiti confacenti alla specifica attività sportiva, apprestando le opportune cautele nel rispetto di eventuali regolamenti sportivi.

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Attività lavorativa extra-lavorativa durante la malattia

Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 9474 del 21 aprile 2009

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