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Carmine Paul Alexander TEDESCO - Avvocato

Il verbale deve contenere una serie di indicazioni necessarie
Nell’ipotesi in cui è ammesso il pagamento della sanzione pecuniaria in misura ridotta, l’accertatore deve fornire al trasgressore ragguagli circa le modalità di pagamento, precisando l’ammontare della somma da pagare i termini del pagamento, l’ufficio o comando presso il quale questo può essere effettuato. Il verbale deve quindi contenere una serie di indicazioni necessarie per consentire al trasgressore il pagamento in misura ridotta della sanzione, non essendo evidentemente al riguardo sufficiente l’indicazione del minimo della sanzione edittale.
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Illeciti tributari sanzionati con pena pecuniaria
Nel caso di pluralità di illeciti tributari, sanzionati con pena pecuniaria, trova applicazione l’art.
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Appello incidentale entro i limiti dell’appello principale
L’accessorietà dell’appello incidentale rispetto all’appello principale consegue direttamente dal precetto dell’art. Tutto ciò in consonanza con il principio devolutivo che designa l’appello e che impone di confinare l’appello incidentale – quale deroga al principio della reformatio in peius – entro i limiti dell’appello principale secondo la regola fondamentale espressa dall’art.
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Tribunale per i minorenni, affidamento dei figli naturali
Il Tribunale per i minorenni è l’organo competente a conoscere dei procedimenti di affidamento dei figli naturali e ad emanare i provvedimenti di carattere economico relativi al loro mantenimento.
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Licenziamento di un dirigente, garanzie procedimentali
7, commi 2 e 3, della legge 20 maggio 1970 n. 300 devono trovare applicazione nell'ipotesi di licenziamento di un dirigente – a prescindere dalla specifica collocazione che lo stesso assume nell'impresa – sia se il datore di lavoro addebiti al dirigente stesso un comportamento negligente (o in senso lato colpevole) sia se a base del detto recesso ponga, comunque, condotte suscettibili di farne venir meno la fiducia.
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Violazione dell’obbligo di comportarsi secondo buona fede
La exceptio doli specialis seu praeteri indica il dolo commesso al tempo della conclusione del negozio; la exceptio doli generalis seu praesentis indica invece il dolo attuale, commesso al momento in cui viene intentata l'azione nel processo. 1440 c. c. , che, in questa ipotesi, la parte che si ritenga lesa può agire al fine di ottenere il risarcimento del danno che detta violazione gli abbia provocato, in quanto, in difetto, avrebbe concluso il contratto a condizioni diverse.
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Assicurazione in liquidazione coatta, superamento del massimale
E’ onere del commissario liquidatore dell’impresa di assicurazione in liquidazione coatta dedurre che il superamento del massimale è dipeso da un comportamento imputabile all’impresa designata.
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Costruzione abusiva, concorso colposo degli esecutori materiali
In caso di mancanza del permesso di costruire, anche i meri esecutori materiali possono rispondere direttamente per colpa con riferimento alla disciplina posta dall'art. 110 c. p. (salvi i casi di erroneo convincimento scusabile), dovendo essi sottostare all'onere di accertare l'intervenuto rilascio del provvedimento abilitante, onere che non incombe soltanto sui soggetti indicati dall'art.
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Licenziamento del lavoratore reintegrato
E' possibile il licenziamento del lavoratore che sia stato reintegrato nel posto di lavoro, sia sulla base di un provvedimento cautelare, che di un provvedimento di reintegrazione emesso all'esito del giudizio ordinario, stante la ricostituzione ex tunc del rapporto di lavoro da considerarsi, pertanto, privo di soluzione di continuità.
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Soppressione parziale del posto di lavoro, redistribuzione mansioni
Solo dopo aver verificato l'inutilizzabilità del lavoratore nell'attività che residua dopo la soppressione parziale del posto, il datore di lavoro può procedere alla redistribuzione di tali mansioni.
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Il coniuge affidatario non è tenuto al pagamento dell’ICI
Il diritto riconosciuto al coniuge, non titolare di un diritto di proprietà o di godimento, sulla casa coniugale, con il provvedimento giudiziale di assegnazione di detta casa in sede di separazione o divorzio, ha natura di atipico diritto personale di godimento e non già di diritto reale. Di conseguenza difetta in capo al coniuge semplicemente assegnatario dell'immobile adibito a casa coniugale la titolarità di un diritto di proprietà o di uno di quei diritti reali di godimento specificamente previsti dalla norma, i quali costituiscono l'unico elemento di identificazione del soggetto tenuto al pagamento dell'imposta comunale sull'immobile stesso (ICI).
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Responsabilità per i danni derivanti dalla dichiarazione di fallimento
La responsabilità per i danni derivanti dalla dichiarazione di fallimento configura una particolare applicazione, al processo fallimentare, dell'istituto della responsabilità aggravata di cui all'art. 96 c. p. c. , postuli che la parte istante abbia quanto meno assolto l'onere di allegare gli elementi di fatto, desumibili dagli atti di causa, necessari ad identificarne concretamente l'esistenza ed idonei a consentire al giudice la relativa liquidazione, anche se equitativa.
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Istanza di fallimento, condanna alle spese del creditore istante
La pronuncia della condanna del creditore istante al pagamento delle spese e del compenso del curatore, ai sensi dell'art. 147, T. U. 115/2002, non presuppone l'effettiva condanna del creditore al risarcimento dei danni, ma soltanto l'accertamento del titolo della responsabilità, vale a dire che questi abbia chiesto la dichiarazione di fallimento con colpa.
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Consenso degli eredi, uso del nome di un professionista
Il consenso degli eredi non legittima l'uso del nome di un professionista che nessun rapporto diretto abbia mai avuto con la società o con l'associazione.
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Mancato deposito della lista testi nel termine prescritto
Il mancato deposito della lista dei testi in cancelleria nel termine prescritto non comporta l'inutilizzabilità della relativa prova ove l'escussione del teste sia in ogni caso avvenuta, in quanto, non ricorrendo uno specifico divieto di assunzione della prova, non è applicabile l'art.
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Onere o modus è accessorio rispetto al negozio testamentario
L'onere o modus è accidentale e accessorio rispetto al negozio testamentario, istitutivo di erede (o contenente un legato), ma tale natura, che pure in tesi dovrebbe imporre il collegamento dell'onere a quel negozio, così da non poterne prescindere, non esclude che lo stesso onere possa collegarsi ad una istituzione d'erede per legge, nell'ipotesi in cui il testamento non istituisca un erede, dando luogo alla successione legittima.
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Erede o legatario, valutazione di disporre cauzione
647 c. c. , se il testatore non ha diversamente disposto, l'autorità giudiziaria, qualora ne ravvisi l'opportunità, può imporre all'erede o al legatario gravato dall'onere una cauzione. Non v'è dubbio, secondo la chiara lettera della disposizione, che all'autorità giudiziaria, ossia al giudice del merito della causa, quando pendente, o, altrimenti, al presidente del tribunale del luogo in cui si è aperta la successione, è rimessa la valutazione della stessa opportunità di disporre la garanzia anzidetta, con ciò concretizzando l'esercizio di un potere discrezionale al riguardo, che, in quanto tale, se adeguatamente motivato, non è sindacabile in sede di legittimità.
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Dimissioni del lavoratore, atto unilaterale recettizio
Le dimissioni del lavoratore costituiscono un atto unilaterale recettizio idoneo a determinare la risoluzione del rapporto nel momento in cui pervengono a conoscenza del datore di lavoro, indipendentemente dalla volontà di quest'ultimo, con la conseguenza che la successiva revoca delle stesse è inidonea ad eliminare l'effetto risolutivo che si è già prodotto, restando limitata la prosecuzione del rapporto al solo periodo di preavviso. Tuttavia, in applicazione del principio generale di libertà negoziale, le parti possono consensualmente stabilire di porre nel nulla le dimissioni con conseguente prosecuzione a tempo indeterminato del rapporto stesso.
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Pagamento in misura ridotta, violazione del codice della strada
Cassazione Civile, Sezione Seconda, Sentenza n. 6382 del 19 marzo 2007
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Rinnovazione del dibattimento in appello
La rinnovazione del dibattimento in appello è sostanzialmente uno strumento finalizzato all'integrazione totale o parziale del quadro probatorio del giudizio di primo grado e quindi all'acquisizione di materiale nuovo e diversificato. 603 c. p. p. , allorché viene chiesta l'ammissione di una prova nuova, diversa da quelle indicate nell'articolo 190 bis, non è indispensabile la sua decisività essendo sufficiente l'utilità.
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