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Termine breve cassazione: quando scatta con la revocazione

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso dell’Agenzia delle Entrate. La notifica di un precedente ricorso per revocazione sulla stessa sentenza aveva fatto scattare il termine breve cassazione di 60 giorni. L’appello, depositato oltre tale scadenza, è risultato tardivo, confermando un importante principio processuale.

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Termine Breve Cassazione: L’Errore Fatale della Revocazione

Nel complesso mondo del diritto processuale, i termini per impugnare una sentenza sono perentori e il loro mancato rispetto può avere conseguenze fatali per l’esito di una causa. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione illumina una “trappola” procedurale in cui è facile cadere: l’attivazione del termine breve cassazione a seguito della notifica di un ricorso per revocazione. Vediamo come un’azione intrapresa per correggere un errore possa, di fatto, precludere la via del ricorso principale.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine da una controversia tributaria. Un contribuente aveva impugnato con successo una cartella di pagamento davanti alla Commissione Tributaria Provinciale. L’Agenzia delle Entrate, soccombente in primo grado, proponeva appello, ma la Commissione Tributaria Regionale lo dichiarava inammissibile perché tardivo.

Secondo i giudici d’appello, l’Agenzia non aveva rispettato i termini di impugnazione. L’Amministrazione finanziaria, ritenendo errato il calcolo dei termini da parte della corte territoriale (che non avrebbe considerato la sospensione feriale nel computo del cosiddetto “termine lungo”), decideva di portare la questione davanti alla Corte di Cassazione.

La Questione Giuridica: Termine Breve Cassazione o Termine Lungo?

Il cuore del dibattito davanti alla Suprema Corte non ha riguardato il merito del calcolo del termine d’appello, ma una questione preliminare sollevata dal contribuente. Quest’ultimo, infatti, ha eccepito l’inammissibilità dello stesso ricorso per cassazione, sostenendo che l’Agenzia delle Entrate fosse incorsa in un errore procedurale decisivo.

L’Agenzia, prima di presentare ricorso per cassazione, aveva notificato un ricorso per revocazione avverso la stessa sentenza d’appello. Secondo la difesa del contribuente, tale notifica equivale alla notifica della sentenza stessa, facendo così scattare il termine breve cassazione di sessanta giorni per proporre l’impugnazione ordinaria, anziché il termine lungo di sei mesi dal deposito della sentenza.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha accolto pienamente l’eccezione del contribuente, dichiarando il ricorso dell’Agenzia delle Entrate inammissibile. Gli Ermellini hanno ribadito un principio consolidato nella giurisprudenza di legittimità: la notificazione della citazione per la revocazione di una sentenza d’appello equivale, sia per la parte notificante che per quella destinataria, alla notificazione della sentenza stessa ai fini della decorrenza del termine breve per proporre ricorso per cassazione.

Nel caso specifico:
1. L’Agenzia delle Entrate ha notificato il ricorso per revocazione in data 6 aprile 2022.
2. Da quella data è iniziato a decorrere il termine breve di 60 giorni.
3. Il ricorso per cassazione è stato invece notificato solo il 4 luglio 2022, ben oltre la scadenza.

La Corte ha specificato che l’unica eccezione a questa regola si verifica quando il giudice della revocazione, su istanza di parte, sospende il termine per ricorrere in Cassazione ai sensi dell’art. 398, quarto comma, cod. proc. civ., circostanza non avvenuta nel caso di specie. Di conseguenza, il ricorso è stato giudicato tardivo e quindi inammissibile.

Le Conclusioni

Questa pronuncia sottolinea un aspetto cruciale della strategia processuale: la scelta di uno strumento di impugnazione può avere effetti preclusivi su altri. La decisione di avviare un procedimento di revocazione deve essere ponderata attentamente, tenendo conto che la sua notifica darà il via al termine breve cassazione di 60 giorni. Chi intende percorrere entrambe le strade (revocazione e cassazione) deve agire con estrema tempestività per non vedere la propria impugnazione principale dichiarata inammissibile per tardività. Un monito importante per tutti gli operatori del diritto a non sottovalutare le interconnessioni tra i diversi mezzi di impugnazione previsti dal nostro ordinamento.

La notifica di un ricorso per revocazione fa scattare il termine per il ricorso in Cassazione?
Sì. Secondo la giurisprudenza costante della Corte di Cassazione, la notificazione di un ricorso per revocazione di una sentenza equivale alla notificazione della sentenza stessa. Di conseguenza, da quel momento inizia a decorrere il termine breve di 60 giorni per proporre ricorso per cassazione.

In questo caso, perché il ricorso dell’Agenzia delle Entrate è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché tardivo. L’Agenzia aveva notificato un ricorso per revocazione il 6 aprile 2022, facendo scattare il termine di 60 giorni. Tuttavia, ha notificato il ricorso per cassazione solo il 4 luglio 2022, ben oltre la scadenza.

Esiste un modo per evitare che il termine breve per la Cassazione inizi a decorrere dopo la notifica della revocazione?
Sì, ma è un’eccezione. La legge prevede che il giudice della revocazione, su specifica istanza di parte, possa sospendere il termine per ricorrere per cassazione. Se tale sospensione non viene richiesta e concessa, il termine di 60 giorni decorre inesorabilmente.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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