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Società estinta: la Cassazione sulla notifica ai soci

La Corte di Cassazione ha esaminato due ricorsi riuniti riguardanti accertamenti fiscali notificati a una società estinta e ai suoi soci. La società era stata cancellata dal Registro delle Imprese nel 2012. La Corte ha stabilito che la normativa del 2014 (D.Lgs. 175/2014), che estende a cinque anni il termine per l’accertamento nei confronti delle società estinte, non ha efficacia retroattiva. Di conseguenza, non può essere applicata a società la cui cancellazione è avvenuta prima della sua entrata in vigore. La sentenza impugnata, che aveva erroneamente applicato tale norma retroattivamente, è stata cassata con rinvio alla Corte di Giustizia tributaria di secondo grado per un nuovo esame della controversia.

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Una nuova legge fiscale si applica a situazioni verificatesi prima della sua entrata in vigore?
No, di norma una legge fiscale non ha efficacia retroattiva, salvo che sia espressamente qualificata come norma di interpretazione autentica. La Corte ha stabilito che l’art. 28 del D.Lgs. 175/2014, che estende i termini di accertamento per le società estinte, non è retroattivo e si applica solo alle cancellazioni richieste dopo la sua entrata in vigore (13 dicembre 2014).

Chi risponde dei debiti fiscali di una società cancellata dal Registro delle Imprese?
Dopo la cancellazione, si verifica un fenomeno successorio: i debiti non si estinguono ma si trasferiscono ai soci. Questi ne rispondono nei limiti di quanto hanno riscosso dal bilancio finale di liquidazione o, in alcuni casi, illimitatamente. L’amministrazione finanziaria deve però provare che i soci abbiano effettivamente ricevuto somme dalla liquidazione.

È necessario che il processo tributario contro il socio coinvolga anche la società estinta?
No. La Corte ha ribadito che nel giudizio di impugnazione di un avviso di accertamento emesso nei confronti di un socio per maggiori redditi da partecipazione (derivanti da utili non dichiarati dalla società), non sussiste litisconsorzio necessario tra società e socio. Esiste solo un rapporto di pregiudizialità-dipendenza tra l’accertamento sociale e quello al socio.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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