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Responsabilità solidale scissione: debiti fiscali

Una società immobiliare, nata da una scissione parziale, ha impugnato una cartella di pagamento per debiti fiscali (Iva e Irap) della società originaria. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, confermando il principio della responsabilità solidale scissione. Ha stabilito che la società beneficiaria risponde illimitatamente per i debiti tributari anteriori all’operazione, senza che sia necessaria la notifica di un nuovo avviso di accertamento, essendo sufficiente la notifica della cartella di pagamento.

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Responsabilità solidale scissione: chi paga i debiti fiscali?

La responsabilità solidale scissione societaria è un tema di cruciale importanza nel diritto tributario, con implicazioni significative per le aziende coinvolte in operazioni straordinarie. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha ribadito principi consolidati, chiarendo la portata degli obblighi della società beneficiaria per i debiti fiscali pregressi della società scissa. Vediamo nel dettaglio cosa ha stabilito la Suprema Corte.

I Fatti di Causa

Una società a responsabilità limitata, operante nel settore immobiliare e sorta da una scissione parziale, si è vista notificare una cartella di pagamento per debiti IVA e IRAP risalenti a un periodo d’imposta anteriore all’operazione di scissione. Tali debiti erano originariamente in capo alla società da cui era derivata.

La società beneficiaria ha impugnato la cartella, lamentando principalmente tre vizi: la mancata notifica di un avviso di accertamento preliminare nei suoi confronti, la violazione delle norme sulla riscossione e l’intervenuta prescrizione e decadenza della pretesa fiscale.
Dopo un giudizio sfavorevole in appello, la società ha proposto ricorso per cassazione.

La decisione della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha rigettato il ricorso della società, confermando la piena legittimità dell’operato dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agente della Riscossione. La decisione si fonda su un orientamento giurisprudenziale ormai consolidato in materia di responsabilità solidale scissione.

Le motivazioni e la responsabilità solidale scissione per i debiti tributari

La Suprema Corte ha trattato unitariamente i motivi di ricorso, ritenendoli infondati. Il fulcro della motivazione risiede nell’interpretazione della disciplina speciale prevista per i debiti tributari in caso di scissione societaria.

1. Responsabilità Illimitata e Solidale: A differenza delle obbligazioni civili, dove la responsabilità della società beneficiaria può essere limitata, per i debiti fiscali vige un regime di responsabilità solidale e illimitata. Ciò significa che tutte le società partecipanti all’operazione (scissa e beneficiarie) rispondono per l’intero ammontare del debito tributario sorto prima della scissione.

2. Inesistenza dell’obbligo di un nuovo accertamento: I giudici hanno chiarito che l’Amministrazione Finanziaria non è tenuta a emettere e notificare un nuovo avviso di accertamento alla società beneficiaria. I procedimenti di accertamento e riscossione proseguono nei confronti della società originaria (la scissa). Le società beneficiarie, tuttavia, hanno la facoltà di partecipare a tali procedimenti e di prendere visione degli atti, senza che l’ente impositore abbia oneri di notifica ulteriori.

3. Conoscenza della situazione debitoria: La Corte sottolinea che la società beneficiaria, per la natura stessa dell’operazione di scissione, è nelle condizioni di conoscere la situazione debitoria, anche fiscale, della società scissa. Tale situazione è normalmente descritta nel progetto di scissione. Pertanto, la beneficiaria non può addurre una presunta ignoranza degli atti impositivi precedenti.

4. Efficacia della notifica e decadenza: La notifica della cartella di pagamento, validamente effettuata nei termini di decadenza al debitore principale (la società scissa), produce effetti anche nei confronti di tutti i coobbligati solidali, inclusa la società beneficiaria. Non è quindi necessario che la cartella sia notificata a quest’ultima entro lo stesso termine decadenziale per interromperlo.

Le conclusioni

L’ordinanza della Cassazione rafforza un principio fondamentale a tutela del credito erariale: in caso di scissione, la continuità dei rapporti giuridici si estende pienamente alle obbligazioni tributarie. Le società che beneficiano di un’operazione di scissione ereditano non solo gli asset, ma anche le passività fiscali, rispondendone in solido e senza limiti. Questa pronuncia serve da monito per le imprese: durante le operazioni straordinarie, è essenziale una meticolosa due diligence fiscale per mappare e gestire correttamente tutti i debiti pregressi, poiché l’Amministrazione Finanziaria può legittimamente agire per la riscossione nei confronti di tutte le entità risultanti dall’operazione, senza oneri procedurali aggiuntivi.

Una società nata da una scissione è responsabile per i debiti fiscali della società originaria?
Sì. La società beneficiaria di una scissione è solidalmente e illimitatamente responsabile per i debiti fiscali della società scissa relativi a periodi d’imposta anteriori all’operazione. Questo significa che l’Agenzia delle Entrate può richiedere l’intero pagamento a una qualsiasi delle società coinvolte.

L’Agenzia delle Entrate deve notificare un nuovo avviso di accertamento alla società beneficiaria della scissione?
No. Secondo la Corte di Cassazione, non è necessario reiterare la notifica dell’avviso di accertamento alla società beneficiaria. I procedimenti di accertamento e riscossione si svolgono nei confronti della società scissa, e la società beneficiaria ha la facoltà di parteciparvi e prendere visione degli atti.

La notifica della cartella di pagamento alla società originaria interrompe la decadenza anche per la società beneficiaria?
Sì. La notifica della cartella di pagamento al debitore principale iscritto a ruolo (la società scissa), effettuata entro i termini di legge, è sufficiente a impedire la decadenza dell’azione di riscossione anche nei confronti della società beneficiaria, in quanto coobbligata solidale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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