Notifica del Ricorso Errata: la Cassazione Sospende e Ordina la Correzione
Una recente ordinanza della Corte di Cassazione sottolinea un principio fondamentale del diritto processuale: la corretta instaurazione del contraddittorio. Prima di decidere nel merito una complessa questione fiscale sul raddoppio dei termini di accertamento, la Corte si è fermata per sanare un vizio nella notifica del ricorso. Questo intervento dimostra come la regolarità della procedura sia un presupposto indispensabile per una giusta decisione.
I Fatti del Processo
La vicenda trae origine da un avviso di accertamento per IRAP e IVA relativo all’anno d’imposta 2002, emesso dall’Amministrazione Finanziaria nei confronti di una società di persone e della sua socia. L’accusa era grave: la società era ritenuta una ‘mera cartiera’, creata al solo scopo di commettere illeciti fiscali.
La Commissione Tributaria Regionale, in secondo grado, aveva dato ragione alla società, annullando l’accertamento. I giudici d’appello avevano ritenuto che l’ente fiscale fosse decaduto dal suo potere di accertamento, basando la loro decisione su due argomenti principali:
1. Una modifica normativa (D.Lgs. 128/2015) aveva limitato l’applicazione del ‘raddoppio dei termini’ ai soli casi in cui la denuncia penale fosse stata presentata entro i termini ordinari di accertamento.
2. In ogni caso, il termine di prescrizione era già maturato al momento della notifica dell’avviso.
Contro questa decisione, l’Amministrazione Finanziaria ha proposto ricorso per Cassazione.
La Questione Preliminare: la Notifica del Ricorso agli Eredi
Arrivata in Cassazione, la causa ha subito una battuta d’arresto non per questioni di merito, ma per un problema procedurale. La Corte ha rilevato che mancava la prova del perfezionamento della notifica del ricorso nei confronti di alcuni degli eredi di una delle parti originarie del processo. In particolare, non era stato depositato l’avviso di ricevimento della notifica effettuata a mezzo posta, documento essenziale per dimostrare che i destinatari avessero effettivamente ricevuto l’atto.
Questo vizio procedurale impedisce la corretta costituzione del rapporto processuale, poiché non tutti i soggetti interessati sono stati messi formalmente a conoscenza del giudizio pendente. Senza la certezza che tutte le parti siano state informate, la Corte non può procedere a esaminare le ragioni del contendere.
Le Motivazioni dell’Ordinanza Interlocutoria
Di fronte a questa irregolarità, la Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza interlocutoria, ovvero un provvedimento che non decide la causa ma risolve una questione procedurale. La Corte ha stabilito che, per poter proseguire, è indispensabile sanare il difetto di notifica. Pertanto, ha ordinato all’Amministrazione Finanziaria di procedere alla ‘rinnovazione’ della notifica del ricorso agli eredi non correttamente raggiunti, fissando un termine di sessanta giorni per adempiere.
Inoltre, riconoscendo la natura complessa delle questioni di merito, la Corte ha disposto l’acquisizione dei fascicoli processuali dei precedenti gradi di giudizio. Questo passaggio è cruciale per permettere ai giudici di avere un quadro completo di tutti gli atti e le argomentazioni prima di affrontare la decisione finale.
Le Conclusioni
La decisione della Cassazione, sebbene non entri nel vivo della disputa fiscale, offre un’importante lezione sulla priorità delle garanzie processuali. Un processo giusto richiede che tutte le parti siano regolarmente convocate a partecipare. L’ordinanza di rinnovazione della notifica non è un mero formalismo, ma l’applicazione concreta del principio del contraddittorio, pilastro di ogni sistema giuridico evoluto. La causa è stata quindi rinviata a un’udienza futura, in attesa che la procedura venga regolarizzata e che tutti i documenti necessari siano a disposizione della Corte per una decisione ponderata e definitiva.
Cosa succede se la notifica del ricorso per Cassazione è incompleta?
La Corte, rilevato il vizio, non può decidere la causa e ordina alla parte ricorrente di rinnovare la notifica entro un termine stabilito, per garantire la corretta instaurazione del contraddittorio con tutte le parti.
La Corte di Cassazione ha deciso se il raddoppio dei termini di accertamento fosse applicabile?
No, l’ordinanza è interlocutoria e non decide il merito della controversia. Si limita a risolvere una questione procedurale preliminare (il difetto di notifica), rinviando la discussione sul merito a una data successiva.
Qual è lo scopo di ordinare l’acquisizione dei fascicoli dei gradi di merito?
Serve a fornire alla Corte di Cassazione un quadro completo e dettagliato di tutti gli atti, i documenti e le argomentazioni delle fasi precedenti del processo, elemento indispensabile per poter valutare correttamente i motivi del ricorso.
Testo del provvedimento
Ordinanza interlocutoria di Cassazione Civile Sez. 5 Num. 34727 Anno 2024
Civile Ord. Sez. 5 Num. 34727 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: NOME
Data pubblicazione: 28/12/2024
ORDINANZA INTERLOCUTORIA
sul ricorso iscritto al n. 27459/2017 R.G. proposto da:
RAGIONE_SOCIALE, in persona del Direttore pro tempore , domiciliata in Roma, INDIRIZZO presso l’Avvocatura Generale dello Stato che la rappresenta e difende;
– ricorrente –
contro
RAGIONE_SOCIALE, nonché COGNOME NOME COGNOME, rappresentati e difesi dall’avv. NOME COGNOME e dall’avv. NOME COGNOME in forza di procura in calce al controricorso, elettivamente domiciliati in Roma alla INDIRIZZO
-controricorrenti – nonché
COGNOME NOME COGNOME NOMECOGNOME NOMECOGNOME eredi di COGNOME NOME
–
intimati- per la cassazione della sentenza della Commissione tributaria regionale n. 1803/49/2017 depositata in data 21/04/2017, non notificata; udita la relazione tenuta nell’adunanza camerale del 28 novembre 2024 dal consigliere dott. NOME COGNOME
FATTI DI CAUSA
La CTR della Lombardia accoglieva l’appello della società RAGIONE_SOCIALE e della socia NOME NOME COGNOME proposto contro la sentenza reiettiva del ricorso avverso l’avviso di accerta mento, con cui, a fini Irap e Iva per l’ anno di imposta 2002, era contestato alla società il ruolo di mera cartiera; in particolare il giudice del gravame riteneva l’amministrazione decaduta dal potere di accertamento non operando il raddoppio dei termini, conclusione cui giungeva in base a due concorrenti ragioni: a) l ‘ intervenuta modifica normativa di cui al d.lgs. 128/2015, che prevede che il raddoppio operi solo ove la denuncia sia stata presentata entro il termine ordinario; b) la maturazione del termine di prescrizione alla data della notifica dell’avviso di accertamento.
Contro tale sentenza propone ricorso per cassazione l’Agenzia delle entrate in base a due motivi.
Resiste con controricorso NOME quale socia e legale rappresentante della società mentre non hanno svolto attività difensiva gli altri intimati.
Il ricorso è stato fissato per la camera di consiglio del 28 novembre 2024.
RAGIONI DELLA DECISIONE
Occorre preliminarmente evidenziare che in atti manca la prova del perfezionamento (avviso di ricevimento) della notifica del ricorso (avvenuta ai sensi dell’art. 149 c.p.c.) ad alcuni degli eredi di Codispoti
NOME, e cioè NOMECOGNOME NOME ed NOME, cui esso è pure indirizzato.
Alla luce della natura processuale di alcune delle questioni, occorre altresì acquisire il fascicolo processuale dei gradi di merito.
P.Q.M.
rinvia a nuovo ruolo ordinando la rinnovazione della notifica del ricorso a NOME COGNOME NOME e NOME entro sessanta giorni dalla comunicazione della presente ordinanza; dispone acquisirsi il fascicolo dei gradi di merito. Così deciso in Roma in data 28 novembre 2024.