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Morte difensore: rinvio udienza per nomina nuovo legale

Una società contribuente impugnava una sentenza della Commissione Tributaria Regionale. Successivamente al deposito del ricorso in Cassazione, il suo unico difensore decedeva. La Suprema Corte, con ordinanza interlocutoria, ha disposto il rinvio della causa a nuovo ruolo per consentire alla società la nomina di un nuovo legale, affermando che la morte del difensore, pur non interrompendo il processo in questa fase, costituisce un evento che giustifica il rinvio per tutelare il diritto di difesa. La Corte ha inoltre ordinato la comunicazione del provvedimento anche alla curatela fallimentare della società, frattanto posta in liquidazione.

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Morte Difensore in Cassazione: Il Diritto alla Difesa Prevale

L’ordinanza interlocutoria in esame affronta una delicata questione procedurale con importanti risvolti sul diritto di difesa: le conseguenze della morte difensore unico di una parte dopo il deposito del ricorso in Cassazione ma prima dell’udienza. La Suprema Corte chiarisce che, per garantire un giusto processo, è necessario concedere alla parte il tempo per nominare un nuovo legale.

I Fatti del Caso: Un Contenzioso Tributario e un Evento Imprevisto

Una società operante nel settore delle comunicazioni aveva ricevuto un avviso di accertamento per IVA relativa all’anno d’imposta 2009. Dopo un primo esito favorevole in Commissione Tributaria Provinciale, la Commissione Tributaria Regionale aveva riformato la decisione, accogliendo l’appello dell’Agenzia delle Entrate. La società, ritenendo la sentenza ingiusta, proponeva ricorso per cassazione. Tuttavia, un evento imprevisto e grave interveniva prima della discussione: il decesso dell’avvocato che rappresentava la società.

La Morte Difensore: Le Valutazioni della Suprema Corte

Il collegio, venuto a conoscenza della morte difensore, ha dovuto valutare come procedere. Sebbene in questa fase processuale un tale evento non provochi l’interruzione automatica del giudizio, la Corte ha sottolineato il suo potere di differire l’udienza per tutelare i diritti della parte coinvolta.

Garanzia del Diritto di Difesa

La decisione si fonda sul principio fondamentale del diritto di difesa. La morte del proprio legale rappresenta un evento sottratto alla disponibilità e al controllo della parte. Perseguire il giudizio senza consentire la nomina di un nuovo avvocato equivarrebbe a privare la società della sua rappresentanza tecnica, compromettendo irrimediabilmente la sua capacità di far valere le proprie ragioni. Di conseguenza, il rinvio della causa a nuovo ruolo è stato ritenuto lo strumento procedurale più idoneo per consentire alla ricorrente di individuare e nominare un nuovo difensore.

L’Impatto della Procedura Fallimentare

Un ulteriore elemento emerso durante l’udienza camerale è stato lo stato di fallimento in cui versava la società ricorrente. Questo ha portato la Corte a disporre che la comunicazione del rinvio fosse indirizzata non solo alla parte personalmente, ma anche alla curatela del fallimento. Questa accortezza garantisce che l’organo responsabile della gestione del patrimonio della società in liquidazione sia formalmente informato e possa attivarsi per nominare il nuovo legale, agendo nell’interesse della massa dei creditori.

Le Motivazioni della Decisione

La motivazione della Corte poggia su un consolidato orientamento giurisprudenziale (richiamato attraverso la citazione di Cass. n. 7751/2020), secondo cui, in caso di decesso dell’unico difensore, il giudice ha il potere-dovere di rinviare l’udienza. Questa facoltà viene meno solo se la parte era già stata informata dell’evento e, in un tempo congruo, non si era attivata per una nuova nomina. Nel caso specifico, non risultando che la società avesse già provveduto, il rinvio si è reso necessario per consentire l’effettiva individuazione di un nuovo difensore. La decisione bilancia l’esigenza di celerità del processo con la tutela irrinunciabile del diritto di difesa.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche del Provvedimento

L’ordinanza ribadisce un principio di civiltà giuridica: il processo non può procedere a scapito del diritto fondamentale alla difesa tecnica. Le implicazioni pratiche sono chiare: la parte che subisce la perdita del proprio legale ha diritto a un congruo lasso di tempo per riorganizzare la propria difesa. Inoltre, l’ordinanza evidenzia l’importanza di informare correttamente tutti i soggetti interessati, specialmente quando, come nel caso di un fallimento, la gestione degli interessi della società è passata a un organo specifico come la curatela.

Cosa accade se l’unico avvocato di una parte muore dopo il deposito del ricorso in Cassazione ma prima dell’udienza?
Sebbene il processo non si interrompa automaticamente, la Corte ha il potere di rinviare l’udienza per consentire alla parte di nominare un nuovo difensore, garantendo così il suo diritto alla difesa.

Il rinvio dell’udienza per morte del difensore è sempre concesso?
No, il rinvio potrebbe non essere concesso se risulta che la parte era già a conoscenza del decesso da tempo e non ha provveduto a nominare un nuovo legale in un periodo di tempo congruo.

Perché il provvedimento è stato comunicato anche alla curatela del fallimento della società?
Poiché la società ricorrente era stata sottoposta a procedura di fallimento, la Corte ha disposto la comunicazione anche alla curatela, in quanto è l’organo legalmente responsabile della gestione del patrimonio e degli affari della società in liquidazione, inclusa la nomina di un difensore.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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