Correzione Errore Materiale: Quando la Cassazione Interviene sull’Omessa Distrazione delle Spese
Una recente ordinanza della Corte di Cassazione fornisce un importante chiarimento sulla procedura di correzione errore materiale, specificando come un’omissione nella parte dispositiva di una sentenza possa essere rettificata. Questo intervento è fondamentale per garantire la completezza delle decisioni giudiziarie e la tutela dei diritti dei professionisti legali. Analizziamo insieme la vicenda e le conclusioni dei giudici.
Il Caso: Un’Omissione nella Sentenza
Il caso nasce da un ricorso presentato da una cittadina contro l’Agenzia delle Entrate e il Ministero dell’Istruzione. La Corte di Cassazione, con una precedente sentenza, aveva dato ragione alla ricorrente, condannando le amministrazioni al pagamento delle spese di lite. Tuttavia, la sentenza conteneva un’omissione: non disponeva la ‘distrazione delle spese’ in favore del legale della cittadina, il quale aveva dichiarato di averle anticipate per conto della sua cliente.
Di fronte a questa lacuna, il legale ha presentato un’istanza specifica alla Corte, chiedendo appunto la correzione della sentenza per inserire la clausola mancante. L’obiettivo era far sì che le spese liquidate venissero pagate direttamente a lui, in quanto anticipatario.
La Procedura di Correzione Errore Materiale
Il Codice di procedura civile, agli articoli 287 e 391-bis, prevede uno strumento agile per rimediare a sviste, omissioni o errori di calcolo che non alterano il contenuto sostanziale della decisione: la correzione errore materiale. Questo procedimento permette di emendare il provvedimento senza dover avviare un nuovo e più complesso grado di giudizio.
Nel caso specifico, la Corte ha dovuto stabilire se l’omessa pronuncia sulla richiesta di distrazione delle spese potesse essere qualificata come un mero errore materiale o se, invece, costituisse un vizio più grave. La giurisprudenza consolidata, citata nell’ordinanza, considera tale omissione un errore materiale emendabile con l’apposita procedura, poiché non si tratta di una domanda autonoma ma di una modalità di pagamento delle spese già liquidate.
Le Motivazioni della Corte di Cassazione
La Corte Suprema ha accolto il ricorso, ritenendo fondata la richiesta di correzione. I giudici hanno specificato che, secondo un orientamento pacifico, l’omissione della pronuncia sulla distrazione delle spese è un’omissione materiale che può essere sanata. Non si tratta di decidere su una nuova domanda, ma semplicemente di completare una statuizione già presa (quella sulla condanna alle spese).
Pertanto, la Corte ha ordinato di integrare il dispositivo della precedente sentenza. Dopo l’indicazione dell’importo delle spese liquidate (comprensivo di rimborso forfettario, C.A.P. ed I.V.A.), è stata aggiunta la frase: “con distrazione in favore dell’avv. [Omissis], dichiaratosi anticipatario”.
Un aspetto interessante riguarda le spese del procedimento di correzione. La Corte ha deciso per la loro integrale compensazione tra le parti, motivando tale scelta con la mancata opposizione da parte delle amministrazioni resistenti. Questo dimostra come, in assenza di contestazione, il procedimento si risolva in modo rapido e senza ulteriori oneri per le parti.
Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Decisione
L’ordinanza in esame ribadisce un principio procedurale di grande importanza pratica. Conferma che la procedura di correzione errore materiale è lo strumento corretto ed efficace per rimediare all’omessa pronuncia sulla distrazione delle spese, evitando al legale di dover intraprendere percorsi giudiziari più complessi per recuperare le somme anticipate. Questa decisione rafforza la tutela degli avvocati che agiscono come anticipatari e garantisce che le decisioni giudiziarie siano formalmente complete e immediatamente eseguibili in ogni loro parte, incluse le modalità di pagamento delle spese processuali.
L’omessa pronuncia sulla distrazione delle spese è un errore materiale?
Sì, la Corte di Cassazione conferma, sulla base di una giurisprudenza pacifica, che l’omissione di pronunciare la distrazione delle spese in favore dell’avvocato dichiaratosi anticipatario costituisce un errore materiale emendabile.
Come si corregge un errore materiale in una sentenza della Corte di Cassazione?
Si corregge attraverso un apposito ricorso basato sugli articoli 391-bis e 287 del codice di procedura civile, che avvia il procedimento per la correzione dell’errore materiale senza modificare la sostanza della decisione.
Perché le spese del procedimento di correzione sono state compensate?
Le spese sono state interamente compensate tra le parti perché i resistenti (le Amministrazioni pubbliche) non si sono opposte alla richiesta di correzione, giustificando così una decisione che non aggrava ulteriormente i costi per nessuna delle parti.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Civile Sez. 5 Num. 16428 Anno 2025
Civile Ord. Sez. 5 Num. 16428 Anno 2025
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME
Data pubblicazione: 18/06/2025
CORREZIONE ERRORE MATERIALE
ORDINANZA
sul ricorso iscritto al n. 7207/2023 R.G. proposto da: NOMECOGNOME rappresentata e difesa dall’avv. NOME COGNOME
-ricorrente –
contro
RAGIONE_SOCIALE, in persona del Direttore protempore;
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE,
-resistenti – per la correzione dell’errore materiale contenuto nella sentenza di questa Corte n. 6827 del 7.3.2023;
La Corte,
-all’esito della camera di consiglio del 4.2.2025;
-visto il ricorso ex artt. 391bis e 287 cod. proc. civ. depositato il 4.3.2023, con il quale si chiede la correzione dell’errore materiale contenuto nella sentenza di questa
Corte n. 6827/2023 del 7.3.2023, nella parte in cui ha omesso di pronunciare la distrazione delle spese in favore dell’avv. NOME COGNOME dichiaratosi anticipatario;
-esaminati gli atti;
-ritenuto di dover disporre la correzione dell’errore materiale in questione, con riferimento all’omissione suindicata, trattandosi, per giurisprudenza pacifica, di una omissione materiale emendabile con il procedimento per correzione di errore materiale, non potendosi qualificare la richiesta di distrazione come domanda autonoma (cfr. Cass. 17.5.2017, n. 12437);
-considerato, quanto alle spese del presente procedimento di correzione di errore materiale, che sussistono giustificati motivi per la loro integrale compensazione tra le parti, stante la mancata opposizione dei resistenti;
P.Q.M.
La Corte dispone la correzione dell’errore materiale contenuto nel dispositivo della sentenza di questa Corte suprema di cassazione n. 6827, pubblicata il 7.3.2023, nel senso che, con riferimento alla parte relativa alla condanna ed alla liquidazione delle spese di lite, vengano aggiunte, dopo le parole ‘ oltre 15% per rimborso spese generali, C.A.P. ed I.V.A ‘, le seguenti ulteriori parole: ‘con distrazione in favore dell’ avv. NOME COGNOME dichiaratosi anticipatario’.
Conferma nel resto la sentenza suddetta.
Così deciso in Roma, il 4 febbraio 2025.