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Calcolo termini impugnazione: la Cassazione chiarisce

La Corte di Cassazione ha annullato una decisione di merito che aveva erroneamente dichiarato inammissibile un appello per un solo giorno di ritardo. L’ordinanza chiarisce il corretto metodo di calcolo termini impugnazione in presenza della sospensione feriale, distinguendo tra computo ‘ex nominatione dierum’ per i termini mensili e ‘ex numeratione dierum’ per la sospensione, salvando così il ricorso del contribuente.

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Calcolo Termini Impugnazione: Errore di un Giorno, Appello Salvato dalla Cassazione

Il rispetto dei termini processuali è un pilastro del nostro sistema giuridico. Un ritardo, anche di un solo giorno, può compromettere irrimediabilmente il diritto di difesa. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha riaffermato un principio cruciale in materia di calcolo termini impugnazione, in particolare quando entra in gioco la sospensione feriale. La vicenda dimostra come un’errata interpretazione delle regole di computo possa portare a una declaratoria di inammissibilità, poi corretta dal giudice di legittimità.

I Fatti di Causa

Una società consortile si è vista dichiarare inammissibile il proprio appello dalla Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado. Il motivo? Tardività. Secondo i giudici di merito, l’atto era stato notificato un giorno dopo la scadenza del cosiddetto “termine lungo” di sei mesi previsto per le impugnazioni. La sentenza di primo grado era stata pubblicata il 20 maggio 2021 e, secondo la Corte territoriale, il termine ultimo per appellare, tenuto conto della sospensione feriale, scadeva il 20 dicembre 2021. L’appello, notificato il 21 dicembre 2021, era stato quindi considerato tardivo.

La Controversia sul Corretto Calcolo Termini Impugnazione

La società ha impugnato questa decisione dinanzi alla Corte di Cassazione, lamentando la violazione e falsa applicazione delle norme che regolano il computo dei termini. Il nodo della questione era semplice ma fondamentale: come si calcolano i sei mesi del termine lungo e come si aggiungono i giorni della sospensione feriale? La difesa della società sosteneva che il calcolo effettuato dalla Corte di merito fosse errato e che, applicando correttamente le regole, il termine scadesse proprio il 21 dicembre 2021, rendendo l’appello tempestivo.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, fornendo una lezione di chiarezza sul calcolo termini impugnazione. I giudici hanno ribadito principi consolidati, ma evidentemente non sempre applicati correttamente.

La Distinzione tra Ex Nominatione ed Ex Numeratione Dierum

Il punto centrale della decisione risiede nella distinzione tra due metodi di calcolo:
1. Termini a mesi o anni (come i 6 mesi per l’appello): Si calcolano ex nominatione dierum. Ciò significa che il termine scade nel giorno del mese corrispondente a quello iniziale (art. 155, co. 2, c.p.c. e art. 2963, co. 4, c.c.). Non si contano i giorni effettivi, ma si va di mese in mese.
2. Termini a giorni (come la sospensione feriale): Si calcolano ex numeratione dierum, contando cioè ogni singolo giorno.

L’Applicazione Pratica al Caso Concreto

Seguendo questi principi, la Cassazione ha ricostruito il calcolo corretto:
* Data di partenza: Pubblicazione della sentenza di primo grado il 20/05/2021.
Scadenza del termine di sei mesi: Applicando il criterio ex nominatione dierum*, i sei mesi scadevano il 20/11/2021.
Aggiunta della sospensione feriale: Al termine così calcolato, si devono aggiungere i giorni di sospensione feriale (dal 1° al 31 agosto 2021, quindi 31 giorni). Questo calcolo va fatto ex numeratione dierum*.
* Data finale: Partendo dal 20/11/2021 e aggiungendo 31 giorni, si arriva esattamente al 21/12/2021.

Di conseguenza, l’appello notificato in quella data era perfettamente tempestivo. La Corte di merito aveva commesso un errore ritenendo che il termine scadesse il giorno precedente.

Le Conclusioni

L’ordinanza ha cassato con rinvio la sentenza impugnata. La causa dovrà essere riesaminata nel merito dalla Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado, in diversa composizione. Questa decisione è un monito fondamentale sull’importanza della precisione nel calcolo termini impugnazione. Ribadisce che il computo dei termini mensili segue una logica diversa da quello dei termini giornalieri e che la sospensione feriale va aggiunta solo dopo aver calcolato la scadenza nominale del termine principale. Una vittoria per il contribuente che riafferma il diritto a un giudizio nel merito, non precluso da un errore di calcolo di un solo, ma decisivo, giorno.

Come si calcola un termine di impugnazione espresso in mesi, come quello di sei mesi?
Si calcola secondo il criterio ‘ex nominatione dierum’, ovvero scade nel giorno del mese corrispondente a quello in cui il termine ha iniziato a decorrere, indipendentemente dal numero di giorni di cui è composto ogni mese.

In che modo la sospensione feriale dei termini (1-31 agosto) incide sul calcolo della scadenza?
I giorni del periodo di sospensione feriale (nel caso specifico, 31 giorni) devono essere aggiunti alla data di scadenza del termine principale. Questo conteggio aggiuntivo va effettuato ‘ex numeratione dierum’, cioè contando i singoli giorni.

Qual era la data di scadenza corretta per l’appello secondo la Corte di Cassazione?
La data di scadenza corretta era il 21 dicembre 2021. Il calcolo si effettua partendo dalla pubblicazione della sentenza (20/05/2021), aggiungendo sei mesi (scadenza al 20/11/2021) e sommando infine i 31 giorni della sospensione feriale, arrivando così al 21/12/2021.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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