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Tutela diritto d’autore: opera d’ingegno e marchi

La Cassazione conferma la condanna per violazione della tutela del diritto d’autore. La Corte chiarisce che la protezione di un’opera d’ingegno, come un cubo-puzzle o personaggi di fantasia, è indipendente dalla registrazione di marchi o brevetti, respingendo il ricorso dell’imputata.

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Pubblicato il 26 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Tutela del Diritto d’Autore: Indipendente da Marchi e Brevetti

La recente sentenza della Corte di Cassazione n. 27641/2025 offre un’importante lezione sulla tutela del diritto d’autore, chiarendo un principio fondamentale: la protezione di un’opera d’ingegno è del tutto autonoma e distinta da quella offerta da marchi o brevetti. Questo caso, riguardante la vendita di cubi-puzzle e adesivi per bambini, dimostra come la creatività sia tutelata in sé, a prescindere da altre forme di registrazione della proprietà intellettuale.

I Fatti di Causa

Il caso ha origine dalla condanna di una commerciante, titolare di una ditta individuale, per aver riprodotto e messo in vendita 21 cubi-puzzle e oltre 63.000 adesivi raffiguranti noti personaggi di fantasia di una celebre casa di produzione. La condanna, emessa in primo grado dal Tribunale e confermata dalla Corte d’Appello, si basava sulla violazione dell’art. 171 della legge sul diritto d’autore (L. 633/1941).

L’imputata ha presentato ricorso in Cassazione, basandolo su due motivi principali:
1. L’assenza di protezione per i prodotti in questione: per il cubo-puzzle, sosteneva che la giurisprudenza europea ne avesse negato la tutela come marchio; per gli adesivi, contestava la prova della loro fedele riproduzione.
2. L’errata mancata applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, prevista dall’art. 131-bis del codice penale.

La Decisione della Suprema Corte

La Corte di Cassazione ha rigettato integralmente il ricorso, ritenendolo infondato in ogni sua parte. La sentenza ha confermato la condanna e ha ribadito con forza la netta distinzione tra i diversi istituti di protezione della proprietà intellettuale, offrendo chiarimenti cruciali sulla portata della tutela del diritto d’autore.

Le Motivazioni

Il cuore della decisione risiede nella distinzione tra la tutela del marchio e quella del diritto d’autore. I giudici hanno spiegato che la legge 633/1941 protegge l’opera d’ingegno in quanto tale, ossia come espressione della creatività e paternità dell’autore, e i diritti economici che ne derivano. Questa protezione è indipendente da qualsiasi formalità, come la registrazione di un marchio o il deposito di un brevetto.

Diritto d’Autore vs. Marchio: Un’Autonomia Fondamentale

La difesa dell’imputata, citando una sentenza del Tribunale UE che aveva annullato la registrazione del marchio tridimensionale del cubo-puzzle, è stata giudicata inconferente. La Cassazione ha chiarito che la negata tutela come marchio non esclude affatto la protezione come opera d’ingegno. Anzi, la Corte ha evidenziato come lo stesso cubo fosse stato riconosciuto meritevole di protezione come opera di design industriale in un altro procedimento cautelare. La tutela penale, quindi, non è condizionata dall’esistenza di un marchio, ma si fonda unicamente sul carattere creativo dell’opera riprodotta illecitamente.

La Prova della Contraffazione e la Tenuità del Fatto

Anche gli altri motivi di ricorso sono stati respinti. Per quanto riguarda gli adesivi, la Corte ha ritenuto sufficiente e non contestata la testimonianza dell’agente che aveva accertato la fedele riproduzione dei personaggi protetti. La censura dell’imputata è stata quindi definita generica.

Infine, è stata negata l’applicazione dell’art. 131-bis c.p. sulla particolare tenuità del fatto. La Corte territoriale aveva già correttamente evidenziato che il numero considerevole di prodotti contraffatti (oltre 63.000 adesivi) era incompatibile con la nozione di “tenuità” dell’offesa. La Cassazione ha confermato questa valutazione, sottolineando che l’imputata non aveva fornito prove adeguate a sostegno della sua richiesta.

Conclusioni

Questa sentenza è un monito importante per tutti gli operatori del mercato. La tutela del diritto d’autore è ampia e prescinde dalle registrazioni formali di marchi o brevetti. Un’opera creativa, sia essa un personaggio di fantasia, un design industriale o un’altra forma di espressione, è protetta dalla legge fin dalla sua creazione. Confondere i piani di tutela può portare a gravi conseguenze penali. La decisione ribadisce che il valore protetto è la creatività stessa, e la sua riproduzione non autorizzata costituisce un reato, anche quando l’oggetto non è coperto da un marchio registrato.

La protezione del diritto d’autore su un’opera dipende dalla sua registrazione come marchio o brevetto?
No. La Corte di Cassazione ha chiarito che la tutela penale prevista dalla legge sul diritto d’autore è completamente autonoma e indipendente dalla protezione offerta da marchi o brevetti. Si protegge l’opera di ingegno come frutto della capacità creativa.

Un oggetto di design come un cubo-puzzle può essere considerato un’opera d’ingegno protetta dal diritto d’autore?
Sì. Secondo la sentenza, un oggetto come il cubo-puzzle può essere tutelato come opera d’ingegno o di design industriale ai sensi della legge sul diritto d’autore, anche se la sua registrazione come marchio tridimensionale è stata negata a livello europeo.

Quando è possibile invocare la non punibilità per “particolare tenuità del fatto” in casi di contraffazione?
Non è possibile quando il numero di prodotti contraffatti è considerevole. La Corte ha stabilito che la vendita di decine di migliaia di articoli illeciti (in questo caso oltre 63.000 stickers) è un elemento che, di per sé, esclude la particolare tenuità del fatto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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