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Tenuità del fatto: quando non si applica? La Cassazione

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 3556/2024, ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato condannato per un reato relativo alla normativa sulle armi. L’imputato chiedeva l’applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto. La Corte ha confermato la decisione del giudice di merito, ritenendo adeguata la motivazione che escludeva il beneficio in ragione della pluralità e della pericolosità degli oggetti sequestrati, elementi considerati decisivi per negare la lieve entità dell’offesa.

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Pubblicato il 27 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Tenuità del Fatto: la Pericolosità degli Oggetti Esclude la Non Punibilità

La recente ordinanza della Corte di Cassazione chiarisce i confini applicativi della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, sancita dall’articolo 131-bis del codice penale. In un caso riguardante un reato previsto dalla normativa sulle armi, i giudici supremi hanno confermato che la valutazione della lieve entità dell’offesa non può prescindere dalla natura e pericolosità degli oggetti coinvolti.

Il Caso: Condanna per Reato sulla Normativa Armi

Un individuo era stato condannato dal Tribunale, in composizione monocratica, alla pena di duemila euro di ammenda per la violazione dell’art. 4 della legge n. 110/1975. Oltre alla pena pecuniaria, il giudice aveva disposto il pagamento delle spese processuali e la confisca e distruzione di quanto sequestrato. La condanna riguardava quindi un reato connesso al porto di oggetti atti ad offendere.

Il Ricorso e la questione della tenuità del fatto

L’imputato, tramite il suo difensore, ha presentato ricorso per cassazione, lamentando l’erronea applicazione e la mancanza di motivazione riguardo al mancato riconoscimento della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto. Secondo la difesa, le circostanze del reato avrebbero dovuto condurre il giudice a considerare l’offesa come minima e, di conseguenza, a non applicare alcuna sanzione penale.

Le Motivazioni della Cassazione sulla tenuità del fatto

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, ritenendolo una semplice riproposizione di argomenti già adeguatamente esaminati dal giudice di merito. Il punto centrale della decisione risiede nella validità della motivazione fornita dal Tribunale per escludere l’applicazione dell’art. 131-bis c.p.

La Corte ha ribadito un principio fondamentale: per escludere la non punibilità, è sufficiente che manchi anche solo uno dei presupposti richiesti dalla norma (lieve entità dell’offesa, non abitualità del comportamento). Nel caso di specie, il Tribunale aveva fondato la sua decisione sulla “pluralità e pericolosità degli oggetti rinvenuti”.

Secondo la Cassazione, questa motivazione è da considerarsi adeguata, esaustiva e priva di vizi logici. La pericolosità intrinseca degli oggetti e il fatto che fossero molteplici sono stati ritenuti elementi decisivi che impediscono di qualificare il fatto come di “particolare tenuità”. La sentenza impugnata, pertanto, è stata considerata immune da qualsiasi censura in sede di legittimità.

Le Conclusioni: Criteri Rigorosi per la Non Punibilità

L’ordinanza in esame rafforza l’orientamento secondo cui la valutazione della tenuità del fatto non è un automatismo, ma un giudizio complesso che deve tenere conto di tutti gli indici della condotta e dell’offesa. La pericolosità concreta, desumibile dalla natura e dal numero degli strumenti del reato, è un fattore che può legittimamente portare il giudice a escludere il beneficio della non punibilità.

La declaratoria di inammissibilità ha comportato, come previsto dall’art. 616 del codice di procedura penale, la condanna del ricorrente non solo al pagamento delle spese processuali, ma anche al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, a conferma della severità con cui l’ordinamento sanziona i ricorsi infondati.

Quando un giudice può rifiutare di applicare la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto?
Un giudice può escludere l’applicazione dell’art. 131-bis c.p. quando ritiene che manchi anche solo uno dei presupposti richiesti dalla legge. In questo caso specifico, la pluralità e la pericolosità degli oggetti sequestrati sono state considerate elementi decisivi per negare la lieve entità dell’offesa.

Perché il ricorso in Cassazione è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché la Corte ha ritenuto che le argomentazioni della difesa fossero una semplice ripetizione di censure già correttamente valutate e respinte dal giudice di merito, senza sollevare nuove questioni di diritto meritevoli di esame.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile in Cassazione?
A seguito della dichiarazione di inammissibilità, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma, determinata in tremila euro, in favore della Cassa delle ammende, come previsto dal codice di procedura penale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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