La Particolare Tenuità del Fatto nella Guida in Stato di Ebbrezza: Analisi di un’Ordinanza della Cassazione
Recentemente, la Corte di Cassazione si è pronunciata su un caso di guida in stato di ebbrezza, confermando un’assoluzione basata sulla tenuità del fatto. Questa decisione ribadisce l’importanza della valutazione complessiva della condotta dell’imputato, andando oltre il mero dato numerico del tasso alcolemico. L’ordinanza n. 6650/2024 offre spunti fondamentali per comprendere i limiti dell’applicabilità di questa causa di non punibilità.
I Fatti di Causa
Un automobilista veniva fermato durante un ordinario controllo stradale e sottoposto all’alcoltest, risultando con un tasso alcolemico lievemente superiore alla soglia di rilevanza penale (fascia b) dell’art. 186 del Codice della Strada). Il Tribunale di Asti, in primo grado, lo assolveva per la particolare tenuità del fatto. Il giudice motivava la sua decisione evidenziando una serie di circostanze specifiche: il lieve scostamento dal limite di legge, l’assenza di passeggeri a bordo del veicolo, la mancata causazione di incidenti stradali e il fatto che il controllo fosse avvenuto in un contesto di normale pattugliamento, senza che l’automobilista avesse destato sospetti per una guida anomala.
Contro questa sentenza, il Procuratore della Repubblica proponeva ricorso per cassazione, ritenendo errata l’applicazione dell’istituto.
La Decisione della Corte e la tenuità del fatto
La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso del Procuratore inammissibile. Secondo i giudici supremi, il ricorso non mirava a contestare un errore di diritto, ma piuttosto a criticare la valutazione discrezionale compiuta dal giudice di merito, un’operazione preclusa in sede di legittimità.
La Corte ha stabilito che la valutazione sulla tenuità del fatto è di competenza del giudice che analizza il caso concreto e, se la sua motivazione è logica, coerente e priva di vizi manifesti, non può essere messa in discussione dalla Cassazione. In sostanza, il Procuratore esprimeva un mero dissenso rispetto a una decisione ben ponderata e giustificata.
Le Motivazioni
Il cuore della decisione risiede nella validità degli elementi utilizzati dal Tribunale per fondare il suo giudizio. La Cassazione ha ritenuto che la motivazione dell’assoluzione fosse “congruamente giustificata” e basata su elementi fattuali certamente utilizzabili. Il giudice di primo grado aveva correttamente valorizzato:
1. Le modalità della condotta: il superamento del tasso alcolemico era minimo.
2. L’assenza di pericolo concreto: la guida non era stata incerta o pericolosa, non c’erano passeggeri a bordo e non si erano verificati sinistri.
3. Il contesto del controllo: l’accertamento era scaturito da un controllo di routine e non da una segnalazione o da una manovra sospetta.
Questa argomentazione, secondo la Corte, è risultata scevra da contraddizioni o manifeste illogicità, nonché coerente con i principi di diritto già affermati dalla giurisprudenza in materia. La decisione del Tribunale non è stata, quindi, un atto arbitrario, ma il risultato di un’attenta ponderazione di tutti gli indici previsti dalla legge per valutare la gravità del fatto nel suo complesso.
Le Conclusioni
L’ordinanza in esame consolida un importante principio: la condanna per guida in stato di ebbrezza non è un automatismo che scatta al solo superamento della soglia legale. Il giudice ha il dovere di analizzare l’intero contesto e può, con una motivazione adeguata, escludere la punibilità quando il fatto risulti di particolare tenuità. Questa pronuncia riafferma la centralità della discrezionalità del giudice di merito e il principio di proporzionalità della sanzione penale, evitando che condotte di minima offensività portino a conseguenze sproporzionate per il cittadino.
Una persona può essere assolta per guida in stato di ebbrezza anche se il suo tasso alcolemico supera il limite di legge?
Sì, è possibile ottenere un’assoluzione per “particolare tenuità del fatto” se la violazione è considerata complessivamente di minima gravità, come stabilito in questa ordinanza.
Quali fattori considera il giudice per applicare la particolare tenuità del fatto alla guida in ebbrezza?
Il giudice valuta diversi elementi, tra cui l’entità del superamento del tasso alcolemico, le modalità di guida, l’assenza di passeggeri a bordo, la mancata provocazione di incidenti e le circostanze del controllo di polizia.
Il Pubblico Ministero può fare ricorso in Cassazione se non è d’accordo con l’assoluzione per tenuità del fatto decisa da un giudice?
No, se il ricorso si limita a contestare la valutazione discrezionale del giudice senza evidenziare errori di diritto o vizi logici nella motivazione. La Cassazione ha dichiarato un ricorso di questo tipo inammissibile, in quanto il suo ruolo non è quello di riesaminare i fatti.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 6650 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 6650 Anno 2024
Presidente: COGNOMEME NOME
Relatore: COGNOMEME NOME
Data Udienza: 17/01/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE TRIBUNALE DI ASTI nel procedimento a carico di:
COGNOME NOME NOME a ALBA il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 13/03/2023 del TRIBUNALE di ASTI
dato avviso alle parti;
svolta la relazione dal Consigliere NOME COGNOMEME;
OSSERVA
Rilevato che il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Asti ha ricorso per cassazione avverso la sentenza del Tribunale cittadino, con COGNOMEME NOME NOME stato assolto dal reato di cui all’art. 186, comma 2 lett sexies, codice strada (in Carmagnola il 15/3/2022), perché non punibil particolare tenuità del fatto, avendo il giudice valorizzato a tal fine il liev dalla soglia di rilevanza penale della condotta; l’assenza di passeggeri sul mancata causazione di incidenti e il fatto che l’accertamento era stato eff corso di ordinaria attività di controllo e non perché gli operanti fossero stat dalle modalità di guida;
ritenuto che il ricorso è inammissibile ai sensi dell’art. 606, comma 3, pen., perché il ricorrente ha inteso formulare un dissenso rispetto a una v discrezionale che, tuttavia, risulta congruamente giustificata dal giudice, con elementi fattuali certamente utilizzabili (modalità della condotta) argomentare scevro da contraddizioni o manifeste illogicità, oltre che coere principi di diritto formulati nella materia (Sez. U, n. 13681 del 25/2/2016, Tushaj, Rv. 266590-01; sez. 7, n. 10481 del 19/1/2022, Rv. 283044-01; sez. 4, n. 36 15/9/2021, Carrusci, Rv. 281922-01);
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso.
Deciso il 17 gennaio 2024