LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Tenuità del fatto evasione: la Cassazione decide

Una persona agli arresti domiciliari si allontanava da casa con un’ora e venti di anticipo rispetto all’orario autorizzato per partecipare a un funerale. La Corte di Cassazione ha annullato la condanna per evasione, stabilendo che la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.) non può essere esclusa sulla base di motivazioni generiche come ‘l’allarme sociale’. È necessaria una valutazione concreta di tutte le circostanze specifiche del caso, secondo i criteri dell’art. 133 c.p., che la Corte d’appello aveva omesso.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 28 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Tenuità del Fatto Evasione: Quando la Violazione degli Arresti Domiciliari non è Punibile

La recente sentenza della Corte di Cassazione n. 21300/2025 offre un’importante chiave di lettura sul tema della tenuità del fatto evasione. Il caso analizzato riguarda una persona agli arresti domiciliari che si è allontanata dalla propria abitazione prima dell’orario consentito. La Suprema Corte, accogliendo il ricorso, ha stabilito che la non punibilità per particolare tenuità del fatto non può essere negata con motivazioni generiche e astratte, ma richiede un’analisi approfondita delle circostanze concrete. Questo principio rafforza la necessità per i giudici di merito di valutare ogni singolo caso nella sua specificità.

Il Caso: Un’Uscita Anticipata dagli Arresti Domiciliari

I fatti alla base della sentenza vedono come protagonista una persona ristretta in regime di arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Questa persona aveva ottenuto l’autorizzazione a partecipare ai funerali della suocera. Tuttavia, si allontanava dalla sua abitazione con un’ora e venti minuti di anticipo rispetto all’orario stabilito dal provvedimento del giudice.

Sia in primo grado che in appello, veniva condannata per il reato di evasione ai sensi dell’art. 385 del codice penale. La Corte d’appello, in particolare, aveva negato l’applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.), giustificando la decisione sulla base del ‘rilevante allarme sociale’ della condotta e della ‘mancanza di qualsiasi rispetto per le prescrizioni delle Autorità’.

La Valutazione sulla Tenuità del Fatto Evasione

Il difensore dell’imputato ha presentato ricorso per cassazione, contestando proprio la mancata applicazione dell’art. 131-bis c.p. La difesa ha sostenuto che la Corte d’appello avesse errato nel non considerare la specificità del caso, limitandosi a una formula di stile che, di fatto, renderebbe inapplicabile la causa di non punibilità a qualsiasi ipotesi di evasione.

La questione giuridica centrale è, quindi, se la violazione degli arresti domiciliari, anche se per un periodo di tempo limitato e con una giustificazione plausibile (la partecipazione a un funerale), possa essere considerata di ‘particolare tenuità’ e, di conseguenza, non punibile. La Cassazione è stata chiamata a verificare se la motivazione della Corte d’appello fosse sufficiente e logicamente coerente.

Le Motivazioni della Cassazione

La Suprema Corte ha ritenuto il ricorso fondato, annullando la sentenza impugnata. Il ragionamento dei giudici di legittimità è netto: la motivazione della Corte d’appello è ‘apparente e manifesta illogicità’. Affermare che la violazione degli obblighi fiduciari legati agli arresti domiciliari sia di per sé ostativa all’applicazione della tenuità del fatto è un errore. Tale approccio svuoterebbe di significato la norma, poiché ogni evasione implica, per sua natura, una violazione di tali obblighi.

La Corte ha ribadito un principio consolidato, richiamando anche una sentenza delle Sezioni Unite (Tushaj, n. 13681/2016): il giudice deve compiere una valutazione complessa e congiunta di tutti gli elementi rilevanti. Per decidere sulla tenuità del fatto evasione, è necessario considerare le peculiarità della fattispecie concreta, utilizzando i parametri indicati dall’art. 133 del codice penale:

* Modalità della condotta: Come si è svolta l’azione? Nel caso di specie, l’allontanamento era limitato nel tempo e finalizzato a un evento specifico per cui era già stata concessa un’autorizzazione.
* Grado di colpevolezza: Qual è l’intensità dell’intenzione criminale?
* Entità del danno o del pericolo: Che conseguenze concrete ha provocato la condotta?

La Corte d’appello aveva omesso completamente questa analisi, basando la sua decisione su una clausola generica (‘rilevante allarme sociale’) senza spiegare perché, nel caso specifico, tale allarme fosse effettivamente sorto. La Cassazione ha quindi rinviato il caso alla Corte d’appello per una nuova valutazione che tenga conto di questi principi.

Conclusioni

La sentenza in commento rappresenta un importante monito per i giudici di merito. La causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto non può essere esclusa attraverso formule apodittiche o presunzioni assolute. Anche in un reato come l’evasione, che lede l’autorità delle decisioni giudiziarie, è indispensabile un esame concreto e dettagliato del singolo episodio. La decisione rafforza la funzione dell’istituto previsto dall’art. 131-bis c.p., volto a evitare la sanzione penale per fatti che, pur costituendo reato, risultano marginali e privi di una reale offensività. Sarà ora compito della Corte d’appello, in sede di rinvio, valutare se l’anticipo di un’ora e venti per recarsi a un funerale possa, alla luce di tutti gli indicatori, essere considerato un fatto di particolare tenuità.

Perché la Corte di Cassazione ha annullato la condanna per evasione?
La Corte ha annullato la condanna perché la Corte d’appello aveva escluso l’applicabilità della ‘particolare tenuità del fatto’ con una motivazione generica, illogica e apparente, senza effettuare una valutazione concreta delle specifiche circostanze del caso.

La violazione degli arresti domiciliari esclude sempre la non punibilità per tenuità del fatto?
No. Secondo la Cassazione, non si può presumere in automatico che ogni violazione degli arresti domiciliari sia ostativa alla non punibilità. Il giudice deve sempre valutare la fattispecie concreta per determinare se l’offesa sia di particolare tenuità.

Quali criteri deve usare il giudice per valutare la tenuità del fatto in un caso di evasione?
Il giudice deve compiere una valutazione complessiva basata sui parametri dell’art. 133 del codice penale, analizzando in particolare le modalità della condotta (es. durata e motivo dell’allontanamento), il grado di colpevolezza e l’entità del danno o del pericolo concretamente causato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati