LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Tenuità del fatto: esclusa se si evade per spacciare

La Corte di Cassazione ha confermato la condanna per evasione e spaccio di un soggetto agli arresti domiciliari, trovato fuori casa con cocaina e una cospicua somma di denaro. È stata esclusa l’applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, poiché l’evasione era finalizzata a commettere un altro reato, dimostrando una maggiore gravità della condotta complessiva.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 27 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Tenuità del Fatto: Inapplicabile se si Evade per Commettere un Altro Reato

La recente ordinanza della Corte di Cassazione affronta un caso emblematico che chiarisce i limiti di applicazione della tenuità del fatto. Può un’evasione dagli arresti domiciliari essere considerata un reato di lieve entità se, nel contempo, l’imputato si prepara a commettere un altro delitto, come lo spaccio di stupefacenti? La risposta dei giudici è stata un netto no, confermando la condanna e delineando importanti principi sulla valutazione complessiva della condotta criminale.

I fatti di causa

Il caso riguarda un individuo, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, che veniva fermato dalle forze dell’ordine al di fuori della sua abitazione. Durante il controllo, l’uomo veniva trovato in possesso di cinque involucri di cocaina e di una considerevole somma di denaro, pari a 1.400 euro. Una successiva perquisizione nella sua stanza portava al rinvenimento di un bilancino di precisione e di altro materiale per il confezionamento, identico a quello degli involucri sequestrati.

Sia il Tribunale di primo grado che la Corte d’Appello lo avevano condannato per i reati di evasione (art. 385 c.p.) e di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio (art. 73, comma 5, d.P.R. 309/90). La difesa ha quindi proposto ricorso in Cassazione, basandosi su due motivi principali: il mancato riconoscimento della tenuità del fatto per l’evasione e l’errata qualificazione della detenzione di droga, sostenendo fosse per uso personale.

La valutazione della Cassazione sulla tenuità del fatto

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso manifestamente infondato, respingendo entrambe le argomentazioni difensive. Per quanto riguarda il primo motivo, relativo alla tenuità del fatto, i giudici hanno sottolineato come la valutazione richiesta dall’art. 131-bis c.p. debba essere complessa e congiunta, tenendo conto di tutte le peculiarità del caso concreto.

Nel caso specifico, l’imputato non si era limitato a violare gli arresti domiciliari. Lo aveva fatto portando con sé droga e denaro, elementi che, secondo la Corte, non solo smentivano la sua giustificazione (recuperare una bicicletta), ma confermavano una “connotazione negativa della condotta”. L’evasione, quindi, non era un fatto isolato e di lieve entità, ma un atto strumentale alla commissione di un altro reato. Questa circostanza ha aggravato la valutazione complessiva del comportamento, rendendo impossibile applicare la causa di non punibilità.

La detenzione di stupefacenti: uso personale o spaccio?

Anche il secondo motivo di ricorso è stato respinto. La tesi della difesa, secondo cui la droga fosse destinata all’uso personale, è stata smontata dagli elementi probatori. La Corte ha evidenziato come il possesso di cinque dosi già confezionate, unito alla somma di 1.400 euro e al ritrovamento di un bilancino di precisione in casa, costituisse un quadro indiziario grave, preciso e concordante a favore dell’ipotesi dello spaccio.

Era illogico, secondo i giudici, pensare che una persona appena uscita di casa con quella quantità di droga e denaro fosse alla ricerca di stupefacenti per sé. Al contrario, tutti gli elementi indicavano che avesse violato gli obblighi della detenzione domiciliare proprio per cedere a terzi la sostanza.

Le motivazioni

Le motivazioni della Corte si fondano su un principio cardine: la valutazione della condotta dell’imputato non può essere frammentata, ma deve essere globale. Per stabilire se un fatto è di “particolare tenuità”, non si può considerare l’evasione in astratto, ma bisogna analizzare il contesto in cui è avvenuta. La contemporanea commissione di un altro reato, in questo caso lo spaccio, dimostra un grado di colpevolezza e una pericolosità sociale che sono incompatibili con la lieve entità richiesta dalla norma. La decisione ribadisce la giurisprudenza consolidata secondo cui la valutazione ex art. 131-bis c.p. deve considerare le modalità della condotta, il grado di colpevolezza e l’entità del danno o del pericolo, come stabilito anche dalle Sezioni Unite.

Le conclusioni

L’ordinanza in esame offre un’importante lezione pratica: la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto non è un automatismo, ma il risultato di un’attenta ponderazione di tutti gli aspetti del caso. Quando un reato viene commesso in stretta connessione con un altro, la condotta complessiva assume una gravità maggiore che impedisce l’applicazione di questo istituto premiale. La decisione rafforza l’idea che il comportamento dell’imputato debba essere giudicato nella sua interezza per una corretta applicazione della legge penale.

È possibile applicare la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto al reato di evasione?
In linea generale sì, ma la sua applicabilità dipende dalle circostanze concrete. La sentenza chiarisce che non è applicabile se l’evasione è strettamente collegata e finalizzata alla commissione di un altro reato, poiché ciò denota una maggiore gravità della condotta complessiva.

Perché la Corte ha escluso la tenuità del fatto nel caso specifico?
La Corte l’ha esclusa perché l’imputato, evadendo dagli arresti domiciliari, portava con sé cinque involucri di cocaina e una rilevante somma di denaro. Questa circostanza ha dimostrato che la violazione non era un fatto isolato di lieve entità, ma un’azione finalizzata a commettere il reato di spaccio, connotando negativamente l’intera condotta.

Quali elementi hanno convinto i giudici che la droga non fosse per uso personale ma per lo spaccio?
Gli elementi decisivi sono stati il possesso di cinque involucri di cocaina già confezionati, la somma di 1.400 euro in contanti, il rinvenimento di un bilancino di precisione e di materiale per il confezionamento identico a quello utilizzato per le dosi sequestrate. L’insieme di questi indizi è stato ritenuto incompatibile con l’ipotesi dell’uso personale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati