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Specificità del ricorso: Cassazione su inammissibilità

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso avverso una sentenza di condanna della Corte d’Appello. La decisione si fonda sulla mancanza di specificità dei motivi di ricorso, sia riguardo la contestazione dell’elemento soggettivo del reato, sia per la richiesta di concessione delle attenuanti generiche. La Corte ha ribadito che un appello non può essere una mera riproposizione di argomenti già vagliati, ma deve confrontarsi puntualmente con le motivazioni della sentenza impugnata. La valutazione della specificità del ricorso è stata decisiva per l’esito del giudizio.

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Pubblicato il 18 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Specificità del Ricorso: Quando un Appello in Cassazione Viene Rifiutato

L’esito di un processo non dipende solo dalla fondatezza delle proprie ragioni, ma anche dal rigore con cui vengono presentate nelle sedi opportune. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ci ricorda l’importanza cruciale della specificità del ricorso, un principio cardine del nostro sistema processuale penale. Quando i motivi di appello sono generici o meramente ripetitivi, il rischio è quello di vedersi chiudere le porte della giustizia con una declaratoria di inammissibilità, prima ancora che il caso venga discusso nel merito. Analizziamo insieme una decisione che illustra perfettamente questa dinamica.

I Fatti del Caso

Un imputato, a seguito di una condanna emessa dalla Corte d’Appello, ha presentato ricorso per Cassazione. I suoi motivi di doglianza erano principalmente due:

1. Una presunta violazione di legge (art. 648 c.p.) in merito alla prova dell’elemento soggettivo del reato, ovvero la consapevolezza della provenienza illecita dei beni.
2. Il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche, che avrebbe comportato una riduzione della pena.

L’appellante sosteneva che la sua colpevolezza non fosse stata adeguatamente provata e che, in ogni caso, meritasse un trattamento sanzionatorio più mite.

La Decisione della Corte e la Specificità del Ricorso

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile in toto, senza entrare nel merito delle questioni sollevate. La decisione si è incentrata esclusivamente su un vizio di forma, ovvero la violazione dell’art. 581 del codice di procedura penale, che impone la specificità del ricorso. Secondo i giudici, i motivi presentati dall’imputato erano privi dei necessari requisiti di chiarezza, precisione e correlazione con la sentenza impugnata.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha spiegato dettagliatamente perché ciascun motivo di ricorso fosse inammissibile.

Per quanto riguarda il primo punto, relativo alla prova della colpevolezza, i giudici hanno osservato che il ricorso si limitava a riproporre le stesse argomentazioni difensive già ampiamente esaminate e respinte con motivazioni logiche e giuridicamente corrette dalla Corte d’Appello. Un ricorso per Cassazione non può essere una semplice fotocopia dell’appello, ma deve instaurare un dialogo critico con la decisione impugnata, evidenziandone specifici vizi logici o errori di diritto. In questo caso, mancava totalmente questa correlazione.

Anche il secondo motivo, sul diniego delle attenuanti generiche, è stato ritenuto manifestamente infondato e non specifico. La Cassazione ha ribadito un principio consolidato: per negare le attenuanti, non è necessario che il giudice analizzi ogni singolo elemento favorevole o sfavorevole. È sufficiente che la sua decisione sia supportata da un riferimento congruo a elementi negativi ritenuti decisivi. Nel caso di specie, la Corte d’Appello aveva correttamente basato il suo diniego sulla “negativa capacità a delinquere” dell’imputato, desunta dal suo curriculum criminale, ritenendo tale elemento preponderante rispetto a eventuali aspetti positivi non specificati.

Conclusioni

Questa ordinanza è un monito fondamentale per chi opera nel diritto: la forma è sostanza. La redazione di un atto di impugnazione richiede una tecnica rigorosa e una profonda comprensione della decisione che si intende contestare. La specificità del ricorso non è un mero cavillo burocratico, ma un requisito essenziale per garantire che il dialogo tra le parti e il giudice sia costruttivo e focalizzato sui reali punti di dissenso. Un ricorso generico, che non si confronta con le argomentazioni del giudice precedente, è destinato a essere dichiarato inammissibile, con la conseguenza di precludere all’imputato ogni possibilità di far valere le proprie ragioni e la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

Perché un ricorso può essere dichiarato inammissibile per mancanza di specificità?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile per mancanza di specificità quando i motivi non sono esposti in modo chiaro e preciso, ma si limitano a essere generici o a riproporre le stesse argomentazioni già respinte nei gradi di giudizio precedenti, senza confrontarsi criticamente con le ragioni della decisione impugnata.

È sufficiente il curriculum criminale per negare le attenuanti generiche?
Sì, secondo la Corte, per motivare il diniego delle attenuanti generiche è sufficiente fare riferimento a elementi negativi ritenuti decisivi, come la negativa capacità a delinquere desunta dal curriculum criminale, senza la necessità di analizzare tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli.

Cosa significa che i motivi di ricorso devono essere in “correlazione” con la decisione impugnata?
Significa che i motivi del ricorso non possono ignorare le argomentazioni sviluppate dal giudice nella sentenza che si sta impugnando. Devono affrontare e contestare specificamente le ragioni esplicitate in quella decisione, altrimenti mancano di pertinenza e vengono considerati non specifici.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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