LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Spaccio di lieve entità: i criteri di esclusione

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi di due soggetti condannati per spaccio. I ricorrenti chiedevano il riconoscimento dell’ipotesi di spaccio di lieve entità, sostenendo che le singole cessioni fossero di modica quantità. La Corte ha respinto la tesi, confermando che la natura organizzata, continuativa e professionale dell’attività, con un parco clienti e mezzi dedicati, è incompatibile con la qualificazione di fatto lieve, a prescindere dalla quantità di droga ceduta in ogni singola occasione.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 17 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Spaccio di Lieve Entità: L’Organizzazione Esclude l’Attenuante

L’inquadramento di un’attività di spaccio come spaccio di lieve entità è una questione cruciale che può modificare significativamente l’esito di un procedimento penale. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale: la valutazione non può limitarsi alla singola cessione, ma deve considerare l’intera organizzazione dell’attività. Vediamo nel dettaglio il caso e le conclusioni dei giudici.

I Fatti del Caso: Spaccio Continuativo nel Centro Cittadino

Il caso riguardava due persone, legate da un rapporto di parentela, accusate di aver gestito un’attività di spaccio di cocaina nel centro di una città del nord Italia. L’attività era caratterizzata da elementi che suggerivano una certa organizzazione: l’uso di una bicicletta per le consegne rapide, l’utilizzo di un’utenza telefonica dedicata per i contatti con i clienti e una pluralità di cessioni giornaliere.

Nonostante le singole vendite riguardassero quantità modeste di sostanza (inferiori al grammo), l’attività era stabile e continuativa. In un’occasione, uno dei due imputati era stato sostituito temporaneamente da un parente, il quale aveva fornito un contributo essenziale mettendo a disposizione la propria auto, traducendo i messaggi e gestendo gli appuntamenti con gli acquirenti.

I difensori avevano presentato ricorso in Cassazione sostenendo che tali elementi non fossero sufficienti a escludere l’ipotesi del fatto di lieve entità, data la scarsa quantità di droga e i mezzi rudimentali impiegati.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha dichiarato i ricorsi inammissibili, confermando integralmente la decisione dei giudici di merito. Secondo la Cassazione, i motivi di ricorso non erano altro che un tentativo di ottenere una nuova valutazione dei fatti, operazione non consentita nel giudizio di legittimità. La motivazione della corte d’appello è stata ritenuta logica, coerente e giuridicamente corretta.

Le Motivazioni: Perché non si tratta di spaccio di lieve entità?

Il punto centrale della decisione riguarda i criteri per distinguere lo spaccio di lieve entità da quello ordinario. La Corte ha chiarito che la valutazione dell’offensività della condotta non può basarsi esclusivamente sul dato quantitativo della singola cessione. È necessario, invece, un esame complessivo che tenga conto di:

1. Modalità organizzative: L’uso di una bicicletta per eludere i controlli e di un telefono dedicato sono indici di un’attività strutturata.
2. Continuità e stabilità: La pluralità di cessioni nell’arco della giornata e l’esistenza di un “parco clienti” dimostrano un radicamento stabile nel mercato illecito.
3. Contesto dell’azione: La gestione di una vera e propria “piazza di spaccio”, anche se mobile e di piccole dimensioni, è incompatibile con la lieve entità.

Per quanto riguarda la posizione del secondo imputato, che aveva partecipato solo per un breve periodo, la Corte ha stabilito che il suo contributo non era marginale o una mera connivenza. Egli si era inserito pienamente nell’attività, svolgendo un ruolo indispensabile (messa a disposizione dell’auto, traduzione, gestione contatti). Anche se la sua partecipazione è stata limitata nel tempo, è stata piena e funzionale alla consumazione del reato, escludendo così la possibilità di qualificare il suo concorso come di lieve entità.

Altri Profili Esaminati dalla Corte

La Corte ha inoltre confermato il diniego di altri due benefici:

* Particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.): Esclusa a causa della gravità complessiva della condotta, dell’allarme sociale generato e della significativa esposizione a pericolo del bene giuridico della salute pubblica.
* Attenuante del lucro di speciale tenuità (art. 62, n. 4, c.p.): Rigettata poiché l’attività continuativa e quasi quotidiana faceva presumere un ricavo non trascurabile.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

L’ordinanza ribadisce un principio consolidato nella giurisprudenza: per lo spaccio di lieve entità, l’analisi deve essere olistica. Un’attività di spaccio, anche se caratterizzata da cessioni di piccole dosi, perde il carattere della lieve entità quando assume i connotati della professionalità e dell’organizzazione. La presenza di una struttura, per quanto minimale, e la continuità nel tempo sono elementi decisivi che indicano una gravità superiore, meritevole di una sanzione più severa. Questa decisione serve da monito: la sistematicità dello spaccio, anche su piccola scala, viene considerata un’offesa seria all’ordine e alla salute pubblica.

Come si valuta lo spaccio di lieve entità?
La valutazione non si basa solo sulla quantità di droga della singola vendita, ma considera l’insieme delle circostanze: i mezzi usati (es. telefono dedicato, veicolo), le modalità (es. consegne rapide e organizzate), la continuità dell’azione e il numero di clienti serviti.

Un’attività di spaccio con piccole dosi può essere considerata grave?
Sì. Secondo la Corte di Cassazione, anche se ogni singola cessione riguarda quantità modeste, la natura stabile, organizzata e continuativa dell’attività la qualifica come grave, escludendo l’ipotesi dello spaccio di lieve entità. Un’attività strutturata viene assimilata alla gestione di una “piazza di spaccio”, incompatibile con la lieve entità.

La partecipazione a un’attività di spaccio per un breve periodo è sempre considerata di lieve entità?
No. Se la partecipazione, pur limitata nel tempo, è piena e indispensabile per la realizzazione del reato (ad esempio, fornendo supporto logistico come un veicolo o gestendo le comunicazioni con i clienti), viene considerata un concorso pieno nel reato e non necessariamente un contributo di lieve entità.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati