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Spaccio di droga: quando il ricorso è inammissibile

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato condannato per spaccio di droga. L’uomo era stato trovato in possesso di un quantitativo di hashish sufficiente per 738 dosi. La Corte ha stabilito che la valutazione sulla destinazione della droga è una questione di merito non rivalutabile in sede di legittimità, e che il quantitativo ingente esclude la possibilità di riconoscere la speciale tenuità del fatto. Il ricorso è stato respinto con condanna alle spese e a una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 12 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Spaccio di droga: Inammissibile il Ricorso se Contesta il Merito della Decisione

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale nel processo penale: il giudizio di legittimità non può trasformarsi in una terza valutazione dei fatti. Analizziamo una decisione che chiarisce i limiti del ricorso quando si contesta una condanna per spaccio di droga, soprattutto in presenza di un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti.

I Fatti del Caso: Il Ritrovamento di un Ingentissimo Quantitativo di Stupefacente

Il caso trae origine da una condanna emessa dalla Corte d’Appello nei confronti di un individuo trovato in possesso di un significativo quantitativo di hashish. La sostanza era tale da poter confezionare circa 738 dosi. L’imputato, inoltre, portava con sé la droga in un luogo pubblico noto per essere frequentato da consumatori. Questi elementi sono stati ritenuti dai giudici di merito sufficienti a configurare il reato di detenzione ai fini di spaccio, escludendo l’ipotesi di un uso meramente personale.

I Motivi del Ricorso in Cassazione

L’imputato ha presentato ricorso in Cassazione basandosi su diversi motivi:
1. Errata valutazione dei fatti: Sosteneva che la droga fosse per uso personale e non per lo spaccio.
2. Mancata applicazione dell’art. 131-bis c.p.: Chiedeva il riconoscimento della particolare tenuità del fatto, che avrebbe escluso la punibilità.
3. Speciale tenuità del lucro: Affermava che il potenziale guadagno derivante dalla cessione fosse di lieve entità.
4. Mancata concessione delle attenuanti generiche: Riteneva di aver diritto a una riduzione della pena.

La Decisione della Corte: L’Inammissibilità del Ricorso per Spaccio di Droga

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso manifestamente infondato e, pertanto, inammissibile. I giudici hanno smontato ogni motivo di doglianza, riaffermando i confini invalicabili tra giudizio di merito e giudizio di legittimità. La decisione si fonda su argomentazioni precise che chiariscono come e perché un ricorso per spaccio di droga possa essere respinto senza entrare in una nuova analisi delle prove.

Le Motivazioni della Sentenza

### Distinzione tra Merito e Legittimità

La Corte ha sottolineato che il primo motivo del ricorso mirava a una diversa ricostruzione del quadro probatorio. Stabilire se l’ingente quantitativo di droga fosse destinato allo spaccio o all’uso personale è una valutazione di fatto (o “di merito”) che spetta esclusivamente ai giudici dei primi due gradi di giudizio. La Cassazione non può sostituire la propria valutazione a quella della Corte d’Appello, se quest’ultima è logicamente motivata, come nel caso di specie, dove la destinazione allo spaccio era stata desunta dal quantitativo, dal luogo del ritrovamento e dalle circostanze.

### Preclusioni Processuali: Il Caso dell’Art. 131-bis c.p.

Il secondo motivo è stato dichiarato inammissibile per una ragione puramente procedurale. La questione relativa all’applicabilità della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.) non era stata sollevata nei motivi di appello. Nel processo penale vige un principio di preclusione: una censura non proposta nel grado di giudizio precedente non può essere introdotta per la prima volta in Cassazione.

### La Valutazione della “Speciale Tenuità” nello Spaccio di Droga

Anche i motivi relativi alla speciale tenuità del lucro sono stati ritenuti infondati. I giudici hanno chiarito che la valutazione deve essere fatta sull’intera partita di droga sequestrata. Un panetto di hashish da cui si possono ricavare 738 dosi genera inevitabilmente un lucro non qualificabile come “di speciale tenuità”. La Corte ha precisato che si deve considerare la condotta nel suo complesso e non ogni singola, ipotetica, cessione.

### Diniego delle Attenuanti Generiche

Infine, la richiesta di attenuanti generiche è stata respinta perché si risolveva, ancora una volta, in una richiesta di diversa valutazione di merito. La Corte d’Appello aveva congruamente motivato la sua esclusione, rilevando l’assenza di specifici elementi positivi che potessero giustificare una riduzione della pena. La concessione delle attenuanti generiche è un potere discrezionale del giudice di merito, sindacabile in Cassazione solo in caso di motivazione assente o palesemente illogica.

Le Conclusioni

L’ordinanza in esame è un chiaro monito sull’importanza di impostare correttamente un ricorso per Cassazione. Non è sufficiente essere in disaccordo con la decisione dei giudici di merito; è necessario individuare vizi di legittimità, come violazioni di legge o difetti manifesti di motivazione. In materia di spaccio di droga, elementi quantitativi importanti rendono estremamente difficile sostenere tesi come l’uso personale o la speciale tenuità del fatto, relegando tali argomentazioni a questioni di merito precluse nel giudizio di legittimità. La decisione conferma la condanna dell’imputato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria in favore della Cassa delle ammende, a causa della colpa nell’aver proposto un ricorso inammissibile.

Perché l’argomento dell’uso personale della droga è stato respinto dalla Corte di Cassazione?
È stato respinto perché la valutazione sulla destinazione della sostanza (uso personale o spaccio) è una questione di merito, basata su prove come il quantitativo e il luogo del ritrovamento. Tale valutazione spetta ai giudici di primo e secondo grado e non può essere riesaminata dalla Corte di Cassazione, che si occupa solo di questioni di diritto.

È possibile chiedere per la prima volta in Cassazione l’applicazione della non punibilità per particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.)?
No. Secondo quanto stabilito nell’ordinanza, tale questione deve essere sollevata nei motivi di appello. Se non viene proposta in quella sede, si crea una preclusione processuale che impedisce di presentarla per la prima volta davanti alla Corte di Cassazione.

Come viene valutata la ‘speciale tenuità’ del lucro nello spaccio di droga?
La ‘speciale tenuità’ viene valutata considerando il profitto potenzialmente ricavabile dall’intera quantità di droga sequestrata, e non da una singola cessione. Nel caso specifico, la Corte ha ritenuto che un quantitativo sufficiente per 738 dosi non potesse generare un lucro di speciale tenuità.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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