LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Sospensione prescrizione per sciopero: la Cassazione

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso di due imputati per ricettazione, i quali sostenevano l’estinzione del reato per prescrizione. La Corte chiarisce che la sospensione della prescrizione, derivante dal rinvio dell’udienza per adesione del difensore a uno sciopero di categoria, non è soggetta al limite massimo di 60 giorni, ma si estende fino alla successiva udienza. I ricorrenti sono stati condannati al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 2 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Sospensione Prescrizione per Astensione Avvocati: La Cassazione Fa Chiarezza

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale in materia di calcolo dei termini processuali. La questione centrale riguarda la sospensione della prescrizione del reato nel caso in cui il processo subisca un rinvio a causa dell’adesione del difensore a un’astensione collettiva dalle udienze. La Suprema Corte ha fornito un’interpretazione chiara, confermando un orientamento ormai consolidato.

I Fatti del Caso

Due soggetti, condannati in appello per il delitto di ricettazione (art. 648 c.p.), hanno presentato ricorso per cassazione. L’unico motivo di doglianza era legato a un vizio di motivazione della sentenza impugnata, la quale non aveva dichiarato l’estinzione del reato per intervenuta prescrizione. Secondo la tesi difensiva, i giudici di merito avrebbero errato nel calcolare il tempo necessario a prescrivere il reato, non considerando che questo fosse già maturato.

La Questione sulla Sospensione della Prescrizione

Il fulcro del dibattito legale verteva sulla corretta interpretazione delle norme che regolano la sospensione della prescrizione. In particolare, i ricorrenti contestavano il modo in cui era stato calcolato il periodo di sospensione dovuto a un rinvio del processo, causato dalla legittima adesione del loro avvocato a uno sciopero di categoria indetto dalle Camere Penali. La difesa sosteneva implicitamente che tale sospensione dovesse avere una durata limitata, portando così a compimento il termine di prescrizione.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato i ricorsi manifestamente infondati e, di conseguenza, inammissibili. I giudici hanno stabilito che la Corte d’Appello aveva calcolato correttamente il termine di prescrizione, tenendo conto sia degli atti interruttivi sia dei periodi di sospensione. La decisione si allinea con precedenti pronunce della stessa Corte, consolidando un importante principio procedurale.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha ribadito con forza un principio cardine: quando il processo viene rinviato a causa dell’adesione del difensore a un’astensione collettiva dalle udienze, si verifica una sospensione del corso della prescrizione. La novità e il punto cruciale della motivazione risiedono nella durata di tale sospensione.

Contrariamente a quanto sostenuto dai ricorrenti, in questa specifica ipotesi non si applica il limite massimo di durata di sessanta giorni previsto dall’articolo 159, comma primo, n. 3) del codice penale per altre cause di sospensione. La sospensione, in caso di sciopero dell’avvocato, dura per tutto il tempo necessario fino alla celebrazione dell’udienza successiva, a prescindere da quanto lungo sia questo intervallo. Questa interpretazione, supportata da consolidata giurisprudenza, garantisce che l’esercizio del diritto di astensione da parte della classe forense non si traduca in un indebito vantaggio per l’imputato attraverso l’estinzione del reato.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

L’ordinanza in esame consolida un orientamento giurisprudenziale di notevole importanza pratica. Essa chiarisce che la sospensione della prescrizione legata allo sciopero degli avvocati non è soggetta a limiti temporali predefiniti, se non quello della data della nuova udienza. Di conseguenza, i ricorsi sono stati dichiarati inammissibili, con la condanna dei ricorrenti non solo al pagamento delle spese processuali, ma anche al versamento di una somma di tremila euro ciascuno alla Cassa delle ammende, a titolo di sanzione per aver adito la Corte con un ricorso palesemente infondato.

L’astensione dalle udienze (sciopero) dell’avvocato sospende il corso della prescrizione del reato?
Sì, la Corte di Cassazione ha confermato che l’adesione del difensore all’astensione collettiva dalle udienze indetta dalle Camere penali determina la sospensione del corso della prescrizione.

La sospensione della prescrizione per sciopero dell’avvocato ha una durata massima?
No, secondo quanto stabilito in questa ordinanza, in caso di rinvio del processo per adesione del difensore all’astensione collettiva, non si applica il limite massimo di sospensione di 60 giorni. La sospensione dura fino alla data della successiva udienza.

Cosa succede se un ricorso viene dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
In questo specifico caso, la Corte ha dichiarato i ricorsi inammissibili e ha condannato i ricorrenti al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro ciascuno in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati