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Sospensione prescrizione: la Cassazione chiarisce

La Corte di Cassazione ha annullato una sentenza di proscioglimento per intervenuta prescrizione, riaffermando la corretta applicazione della sospensione prescrizione prevista dalla Riforma Orlando per i reati commessi tra il 2017 e il 2019. Il caso in esame riguardava il porto abusivo di un coltello. La Corte ha chiarito che il termine di prescrizione era stato sospeso durante il giudizio d’appello, contrariamente a quanto deciso dalla corte territoriale, e ha quindi rinviato il caso per un nuovo giudizio.

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Pubblicato il 5 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Sospensione Prescrizione: la Cassazione fa chiarezza sulla Riforma Orlando

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale in materia di sospensione prescrizione, annullando una decisione della Corte d’Appello per errata applicazione della cosiddetta Riforma Orlando. Questa pronuncia è di cruciale importanza per tutti i procedimenti relativi a reati commessi in un preciso arco temporale, dal 3 agosto 2017 al 31 dicembre 2019, e chiarisce come il tempo non si fermi, ma a volte il suo decorso legale viene messo in pausa.

I Fatti del Processo

Il caso trae origine da un procedimento a carico di un individuo accusato del reato di porto abusivo di un coltello, commesso nel febbraio del 2019. Dopo una pronuncia di primo grado, il caso giungeva dinanzi alla Corte d’Appello di Bari. Quest’ultima, riformando la decisione precedente, dichiarava di non doversi procedere nei confronti dell’imputato, ritenendo il reato estinto per intervenuta prescrizione.

Contro questa decisione, il Procuratore Generale presso la stessa Corte d’Appello proponeva ricorso per Cassazione, lamentando una violazione di legge. Il cuore della doglianza risiedeva nel fatto che la Corte territoriale non avesse tenuto conto delle norme sulla sospensione della prescrizione introdotte dalla Riforma Orlando.

L’Errore sulla Sospensione della Prescrizione

Il Procuratore Generale ha sostenuto che la Corte d’Appello avesse commesso un errore di diritto nel calcolare il tempo necessario a prescrivere il reato. Per i reati commessi nella finestra temporale tra il 3 agosto 2017 e il 31 dicembre 2019, la legge n. 103/2017 (Riforma Orlando) ha introdotto una specifica causa di sospensione del termine di prescrizione durante la fase del giudizio d’appello, fino a un massimo di un anno e sei mesi.

La Corte d’Appello, nel dichiarare estinto il reato, aveva ignorato questa specifica disposizione, calcolando il tempo come se non vi fosse stata alcuna interruzione. Questo calcolo errato ha portato a una conclusione giuridicamente insostenibile.

Il Principio di Diritto sulla Sospensione Prescrizione

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del Procuratore Generale, ritenendolo fondato. I giudici di legittimità hanno ribadito che la giurisprudenza prevalente, avallata anche da una recentissima pronuncia delle Sezioni Unite, è concorde nell’affermare che per i reati commessi nel periodo indicato, si applica la disciplina della Riforma Orlando in tema di sospensione.

Le Motivazioni della Cassazione

La Corte ha spiegato che, nel bilanciamento tra le diverse discipline normative succedutesi nel tempo, quella introdotta dalla Riforma Orlando è da considerarsi applicabile al caso di specie. La sospensione della prescrizione per un anno e sei mesi, decorrente dal termine per il deposito della sentenza di primo grado, è un meccanismo che mira a garantire che il processo d’appello possa svolgersi senza l’assillo della scadenza dei termini.

Nel caso specifico, la sentenza di primo grado era stata emessa il 22 settembre 2022. Calcolando la sospensione di un anno e sei mesi, alla data della sentenza d’appello (16 maggio 2024), il termine di prescrizione non era ancora maturato. La Corte territoriale, omettendo di applicare tale sospensione, ha violato la legge, rendendo la sua decisione illegittima.

Le Conclusioni

In conclusione, la Suprema Corte ha annullato la sentenza impugnata, disponendo il rinvio del procedimento ad un’altra sezione della Corte d’Appello di Bari. Quest’ultima dovrà ora procedere a un nuovo giudizio, attenendosi scrupolosamente al principio di diritto enunciato dalla Cassazione, e quindi applicando correttamente la norma sulla sospensione prescrizione. La decisione sottolinea l’importanza di un’accurata applicazione delle norme procedurali che regolano la tempistica del processo penale, al fine di garantire sia la ragionevole durata sia la certezza del diritto.

Qual è la regola sulla sospensione della prescrizione per i reati commessi tra il 3 agosto 2017 e il 31 dicembre 2019?
Per questi reati si applica la disciplina della “Riforma Orlando” (legge n. 103/2017), che prevede una sospensione del corso della prescrizione durante il giudizio d’appello per un periodo massimo di un anno e sei mesi.

Perché la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza d’appello?
La Cassazione ha annullato la sentenza perché la Corte d’Appello aveva erroneamente dichiarato il reato estinto per prescrizione, senza calcolare il periodo di sospensione obbligatorio previsto dalla legge per il grado di appello.

Cosa succede dopo l’annullamento della sentenza da parte della Cassazione?
La sentenza è stata annullata con rinvio. Ciò significa che il processo torna a un’altra sezione della Corte di Appello di Bari, che dovrà riesaminare il caso applicando correttamente il principio di diritto sulla sospensione della prescrizione indicato dalla Cassazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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