LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Sospensione prescrizione e astensione avvocato: la Corte

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso di un imputato condannato per disturbo alla quiete pubblica. Si contesta la mancata estinzione del reato per prescrizione, ma la Corte ribadisce un principio consolidato: l’astensione del difensore dalle udienze non è un legittimo impedimento. Di conseguenza, la sospensione prescrizione opera per tutta la durata del rinvio del processo, e non nel limite di 60 giorni, rendendo il ricorso manifestamente infondato.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 12 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Sospensione Prescrizione: l’Astensione dell’Avvocato non è Legittimo Impedimento

L’ordinanza in esame della Corte di Cassazione affronta un tema cruciale nel diritto processuale penale: gli effetti dell’astensione del difensore dalle udienze sulla sospensione prescrizione. La Suprema Corte, con una decisione che si allinea alla sua giurisprudenza consolidata, chiarisce che l’adesione dell’avvocato a una protesta di categoria non integra un ‘legittimo impedimento’, con importanti conseguenze sulla durata della sospensione dei termini per l’estinzione del reato.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale ha origine dalla condanna di un individuo per il reato di disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone, previsto dall’art. 659 del codice penale. La sentenza di primo grado, emessa dal Tribunale, era stata confermata dalla Corte d’Appello. L’imputato ha quindi proposto ricorso per cassazione, affidandolo a due motivi principali.

In primo luogo, lamentava una violazione di legge in riferimento all’articolo 18 della Costituzione e alla normativa sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali. In secondo luogo, sosteneva la violazione degli articoli 157 e 159 del codice penale, argomentando che il corso della prescrizione non avrebbe dovuto essere sospeso a seguito dell’adesione del suo difensore all’astensione collettiva proclamata dalle Camere Penali.

La Decisione della Corte sulla Sospensione Prescrizione

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, trattando congiuntamente i due motivi per la loro stretta connessione. La decisione si fonda su un orientamento giurisprudenziale ormai granitico: l’adesione del difensore all’astensione collettiva dalle udienze non costituisce un’ipotesi di legittimo impedimento a comparire.

Le Motivazioni della Sentenza

Il cuore della motivazione risiede nella distinzione tra ‘legittimo impedimento’ e ‘richiesta di rinvio per esigenze della parte’. Secondo la Corte, il legittimo impedimento è una situazione oggettiva e involontaria (come una malattia) che impedisce la partecipazione all’udienza. L’astensione, invece, è una scelta volontaria del difensore, una forma di protesta che, sebbene legittima, non può essere equiparata a un impedimento previsto dalla legge.

Di conseguenza, quando un processo viene rinviato a causa dell’astensione del difensore, tale rinvio è considerato disposto ‘su istanza e per esigenze della parte richiedente’. Questo fa scattare un meccanismo di sospensione prescrizione differente. Mentre per il legittimo impedimento la sospensione ha una durata massima di sessanta giorni (art. 159, comma 1, n. 3, c.p.), nel caso di rinvio per astensione la sospensione copre l’intero periodo che intercorre tra l’udienza rinviata e quella successiva, senza alcun limite di durata predeterminato.

La Corte ha ritenuto che i giudici di merito avessero correttamente applicato questo principio, disponendo la sospensione del corso della prescrizione per tutto il tempo necessario a celebrare l’udienza successiva. Pertanto, il termine massimo di prescrizione non era decorso. Il ricorso è stato giudicato manifestamente infondato, in quanto si limitava a sollevare contestazioni generiche senza offrire nuovi argomenti capaci di indurre la Corte a un ripensamento (revirement) della sua consolidata giurisprudenza.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

L’ordinanza ribadisce un principio fondamentale con importanti ricadute pratiche. La scelta del difensore di aderire a un’astensione dalle udienze, pur essendo un diritto, comporta una conseguenza processuale precisa e potenzialmente gravosa per l’assistito: la neutralizzazione del decorso del tempo ai fini della prescrizione per tutta la durata del rinvio. Questa decisione serve a bilanciare il diritto di protesta della categoria forense con l’esigenza di assicurare il regolare svolgimento dei processi, impedendo che l’astensione possa trasformarsi in uno strumento per raggiungere l’estinzione del reato. Gli imputati e i loro difensori devono essere consapevoli che il rinvio ottenuto per astensione congela il ‘cronometro’ della prescrizione, rendendo più difficile l’estinzione del reato per il semplice passare del tempo.

L’adesione di un avvocato a un’astensione collettiva dalle udienze è considerata un legittimo impedimento?
No, la Corte di Cassazione conferma che l’adesione del difensore all’astensione collettiva non integra un’ipotesi di legittimo impedimento a comparire, ma è una scelta volontaria legata a una protesta di categoria.

Quali sono le conseguenze sulla prescrizione se un processo viene rinviato per l’astensione del difensore?
In caso di rinvio dovuto all’astensione del difensore, il corso della prescrizione del reato viene sospeso per l’intera durata del rinvio, ovvero dal giorno dell’udienza rinviata fino alla data della nuova udienza fissata dal giudice.

Si applica il limite massimo di 60 giorni alla sospensione della prescrizione per rinvio dovuto ad astensione?
No, il limite massimo di durata di sessanta giorni previsto per la sospensione in caso di legittimo impedimento non si applica. La sospensione dura per tutto il periodo del rinvio, a prescindere dalla sua lunghezza.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati