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Sospensione prescrizione: come si calcola il termine

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un’imputata per il reato di falsa testimonianza, la quale sosteneva l’avvenuta prescrizione. La Corte ha chiarito che nel calcolo del termine massimo di prescrizione va aggiunto il periodo di sospensione prescrizione derivante da un rinvio dell’udienza richiesto dalla difesa. In questo caso, i 182 giorni di sospensione hanno spostato la data di estinzione del reato a una data successiva alla pronuncia della sentenza d’appello, rendendo il motivo di ricorso manifestamente infondato.

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Pubblicato il 1 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Sospensione Prescrizione: Come un Rinvio Estende i Tempi del Processo

La sospensione prescrizione è un istituto cruciale nel diritto processuale penale, capace di modificare significativamente i tempi per giungere a una sentenza definitiva. Una recente pronuncia della Corte di Cassazione offre un chiaro esempio pratico di come il calcolo di questo periodo incida sull’esito di un ricorso, sottolineando l’importanza di una corretta valutazione di tutti i fattori che interrompono o sospendono il decorso del tempo. Il caso analizzato riguarda un’imputata condannata per falsa testimonianza che aveva basato il suo ricorso proprio su un presunto, ma errato, calcolo della prescrizione del reato.

I Fatti del Caso: un Appello Basato sulla Prescrizione

Una persona, condannata in primo e secondo grado per il reato di falsa testimonianza (art. 372 c.p.) commesso il 19 dicembre 2014, ha presentato ricorso per cassazione. L’unico motivo di appello era la presunta estinzione del reato per prescrizione, che, secondo la difesa, sarebbe maturata il 19 giugno 2022, quindi prima della sentenza della Corte di Appello emessa il 14 dicembre 2022.

La difesa sosteneva che il termine massimo di prescrizione fosse già decorso, chiedendo di conseguenza l’annullamento della condanna. Anche la Procura Generale presso la Corte di Cassazione, in prima battuta, aveva concluso chiedendo l’annullamento per prescrizione.

La Decisione della Corte e il Calcolo della Sospensione Prescrizione

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile in quanto manifestamente infondato. Il fulcro della decisione risiede nel corretto calcolo del termine di prescrizione, che deve tenere conto non solo del tempo ordinario, ma anche di eventuali periodi di sospensione.

L’errore nel calcolo del ricorrente

Il calcolo della difesa si basava sulla prescrizione massima ordinaria, fissata al 19 giugno 2022. Tuttavia, questo calcolo non teneva conto di un elemento fondamentale avvenuto durante il processo di primo grado.

L’impatto del rinvio richiesto dalla difesa

La Corte ha evidenziato che durante il processo vi era stato un rinvio di udienza, dal 21 giugno 2017 al 20 dicembre 2017, concesso su istanza del difensore. Questo rinvio ha comportato una sospensione prescrizione per un totale di 182 giorni. La legge, infatti, prevede che il decorso della prescrizione si fermi per tutto il periodo del rinvio richiesto dall’imputato o dal suo difensore.

Le Motivazioni della Sentenza

Le motivazioni della Corte sono lineari e si basano su una precisa applicazione delle norme procedurali. Il termine di prescrizione, che sarebbe scaduto il 19 giugno 2022, deve essere posticipato aggiungendo i 182 giorni di sospensione. Di conseguenza, la data finale di prescrizione del reato non era quella indicata dalla ricorrente, bensì il 18 dicembre 2022. Poiché la sentenza della Corte di Appello era stata emessa il 14 dicembre 2022, essa è intervenuta prima della maturazione della prescrizione. Il motivo del ricorso è stato quindi giudicato manifestamente infondato, portando a una declaratoria di inammissibilità.

Conclusioni: L’Importanza della Sospensione Prescrizione nella Pratica Legale

Questa sentenza ribadisce un principio fondamentale: ogni richiesta di rinvio da parte della difesa ha conseguenze dirette sui tempi del processo, in particolare sul termine di prescrizione. Gli avvocati devono calcolare con estrema attenzione non solo il termine ordinario, ma anche tutti i periodi di sospensione per evitare di basare le proprie strategie difensive su presupposti errati. La declaratoria di inammissibilità, oltre a confermare la condanna, comporta anche il pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, rendendo ancora più evidente l’importanza di una valutazione accurata di ogni aspetto procedurale.

Come si calcola il termine di prescrizione di un reato?
Il termine di prescrizione si calcola a partire dalla data di commissione del reato. A questo termine base va aggiunto il periodo di eventuali sospensioni, come quelle derivanti da rinvii di udienza richiesti dalla difesa.

Cosa succede al termine di prescrizione se un’udienza viene rinviata su richiesta della difesa?
Se un’udienza viene rinviata su istanza della difesa, il corso della prescrizione viene sospeso per tutta la durata del rinvio. Tale periodo di sospensione deve essere sommato al termine massimo di prescrizione, posticipandone la data di scadenza.

Qual è la conseguenza di un ricorso in Cassazione basato su un calcolo errato della prescrizione?
Se il ricorso si basa su un calcolo della prescrizione palesemente errato, come nel caso di specie dove non si è tenuto conto di un periodo di sospensione, la Corte di Cassazione lo dichiara inammissibile per manifesta infondatezza, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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