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Sospensione patente patteggiamento: obbligatoria

La Corte di Cassazione ha stabilito che la sanzione accessoria della sospensione della patente è obbligatoria anche in caso di patteggiamento per guida in stato di ebbrezza. Una sentenza che omette tale sanzione è illegittima e deve essere annullata sul punto. Il caso riguardava un accordo di pena che non includeva la sospensione patente patteggiamento, portando il Procuratore Generale a ricorrere con successo in Cassazione.

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Pubblicato il 23 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Sospensione Patente e Patteggiamento: Un Obbligo Inderogabile

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 22457/2025, ha ribadito un principio fondamentale per chi affronta un procedimento per guida in stato di ebbrezza: la sospensione patente patteggiamento non è una scelta discrezionale del giudice, ma un’applicazione obbligatoria della legge. Anche quando si raggiunge un accordo sulla pena, questa sanzione amministrativa accessoria deve essere sempre disposta. Analizziamo questa importante decisione.

I Fatti del Caso

Il caso nasce da una sentenza di patteggiamento emessa dal Tribunale di Firenze. Un automobilista, accusato del reato di guida in stato di ebbrezza (art. 186 del Codice della Strada), aveva concordato con la Procura una pena di 4 mesi di arresto e 2.000 euro di ammenda, convertita in lavori di pubblica utilità.

Tuttavia, nella sentenza, il giudice aveva omesso di applicare la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida, prevista dalla legge per un periodo da uno a due anni per quel tipo di reato.

Il Ricorso del Procuratore e la questione della sospensione patente patteggiamento

Ritenendo l’omissione una violazione di legge, il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Firenze ha presentato ricorso per cassazione. L’argomento centrale del ricorso era semplice ma decisivo: la sospensione della patente non è una pena negoziabile tra le parti, ma una conseguenza automatica e obbligatoria che deriva direttamente dall’accertamento del reato. Pertanto, il giudice del patteggiamento aveva il dovere di applicarla, indipendentemente dall’accordo raggiunto tra accusa e difesa.

Le Motivazioni della Cassazione

La Corte di Cassazione ha accolto pienamente il ricorso del Procuratore Generale, giudicandolo fondato. I giudici supremi hanno richiamato un principio ormai consolidato (ius receptum) e sancito dalle Sezioni Unite (sentenza Melzani, n. 21369/2019): il ricorso contro una sentenza di patteggiamento è sempre ammissibile quando si contesta l’erronea o l’omessa applicazione di sanzioni amministrative.

Nel merito, la Corte ha chiarito che le sanzioni amministrative accessorie, come la sospensione della patente, conseguono di diritto all’accertamento del reato. Esse non fanno parte dell’accordo tra le parti, ma sono un effetto automatico previsto dalla legge che il giudice è tenuto a disporre. L’accordo del patteggiamento riguarda esclusivamente la pena principale (detentiva e pecuniaria), non le sanzioni accessorie che la legge impone come conseguenza diretta della condotta illecita.

Le Conclusioni

In conclusione, la Cassazione ha annullato la sentenza del Tribunale di Firenze limitatamente alla parte in cui era stata omessa l’applicazione della sospensione della patente. Il caso è stato rinviato allo stesso Tribunale affinché un nuovo giudice, attenendosi al principio di diritto enunciato, disponga la sospensione della patente entro i limiti edittali previsti dalla norma (da uno a due anni).

Questa decisione rafforza la certezza del diritto, sottolineando che istituti come il patteggiamento, pur finalizzati a deflazionare il carico giudiziario, non possono derogare alle conseguenze sanzionatorie che il legislatore ha stabilito come obbligatorie per tutelare la sicurezza pubblica.

In caso di patteggiamento per guida in stato di ebbrezza, il giudice può omettere la sospensione della patente?
No, la sentenza chiarisce che l’applicazione della sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida è obbligatoria e consegue di diritto all’accertamento del reato, anche in caso di patteggiamento.

È ammissibile un ricorso in Cassazione contro una sentenza di patteggiamento che non applica una sanzione accessoria?
Sì, la Corte conferma, richiamando una precedente pronuncia delle Sezioni Unite, che è ammissibile il ricorso per cassazione contro una sentenza di ‘patteggiamento’ con cui si censuri l’omessa applicazione di sanzioni amministrative.

Cosa accade dopo l’annullamento della sentenza da parte della Cassazione su questo specifico punto?
La sentenza viene annullata solo limitatamente all’omissione e il procedimento viene rinviato al Tribunale di primo grado. Un nuovo giudice dovrà quindi integrare la decisione originale, disponendo la sospensione della patente di guida entro i limiti stabiliti dalla legge.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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