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Sequestro veicolo senza assicurazione: la Cassazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un automobilista contro il sequestro veicolo disposto per mancanza di copertura assicurativa. La Suprema Corte ha confermato che, in base all’art. 193 del Codice della Strada, il sequestro amministrativo è la misura corretta e non il fermo amministrativo, respingendo l’appello in quanto mera riproposizione di censure già confutate in appello.

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Pubblicato il 30 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Sequestro Veicolo per Mancanza di Assicurazione: La Cassazione Fa Chiarezza

Guidare senza una valida copertura assicurativa è una delle infrazioni più gravi previste dal Codice della Strada, con conseguenze immediate e severe per il proprietario del mezzo. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione, la n. 5025/2024, ha ribadito la correttezza della procedura di sequestro veicolo in questi casi, dichiarando inammissibile il ricorso di un automobilista che contestava tale misura. Questa decisione rafforza un principio fondamentale e serve da monito per tutti gli utenti della strada.

I Fatti del Caso

La vicenda giudiziaria ha origine dal ricorso presentato da un automobilista avverso una sentenza della Corte d’Appello di Milano. Quest’ultima aveva già confermato la legittimità delle sanzioni applicate per la violazione dell’articolo 193 del Codice della Strada, ovvero la circolazione con un veicolo sprovvisto di assicurazione RC Auto.

Il ricorrente, non soddisfatto della decisione di secondo grado, ha portato il caso davanti alla Corte di Cassazione. Il motivo centrale del suo ricorso si basava sulla contestazione della misura applicata al suo veicolo: a suo dire, le autorità avrebbero dovuto disporre un fermo amministrativo anziché un sequestro veicolo.

La Decisione della Cassazione sul Sequestro Veicolo

La Suprema Corte ha esaminato il ricorso e lo ha liquidato rapidamente, dichiarandolo inammissibile. I giudici hanno osservato che il motivo di ricorso non era altro che la riproposizione della stessa identica censura già avanzata e adeguatamente respinta dalla Corte d’Appello.

La Corte di Cassazione ha quindi confermato pienamente l’operato dei giudici di merito. La decisione si fonda su un’interpretazione chiara e inequivocabile della normativa vigente. La Corte ha sottolineato come la scelta tra sequestro e fermo non sia discrezionale, ma direttamente prevista dalla legge.

Le Motivazioni della Suprema Corte

Le motivazioni alla base dell’ordinanza sono nette e concise. La Corte ha ribadito che la Corte d’Appello aveva correttamente applicato la legge, rilevando che la violazione dell’articolo 193, comma 4, del Codice della Strada comporta, come conseguenza diretta, il sequestro amministrativo del mezzo da parte dell’organo di polizia che accerta l’infrazione.

Il ricorso è stato quindi ritenuto una sterile ripetizione di argomentazioni già esaminate e confutate. L’inammissibilità del ricorso ha comportato non solo la conferma della decisione impugnata, ma anche la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questo aspetto evidenzia come un ricorso infondato possa tradursi in un ulteriore e significativo onere economico.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

Questa pronuncia della Cassazione consolida un orientamento giurisprudenziale chiaro: la sanzione per la guida senza assicurazione è il sequestro amministrativo del veicolo, non il fermo. La decisione serve da importante promemoria sulle gravi conseguenze di tale infrazione e sulla scarsa probabilità di successo di ricorsi che mirano a contestare l’applicazione letterale della norma.

Per gli automobilisti, l’implicazione pratica è evidente: è fondamentale assicurarsi di avere sempre una copertura assicurativa valida per non incorrere non solo in pesanti sanzioni pecuniarie, ma anche nella perdita temporanea della disponibilità del proprio veicolo. Tentare di contestare una misura sanzionatoria chiaramente definita dalla legge, come dimostra questo caso, può portare a conseguenze economiche ancora più gravose.

Cosa succede se si guida un veicolo senza la copertura assicurativa obbligatoria?
Secondo la legge, e come confermato da questa ordinanza, alla violazione dell’art. 193 del Codice della Strada consegue il sequestro amministrativo del veicolo da parte dell’organo di polizia.

È possibile contestare il sequestro amministrativo del veicolo sostenendo che doveva essere applicato il fermo amministrativo?
No, questo caso dimostra che tale contestazione è infondata. La Corte di Cassazione ha chiarito che il sequestro amministrativo è la misura corretta e prevista dalla legge per la guida senza assicurazione, rendendo un ricorso basato su tale motivo inammissibile.

Quali sono le conseguenze se un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile in un caso come questo?
Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma in denaro, in questo caso tremila euro, in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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