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Sequestro probatorio: ricorso inammissibile se generico

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso contro un’ordinanza di sequestro probatorio. La decisione si fonda sulla genericità e aspecificità dei motivi di ricorso, che non affrontavano puntualmente le motivazioni del provvedimento impugnato e sollevavano questioni non pertinenti, come la restituzione di un immobile non oggetto del sequestro. La Corte ribadisce che per il riesame è sufficiente la trasmissione degli atti a sostegno del decreto, non l’intero fascicolo.

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Pubblicato il 4 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Sequestro Probatorio: Quando il Ricorso in Cassazione è Inammissibile?

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 28020 del 2024, ha fornito importanti chiarimenti sui requisiti di ammissibilità dei ricorsi avverso le ordinanze in materia di sequestro probatorio. La pronuncia sottolinea la necessità di formulare impugnazioni specifiche e pertinenti, pena la dichiarazione di inammissibilità. Questo caso offre uno spunto fondamentale per comprendere i limiti del sindacato di legittimità e gli oneri a carico della difesa.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine da un’indagine per omicidio. A seguito del decesso di un uomo, trovato con una ferita da arma bianca, il Pubblico Ministero disponeva il sequestro probatorio di capi di abbigliamento e accessori rinvenuti sulla vittima al momento del ricovero in ospedale. Tali beni erano ritenuti necessari per compiere accertamenti tecnici volti a determinare la causa esatta della morte.

L’indagata, tramite il proprio difensore, presentava una richiesta di riesame al Tribunale competente, che però la rigettava confermando la legittimità del sequestro. Contro questa decisione, la difesa proponeva ricorso per Cassazione, lamentando una presunta violazione di legge e un vizio di motivazione. Le censure si concentravano sulla mancata trasmissione di tutti gli atti di indagine al Tribunale del Riesame e sulla carenza del fumus commissi delicti. Inoltre, la difesa chiedeva genericamente la restituzione di tutti i beni in sequestro, includendo un immobile che, tuttavia, non era oggetto del provvedimento impugnato.

La Decisione della Corte di Cassazione sul Sequestro Probatorio

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile per manifesta infondatezza, genericità e aspecificità. I giudici hanno ritenuto che le argomentazioni della difesa non fossero idonee a scalfire la logicità e la correttezza giuridica dell’ordinanza del Tribunale del Riesame. Di conseguenza, la ricorrente è stata condannata al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

Le Motivazioni della Sentenza

L’analisi delle motivazioni della Corte offre una guida chiara sui principi che governano l’impugnazione del sequestro probatorio.

1. Corretta Motivazione del Provvedimento Impugnato: La Cassazione ha evidenziato come il Tribunale del Riesame avesse correttamente motivato la sua decisione. Il fumus del delitto di omicidio era desumibile dagli atti disponibili, in particolare dal verbale di soccorso del 118 e dalla cartella clinica, che indicavano una ferita penetrante all’addome come causa primaria del decesso. Anche la necessità di compiere ulteriori accertamenti tecnici sui beni sequestrati era stata adeguatamente giustificata.

2. Limiti alla Trasmissione degli Atti: Contrariamente a quanto sostenuto dalla difesa, la Corte ha ribadito un principio consolidato: nel procedimento di riesame, il Pubblico Ministero non è tenuto a trasmettere tutti gli atti del fascicolo di indagine, ma solo quelli su cui si fonda il provvedimento impugnato. Nel caso di specie, gli elementi a sostegno del decreto di sequestro erano stati correttamente messi a disposizione del collegio.

3. Genericità e Aspecificità del Ricorso: Il ricorso è stato giudicato generico e aspecifico. La difesa si era limitata a fare riferimento ad “altri verbali di sequestro” non specificati e aveva chiesto la restituzione di un immobile estraneo al decreto di sequestro probatorio oggetto del riesame. Un ricorso, per essere ammissibile, deve confrontarsi specificamente con le argomentazioni dell’ordinanza che si intende contestare, non può essere una mera riproposizione di doglianze generiche.

4. Limiti del Ricorso in Cassazione: Infine, la Corte ha ricordato che, ai sensi dell’art. 325 c.p.p., il ricorso per Cassazione avverso le ordinanze in materia di sequestro è consentito solo per violazione di legge. Denunciare un vizio di motivazione, come fatto nel caso in esame, esula dall’ambito di tale impugnazione, a meno che la motivazione non sia talmente carente o illogica da tradursi in una violazione di legge, circostanza non ravvisata nel caso di specie.

Le Conclusioni

Questa sentenza riafferma l’importanza del rigore formale e sostanziale nella redazione dei ricorsi in materia di misure cautelari reali. Un’impugnazione efficace deve essere mirata, pertinente e giuridicamente fondata. Non è sufficiente lamentare genericamente la violazione di norme o la mancanza di prove, ma è necessario dimostrare in modo puntuale in che modo il provvedimento impugnato abbia violato specifiche disposizioni di legge. La decisione chiarisce, inoltre, che le strategie difensive non possono estendersi a richieste estranee all’oggetto del contendere, come la restituzione di beni non coperti dal sequestro specifico che si sta riesaminando. Per gli operatori del diritto, la lezione è chiara: la specificità dei motivi è la chiave per superare il vaglio di ammissibilità della Corte di Cassazione.

Quali sono i presupposti per la validità di un sequestro probatorio secondo la Corte?
Per essere valido, un sequestro probatorio deve fondarsi su due elementi essenziali: il fumus commissi delicti, ovvero la presenza di sufficienti indizi di reato, e la necessità di acquisire il bene per l’accertamento dei fatti. Entrambi devono essere adeguatamente motivati nel provvedimento.

Il Pubblico Ministero deve trasmettere tutti gli atti di indagine al Tribunale del Riesame?
No. La sentenza chiarisce che il Pubblico Ministero è tenuto a trasmettere al Tribunale del Riesame solo gli atti su cui si basa il provvedimento di sequestro impugnato, non l’intero fascicolo delle indagini.

Perché il ricorso in Cassazione è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile per tre ragioni principali: era generico, in quanto faceva riferimento a verbali non specificati; era aspecifico, poiché non si confrontava puntualmente con le motivazioni dell’ordinanza impugnata e chiedeva la restituzione di un bene non oggetto del sequestro; infine, denunciava un vizio di motivazione in un ambito in cui il ricorso è consentito solo per violazione di legge.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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