Sentenza senza motivazione: la Cassazione annulla la condanna
Una recente pronuncia della Corte di Cassazione (Sentenza n. 22388/2025) ha ribadito un principio fondamentale del nostro ordinamento giuridico: ogni sentenza deve essere motivata. La totale assenza di spiegazioni sulle ragioni della decisione rende il provvedimento nullo. Questo caso evidenzia come una sentenza senza motivazione non possa sussistere, garantendo il diritto dell’imputato a comprendere il percorso logico-giuridico che ha portato alla sua condanna.
I Fatti di Causa
Il caso ha origine da una condanna emessa dal Tribunale di Napoli. Un uomo era stato ritenuto colpevole del reato di evasione, commesso in due diverse occasioni, e condannato, con la riduzione prevista dal rito abbreviato, alla pena di otto mesi di reclusione. La sentenza di primo grado, tuttavia, presentava una grave anomalia: si limitava a una sintetica descrizione dello svolgimento del processo, omettendo completamente di esporre le ragioni di fatto e di diritto che avevano fondato il giudizio di colpevolezza.
Il Ricorso in Cassazione per sentenza senza motivazione
L’imputato, attraverso il suo difensore, ha impugnato la sentenza direttamente davanti alla Corte di Cassazione, senza passare per la Corte d’Appello. Il motivo del ricorso era unico e preciso: violazione di legge per carenza assoluta di motivazione. Secondo la difesa, il giudice di primo grado non aveva adempiuto all’obbligo, imposto dal codice di procedura penale, di fornire una concisa esposizione dei motivi su cui la decisione era fondata, indicando le prove acquisite e i criteri di valutazione adottati.
L’obbligo di motivazione nel processo penale
Gli articoli 125 e 546 del codice di procedura penale sono chiari: le sentenze devono essere motivate, a pena di nullità. La motivazione non è un mero formalismo, ma rappresenta la garanzia fondamentale che consente alle parti di comprendere l’iter logico seguito dal giudice e di esercitare efficacemente il proprio diritto di impugnazione. Essa deve illustrare l’accertamento dei fatti, la loro qualificazione giuridica, la valutazione delle prove e i criteri seguiti per la determinazione della pena.
Le motivazioni della Corte di Cassazione
La Suprema Corte ha ritenuto il ricorso fondato. I giudici hanno constatato che la sentenza impugnata era effettivamente una sentenza senza motivazione, risolvendosi in una mera descrizione cronologica del processo. Mancava completamente la parte essenziale: l’analisi critica delle prove e l’esposizione delle ragioni che avevano portato a ritenere provata la responsabilità penale dell’imputato.
La Corte ha precisato che la totale assenza di motivazione non configura un’ipotesi di inesistenza giuridica della sentenza, bensì una nullità. Tale nullità, essendo stata immediatamente denunciata con il ricorso per cassazione, non poteva essere sanata. Di conseguenza, la sentenza doveva essere annullata. Poiché la Cassazione giudica solo sulla legittimità e non sul merito dei fatti, ha disposto l’annullamento con rinvio alla Corte di Appello di Napoli, che dovrà celebrare un nuovo giudizio di secondo grado, questa volta emettendo una sentenza completa e correttamente motivata.
Conclusioni
Questa decisione riafferma l’importanza cruciale della motivazione come pilastro del giusto processo. Una condanna non può basarsi su un’affermazione di colpevolezza non spiegata. Il cittadino ha il diritto di sapere perché è stato condannato, quali prove sono state ritenute decisive e quali argomentazioni difensive sono state respinte. Una sentenza senza motivazione è un atto arbitrario che viola le garanzie difensive. L’annullamento disposto dalla Cassazione ristabilisce la legalità, imponendo che il nuovo giudizio si svolga nel pieno rispetto delle regole procedurali, a partire dall’obbligo per il giudice di rendere conto delle proprie decisioni.
Cosa succede se una sentenza penale è completamente priva di motivazione?
Secondo la Corte di Cassazione, una sentenza totalmente priva di motivazione è affetta da nullità. Se questa nullità viene contestata con un ricorso, la sentenza deve essere annullata.
È sufficiente che un giudice descriva lo svolgimento del processo per motivare una condanna?
No, non è sufficiente. La mera descrizione dello svolgimento del processo non costituisce una motivazione valida. Il giudice deve esporre le ragioni di fatto e di diritto della decisione, indicando le prove e i criteri di valutazione.
Perché la Cassazione ha annullato la sentenza con rinvio alla Corte di Appello?
La Cassazione ha annullato la sentenza perché era nulla a causa della mancanza di motivazione. Ha disposto il rinvio alla Corte di Appello perché è necessario un nuovo giudizio di merito che valuti i fatti e si concluda con una sentenza correttamente motivata, compito che non spetta alla Corte di Cassazione.
Testo del provvedimento
Sentenza di Cassazione Penale Sez. 6 Num. 22388 Anno 2025
Penale Sent. Sez. 6 Num. 22388 Anno 2025
Presidente: COGNOME NOME COGNOME
Relatore: NOME
Data Udienza: 23/05/2025
1.NOME COGNOME chiede l’annullamento della sentenza del 12 settembre 2024 del giudice monocratico del Tribunale di Napoli che, con la diminuente del rito abbreviato, lo ha condannato alla pena di mesi otto di reclusione per i reati di evasione (art. 385 cod. pen.), commessi il 21 e 24 novembre 2023.
Con unico motivo di ricorso denuncia violazione di legge (in relazione agli artt. 125, 546, cod. proc. pen.) per carenza assoluta della motivazione. Il Tribunale
si è limitato a sintetizzare lo svolgimento del processo ma il giudizio di responsabilità è privo di motivazione.
CONSIDERATO IN DIRITTO
1.Il ricorso è fondato e la sentenza impugnata deve essere annullata con rinvio alla Corte di appello di Napoli.
La sentenza, come previsto dall’art. 125 cod. proc. pen., deve essere motivata, e la disposizione recata dall’art. 546, comma 1, lett. e) cod. proc. pen. ne prescrive il contenuto che, oltre a dati formali, prevede la concisa esposizione dei motivi di fatto e di diritto su cui la decisione è fondata, con indicazione dei risultati acquisiti e dei criteri di valutazione della prova adottati e con l’enunciazione delle ragioni per le quali il giudice ritiene non attendibili le prove contrarie.
Il contenuto della motivazione è, vieppiù, precisato mediante il rinvio alla illustrazione e i ndividuazione dell’accertamento dei fatti e delle circostanze che si riferiscono all’imputazione e alla loro qualificazione giuridica, nonché alla punibilità e alla determinazione della pena
La sentenza impugnata è del tutto priva di motivazione risolvendosi nella mera descrizione dello svolgimento del processo.
La totale assenza di motivazione della sentenza non configura un’ipotesi di inesistenza, ma di mera nullità, suscettibile di sanatoria per effetto del giudicato formatosi sul dispositivo che non abbia costituito oggetto di impugnazione, nullità che, viceversa, il difensore del ricorrente ha fatto valere con ricorso immediato per cassazione (art. 579 cod. proc. pen.) il che comporta il rinvio alla Corte di appello di Napoli che dovrà procedere al giudizio di secondo grado.
P.Q.M.
Annulla la sentenza impugnata con rinvio alla Corte di appello di Napoli per il giudizio di secondo grado.
Così deciso il 23/05/2025