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Sentenza Penale: analisi di una decisione della Corte

Il documento fornito contiene solo i dati di intestazione di una Sentenza Penale della Corte di Cassazione (Sez. 5, Num. 28468, Anno 2025), senza il testo del provvedimento. Non essendo presenti i fatti di causa o le motivazioni, non è possibile riassumere il caso specifico. L’analisi si concentra sul ruolo e sulla struttura generale di una decisione penale della Suprema Corte.

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Pubblicato il 27 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Analisi di una Sentenza Penale della Corte di Cassazione

Una Sentenza Penale emessa dalla Corte di Cassazione rappresenta il grado ultimo e definitivo di giudizio nel sistema giuridico italiano. Queste decisioni sono fondamentali perché non solo risolvono un caso specifico, ma spesso stabiliscono principi di diritto che guidano l’interpretazione e l’applicazione delle leggi penali per tutti i tribunali. Il documento in esame, purtroppo, contiene solo i dati identificativi di una sentenza (Presidente, Relatore e data dell’udienza), senza fornire il testo completo del provvedimento. Di conseguenza, la nostra analisi si concentrerà sulla struttura e sul significato generale di una pronuncia di questo tipo.

Il Ruolo della Corte di Cassazione nella Sentenza Penale

La Corte di Cassazione non è un terzo grado di giudizio nel senso tradizionale del termine. Non riesamina i fatti del caso come hanno fatto il Tribunale e la Corte d’Appello. Il suo compito, definito come ‘giudizio di legittimità’, è quello di verificare che la legge sia stata interpretata e applicata correttamente nei gradi precedenti. I motivi per cui si può ricorrere in Cassazione sono tassativamente indicati dalla legge e riguardano, ad esempio, errori nell’applicazione di una norma penale o vizi della motivazione della sentenza impugnata.

Struttura e Contenuti Fondamentali

Ogni Sentenza Penale della Suprema Corte segue una struttura precisa per garantire chiarezza e completezza. Generalmente, essa comprende:

* L’intestazione: Riporta i dati essenziali come la sezione, il numero, l’anno, i nomi dei giudici del collegio e delle parti coinvolte.
* Lo svolgimento del processo: Un riassunto delle fasi processuali precedenti, esponendo le decisioni del Tribunale e della Corte d’Appello.
* I motivi del ricorso: L’esposizione dettagliata delle censure che la difesa (o l’accusa) muove contro la sentenza impugnata.
* Le motivazioni della decisione: Il cuore della sentenza, dove la Corte analizza i motivi del ricorso e spiega il ragionamento giuridico che sta alla base del suo verdetto.
* Il dispositivo: La parte finale che contiene la decisione vera e propria (es. rigetto del ricorso, annullamento con o senza rinvio).

le motivazioni

La sezione delle ‘motivazioni’ è cruciale. Qui, i giudici supremi espongono il percorso logico-giuridico che ha condotto alla decisione. Analizzano ogni singolo motivo di ricorso, lo confrontano con le norme di riferimento e con la giurisprudenza consolidata, e spiegano perché esso sia fondato o infondato. Questa parte della sentenza è fondamentale per comprendere non solo l’esito del caso singolo, ma anche i principi di diritto che la Corte intende affermare, consolidare o, in alcuni casi, innovare. Data l’assenza del testo completo del provvedimento in esame, non è possibile analizzare le specifiche argomentazioni adottate in questo caso.

le conclusioni

Le ‘conclusioni’ di un’analisi di una sentenza della Cassazione coincidono con l’esame del suo impatto pratico e giuridico. Una decisione della Suprema Corte può avere conseguenze importanti: per l’imputato, determina l’esito finale del processo; per il sistema giuridico, contribuisce a creare ‘diritto vivente’, orientando l’interpretazione delle leggi per i casi futuri. Ogni pronuncia rafforza o chiarisce determinati orientamenti, garantendo l’uniformità dell’applicazione del diritto penale su tutto il territorio nazionale.

Qual è il ruolo principale della Corte di Cassazione in un processo penale?
La Corte di Cassazione funge da giudice di legittimità. Il suo ruolo non è riesaminare i fatti del caso, ma assicurare che la legge sia stata applicata correttamente dai giudici dei gradi di merito (Tribunale e Corte d’Appello).

Cosa si intende quando si parla di ‘vizio di motivazione’ in una sentenza?
Si riferisce a un difetto nel ragionamento logico-giuridico esposto dal giudice nella sua sentenza. Una motivazione può essere viziata se è mancante, palesemente illogica o contraddittoria. Questo è uno dei motivi per cui si può ricorrere in Cassazione.

Perché una sentenza della Cassazione è considerata ‘definitiva’?
È definitiva perché rappresenta l’ultimo grado di giurisdizione ordinaria. Una volta che la Cassazione si è pronunciata, la sentenza passa in ‘giudicato’, ovvero diventa incontestabile e deve essere eseguita, salvo i rari casi di revisione del processo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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